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AIO - liquidi compatti

Nonostante un mercato degli AIO, All In one(Tutto in uno ndr.), che da qualche mese a questa parte rema ormai verso la saturazione delle vendite a causa di una concorrenza sempre più agguerrita che ha visto persino l'arrivo di soluzioni modulari capaci di integrare sia le qualità di un loop aftermarket sia la praticità dei liquidi compatti preconfezionati; c'è chi continua a scommettere sul settore proponendo prodotti sempre più innovati e performanti caratterizzati da un rapporto prezzo/prestazioni decisamente interessante sia per gli amanti dell'air che del liquid cooling.

Recentemente ci siamo soffermati più volte sulle soluzioni di raffreddamento a liquido compatto dando spazio sia a quella che è la fascia alta che all'entry level affrontando parentesi anche nel nuovo mondo degli AIO modulari o espandibili, che dir si voglia, vagando tra i vari esponenti che attualmente popolano l'ormai vasto campo degli All In one.

Nel corso degli ultimi anni abbiamo assistito all'avvento di un nuovo settore dell'hardware colling che ha visto lo sdoganamento dei sistemi di raffreddamento a liquido grazie ad una riproposizione degli stessi in chiave molto più "user friendly", portando quello che fino a pochi anni fa era un prodotto di nicchia ad un qualcosa di molto più tangibile ed utilizzabile anche da coloro che si avvicinavano per la prima volta sia ai sistemi di raffreddamento a liquido che ai computer veri e propri grazie a sistemi di ritenzione semplificati e a loop a tenuta stagna privi di manutenzione.
Come per tutti i campi dopo un iniziale boom dovuto al crescente interesse per la novità il settore si è stabilizzato, ad oggi, su un monte vendite solido che ha e continua tuttora ad erodere sia l'air che il liquid cooling, dando battaglia a campo aperto a quelli che fino a pochi anni fa erano il bianco ed il nero dei sistemi di raffreddamento.
Il successo di questo genere di soluzioni è stato dettato per larga parte dal rapporto prezzo prestazioni che le caratterizzavano unito a bassi ingombri e alta compatibilità con tutti i moduli ram sia ad alto che a basso profilo cosa che, ne l'air ne il liquid cooling, potevano offrire vuoi per i costi o per l'elevato volume occupato all'interno del case. Consci di ciò i sistemi che più hanno giovato da una politica di contenimento dei costi e di performance elevate sono stati gli AIO(All In One/Tutto in uno) da 120mm i quali grazie al prezzo di vendita sensibilmente inferiore alle versioni con radiatori da 240,280mm sono stati in grado di offrire un rapporto prezzo prestazioni spesso e volentieri pari se non superiore ai top di gamma dell'aria insidiando a volte anche il liquido aftermarket entry level.
A Questa linea di pensiero appartengono molti AIO che abbiamo avuto modo di testare nei mesi scorsi, uno fra tutti era il LIQMAX 120S di Enermax, AIO dalle prestazioni molto interessanti che veniva venduto al pubblico ad un prezzo ivato di 69,90€; cifra inferiore a quanto richiesto per un NH-D15 o un IB-E, top di gamma rispettivamente di Noctua e Thermalright.
Passano tuttavia i mesi e Enermax rincara la dose presentando ad inizio anno il LIQMAX II 120S, versione migliorata del precedente sistema che ora vanta una migliore getsione dei flussi,tubi in gomma, pompa con cuscinetto ceramico e ben due 120mm del tutto nuove; l'intenzione è chiara: la sfida per il "best buy" per il 2015 si fa a colpi di tecnologia ed innovazione cosa su cui Enermax non si è mai tirata indietro.
Va da se che nelle pagine seguenti parleremo di questo ultimo arrivato di cui riportiamo le caratteristiche tecniche dichiarate dal costrutture come di consueto:

