Qualche mese orsono riceviamo da parte di uno dei nostri lettori una richiesta decisamente poco convenzionale per quanto riguarda l'attività del sito; ci viene infatti proposta una riparazione di una pompa, più precisamente una Sanso PDH-054, data da uno dei principali negozi specializzati in rivendita di hardware cooling come irremediabilmente compromessa e quindi irreparabile.
Scoraggiato vuoi per i costi di acquisto non proprio vantaggiosi vuoi per la giovane età del prodotto che ancora doveva saggiare dell'acqua distillata, l'utente ci contatta spiegandoci brevemente l'accaduto asserendo che la pompa in seguito ad un errato cablaggio era stata cortocircuitata e da li non aveva più dato segni di vita, inutili erano stati infatti i vari tentativi di rianimarla con alimentatori differenti e con i cavi in posizione corretta.
Senza dare false speranze, dato un esito cosi diretto da parte dello shop, accettiamo di dare uno sguardo alla pompa a tempo perso....le sorprese sono tutte da venire!
In una uggiosa serata Milanese dopo aver dedicato qualche ora alle consuete procedure di testing ed aver messo in temperatura la camera a controllo climatico che si apprestava a mettere sotto torchio il nuovo nato di Xigmatek, nella stanza accanto abbiamo iniziato le procedure di analisi della pompa; questa, una volta smontata delle sue parti principali quali girante, top superiore e albero in ceramica si presenta nelle seguenti condizioni:
L'operazione in questo caso è del tutto semplice, l'apertura del corpo principale avviene semplicemente svitando le quattro viti a stella presenti nella prima foto e successivamente sfilando il top che metterà a nudo i due cuscientti in ceramica, la girante e il relativo albero interno.
In questa situazione tuttavia si può fare ben poco se non la consueta manutenzione pulendo l'interno della pompa e, qual'ora la situazione lo richieda, sostituire i cuscinetti in ceramica se rotti o eccessivamente usurati.
Il passo successivo consiste nell'accedere all'elettronica, qui data la totale assenza di qualsivoglia documento tecnico presente sul web abbiamo dovuto rifarci per intero alle nostre conoscenze sul campo, andando a logica e procedento per esclusione effettuando quello che viene definito del "retroengineering" sulla pompa made in Japan.
Quello che ci serve è la scheda eletronica che alimenta e controlla gli avvolgimenti della pompa, essa è collocata nella parte retrostante della stessa e l'accesso viene bloccato di fabbrica tramite del sigillante; a Sanso evidentemente non piace poi molto che si sbirci "sotto le gonne" delle proprie pompe.
Andiamo tuttavia per gradi, per accedere al vano della scheda elettronica dovremo muoverci con cautela rimuovendo in prima istanza l'etichetta posta superiormente, un banale phon e una lametta possono aiutarci nell'operazione e nel caso in cui si rompa non abbiamo alcun danno rilevante,è giusto una etichetta informativa fine a se stessa. Giunti a ciò dovremo con decisione far muovere la calotta posteriore della sanso verso il retro, questa si muoverà di circa tre millimetri per poi bloccarsi a causa dei cavi degli avvolgimenti che vanno in tensione direttamente sulla scheda elettronica.
Quest'ultima risulta infatti direttamente incollata alla calotta in acciaio posteriore che ne impedisce praticamente l'accesso e qualsiasi movimento. Qui abbiamo la parte più delicata di tutta l'operazione; Sanso ha ben pensato di complicare un filo la vita ai più inesperti incollando niente di meno che il PIC a controllo della pompa sulla parte posteriore, per scollarla dovremo nuovamente affidarci al phon riscaldando la parte centrale della calotta posteriore facendo, a pezzo caldo, delicatamente leva con un cacciavite avvolto in un panno tra la scheda elettronica e la struttura inferiore cui è incollato il pcb.
Procediamo per gradi e con pazienza, ricordatevi che non avete niente da perdere, e in meno di cinque minuti avrete rimosso la colla che vi impediva di arrivare alla scheda elettronica.
Ecco come si presenta il cuore della Sanso, si noti la presenza della abbondante colla epossodica e del supporto specifico a cui lega l'integrato del PCB.