 enermax
ELC-LMR120S-BS
Socket compatibili Intel® LGA 775/1150/1155/1156/1366/2011
AMD® AM2/AM2+/AM3/AM3+/FM1/FM2/FM2+
Materiali del coldplate Rame
Peso (ventole escluse) 580g
Pasta termoconduttiva Dow Corning® TC-5121
Pompa 
Tipo di cuscinetto Cuscinetto ceramico
MTBF (ore) 50,000
Velocità motore (RPM) 2,700
Tensione nominale (V) 12
Corrente nominale (A) 0.3
Connettore 3 pin
Radiatore
Dimensioni (mm) D 120 x W 154 x H 27
Materiali Alluminio
Tubi
Lunghezza (mm) 300
Materiali Gomma (Polyamide)
Ventola
Dimensioni (mm) W 120 x H 120 x D 25
Velocità (RPM) 500 - 1,200/1,600/2,000
Corrente nominale (A) 0.38
Tensione nominale (V) 12
Connettore 4 pin PWM
Quantità 2x
Portata(CFM) 27.7 - 58.3/75.5/96.0
Pressione statica (mm-H2O) 0.4 - 1.3/2.4/3.0
Emissioni acustiche(dB(A)) 16 - 23/30/35

liqmax ii 120s copertina liqmax ii 120s copertina2

 

 


 

La seconda generazione del LIQMAX 120S di casa Enermax viene fornita al consumatore finale all'interno di una confezione di cartone rettangolare riportante sulla parte frontale una foto panoramica del prodotto su sfondo nero, a questa si affiancano il logo del produttore, il nome dell'AIO i socket compatibili e i ben 320W di TDP che vengono accreditati al nuovo liquido compatto.
I lati vengono utilizzati per riproporre nuovamente le medesime informazioni riportate sul frontale dando largo spazio alla scritta capeggiante dei carichi termici sopportati, a questo fanno compagnia dalla parte opposta una breve decrizione del prodotto in ben dodici lingue differenti, i loghi di conformità CE e RoHs e la segnalazione dei due anni di garanzia offerti dall'azienda.

Il retro risulta come sempre la parte dal maggiore contenuto tecnico, qui il costruttore riporta le principali caratteristiche tecniche, le features che accompagnano l'AIO, dei disegni tecnici con quote millesimali e quattro immagini che ci illustrano alcune tecnologie che Enermax ha inserito sul Nuovo LIQMAX II; quali l'APS(adjustable peak speed- velocità massima variabile), l'innovativo coldplate e le relative ventole che andremo a illustrare nel dettaglio nella pagine seguenti.

liqmax ii 120s package

liqmax ii 120s package2 liqmax ii 120s package3 liqmax ii 120s package4

Aperta la confezione troveremo racchiuso in un astuccio di cartone bianco la dotazione fornita a corredo, essa prevede la fornitura di viteria e staffe di ritenzione assieme ad un libretto di istruzioni corredato da un molex di alimentazione 4-->3pin e una prolunga a Y per poter pilotare in simbiosi le due ventole disposte a lato del bundle all'interno di un sacchetto in plastica trasparente.
Scendendo nel dettaglio a nostro uso abbiamo:

  • backplate multisocket in acciaio con distanziatori
  • quattro isolanti adesivi per mainboard e backplate
  • staffe di ritenzione per AMD
  • staffe di ritenzione per Intel (premontate di serie sull'AIO)
  • quattro distanzili dielettrici neri
  • quattro adattatori per socket Intel 2011
  • otto viti di ritenzione pretagliate a misura per ventole da 25mm di altezza
  • quattro viti con relative molle di carico
  • quattro viti M3 per ritenzione delle staffe superiori
  • un libretto di istruzioni in bianco e nero
  • un adattatore molex 4-->3 pin
  • un cavo ad Y 4 Pin
  • otto viti per il fissaggio delle ventole al telaio del PC
  • un tubetto di pasta termoconduttiva Down Corning
INTEL/AMD Accessori

 Enermax liqmax II bundle2
Enermax liqmax II bundle 

 

Decisamente di fascia alta risulta la qualità generale, le staffe sono tutte in acciaio con una verniciatura nera priva di difetti e visibilmente solida, a questo si aggiungono isolanti per evitare qualsiasi possibilità di corto circuiti e una calza in PET multifilamento di colorazione nera impiegata sul cavo ad Y per pilotare entrambe le ventole con le stesso segnale PWM. Praticamente nulla viene lasciato al caso segno inequivocabile che siamo davanti ad un prodotto creato da chi ha anni di esperienza nel settore e sa, effettivamente, come e cosa dare al consumatore sia in termini di qualità che di praticità.

 bundle quality bundle quality2


 

A corredo con il nuovo LIQMAX II Enermax fornisce due inedite ventole da 120 millimetri di diametro caratterizzate da un telaio fullframe da 25 millimetri di altezza ospitante al suo interno una superficie ventilante a nove pale di colorazione nera a cui si sovrappone l'adesivo estetico del coperchio del motore su cui viene riportato unicamente un motivo estetico assieme al marchio del produttore.

enermax ubs12p fan 1 enermax ubs12p fan 2 enermax ubs12p fan 3
enermax ubs12p fan 4 enermax ubs12p fan 5

Decisamente ricco risulta il baglio tecnologico che non si fa mancare nulla pur avendo a che fare con una fornitura delle ventole in versione "bulk"; partendo dall'ambito macroscopico abbiamo la presenza di antivibrazionali in elastomero su tutti e otto gli angoli della ventola(quattro per parte), un telaio proprietario con linee e tagli che richiamano il design palare e un cavo di alimentazione fornito su piattina a quattro pin(controllo PWM) di colorazione nera cosi come nero risulta il relativo molex.

antivibrazionali liqmaxii molex fan

Come da tradizione Enermax avremo inoltre quello che l'azienda chiama l'Adjustable Peak Speed, ovvero uno switch a tre vie posto finalmente sul lato del telaio invece che sul retro del motore(vedesi twister pressure, twister storm, cluster advance e simili), che ci permetterà di modificare non solo gli RPM di picco ma anche quelli di spunto e di funzionamento alle basse tensioni dando all'utente la possibilità di avere, di fatto, tre ventole differenti con un unico esemplare. Operazione questa che riesce ad oggi solo ad Enermax che si pone diversi step più sopra anche di case come Noctua ferme "all'antiquata" resistenza sui +12v se pur questa venga spesso e volentieri chiamata con nomi altisonanti al fine di mascherare quello che nella realtà è un componente elettronico da pochi centesimi di euro.

enermax side aps enermax side aps2

Interessante risulta notare il retro del telaio che ci conferma essere realizzato appositamente per questo specifico modello di ventola, la presenza infatti del doppio cable management per l'APS e il cavo di alimentazione implica la realizzazione di due guide nei quattro rettificatori di flusso posteriori consentendo di portare all'esterno sia i cavi per lo switch che la piattina a quattro poli senza che questi vadano ad influire sull'estetica e soprattutto sulle prestazioni della ventola, quest'ultima identificata grazie dall'adesivo posto sul retro del PCB del motore che riporta due sigle, UCBS 12P e il relativo seriale APA1225M12 assieme ad alcune caratteristiche tecniche quali la tensione nominale di alimentazione, l'assorbimento energetico e le normative internazionali rispettate.

cable management aps

Degni di rilievo risultano inoltre i profili di taglio e di spinta delle pale, questi utilizzano una struttura denominata da Enermax ad "Ala di pipistrello" prevedendo per la linea di taglo un punto di attacco al motore parecchio elevato, tanto che esce dal coperchio stesso per qualche millimetro, con angolazioni attorno agli 80° per poi decrescere sino a 1/3 della lunghezza dove subisce una sagoma a parabola dell'intera superficie, diminuendo ulteriormente l'angolatura mano a mano che ci spostiamo verso l'esterno della pala. Si tratta di un layout che abbiamo già visto in passato e che su carta dovrebbe servire a prendere due piccioni con un fava aumentando la depressione frontale(maggior pescaggio/portata a pari RPM) assieme alla generazione di flussi turbolenti controllati al fine di limitare l'ampiezza del cono d'aria post pala, concentrando i flussi in una zona cilindrica piuttosto che conica come accade invece con le ventole a geometrie convenzionali.

Stesso approccio viene adottato anche per la linea di spinta che ripresenta la medesima angolatura parecchio inclinata nei pressi del motore(gestione delle pressioni statiche) scendendo fino ad 1/3 della lunghezza complessiva dove ripresenta la forma a parabola e chiudendo poi all'esterno con angolazioni sempre più contenute della superficie palare.

impeller line impeller line2

 


Le nuove ventole Enermax  appena visionate sono state testate secondo la metodologia di test applicata alle ventole in uso da diversi anni all'interno dei nostri locali; per comodità riportiamo un estratto della metodologia nei suoi punti salienti anche se consigliamo vivamente la lettura integrale.
http://www.coolingtechnique.com/guide/metodologie-di-test/399-galleria-del-vento.html

Estratto metodologia di test:
L'analisi strumentale delle ventole viene effettuata collocando il prodotto all'interno di una struttura appositamente studiata e creata da parte del nostro Staff e realizzata dall'italiana Dimastech su specifiche da noi fornite; ciò consente di posizionare la ventola in posizione elevata dal piano di sostegno ad una distanza di 50 centimetri dal microfono di rilevazione con il cono d'aria opposto alle onde acustiche rilevate,permettendoci di evitare possibili interferenze dovute ai flussi che agiscono sul microfono.
Lo schema seguente sintetizza in maniera agevole quanto fin qui descritto:

metodologia_test

Per ciò che concerne le rilevazioni della portata,di rpm,pressione e ampere saranno presi i valori a 0/1/2/3/4/5/6/7/8/8/9/10/11 e 12v(forniti da un alimentatore da banco stabilizzato), questo è reso nuovamente possibile dalla nuovo struttura realizzata tramite lamiera da 2mm in acciaio a tenuta stagna.
Essa vanta un volume d'aria di 2500cm3, circa quattro volte il volume della precedente, al cui interno è stato applicato un manto di fonoassorbente multifrequenza da 3cm di spessore capace di tagliare in maniera sensibile ogni tipo di risonanza e di emissione acustica che si potrebbe venire a creare a causa delle turbolenze interne.

A flussi "puliti" l'aria viene canalizzata sul fondo e restituita ad una anemometro a filo caldo; quest'ultimo a differenza dei comuni a ventola assiale, vanta l'implementazione dell'ultima tecnologia utilizzata nel campo che prevede l'adozione di un filo in ceramica preriscaldato costantemente monitorizzato da una termocoppia ad elevata precisione in grado di calcolare in real time, grazie al supporto del microprocessore integrato, la variazione decimo di secondo per decimo di secondo della temperatura del filo che risulterà più caldo in luogo di basse portate e più freddo qual'ora ci siano ingenti flussi.
L'adozione di questo genere di soluzione offre molteplici vantaggi tra cui indubbiamente la maggior precisione che nel nostro caso passa da 0,39 a 0,10 m/s e porta con se l'assenza della ventola di rilevazione che difatto costituisce un ulteriore fonte di rumore non altrimenti eliminabile.

Di seguito viene illustrato il funzionamento dell'anemometro in utilizzo:

 


 

 

 

Nome ventola: Enermax UCBS 12P - APA1225M12 PWM 120mm | Low mode 280 - 1190RPM
ucbs12p data low

Nome ventola: Enermax UCBS 12P - APA1225M12 PWM 120mm | Medium Mode 480 -1600RPM 
ucbs12p data medium

Nome ventola: Enermax UCBS 12P - APA1225M12 PWM 120mm | High Mode 1890 - 3200RPM
ucbs12p data high

Tabella Prestazionale risultante dalle tre modalità, dati incrociati su curva matematica:
full range

Analisi spettrometrica emissioni acustiche | High Mode
Verde: background
Blu: +9 volts - Viola: +12 volts
enermax 9-12 spectre highmode

Non si evidenziano fenomeni di risonanza particolari con controllo in tensione e in PWM

Video in alta definizione - Audio a 16Bit

120 millimetri
comparativa con prodotti di terzi
Db(A)/CFM (Rumorosità) Pressione(mmh2o)/CFM (Prestazioni) RPM/CFM(Pescaggio)
 dba cfm pressure   rpm-cfm

 

 


 

Rimosso dai propri elementi protettivi l'Enermax LIQMAX II 120S risulta essere un sistema di raffreddamento a liquido compatto composto da una radiatore da 120 millimetri per 25mm di spessore alimentato da due tubi in gomma di colorazione nera, questi lo connettono con il monoblocco della pompa costituito da un rivestimento superiore in plastica e una parte inferiore che prevede l'alloggiamento delle staffe di ritenzione e del relativo coldplate di scambio termico in rame elettrolitico.

 enermax liqmax II 120s system enermax liqmax II 120s system2 enermax liqmax II 120s system3

Scendendo nei dettagli il radiatore presenta una lamiera esterna in acciaio con verniciatura nera satinata riportante sui lati il logo del costruttore mentre sulla parte frontale e retrostante trovano collocazione gli otto fori di ritenzione per il montaggio delle ventole da 120mm fornite a corrredo, si noti a tal proposito che il radiatore risulta sprovvisto di fine corsa perle viti, essendo le stesse pretagliate, e di conseguenza sarà necessario optare per altri sistemi di ritenzione qualora si passi a ventole a maggiori o minori spessori.

liqmax ii 120S radiator liqmax ii 120S radiator2

Il pacco alettato cosi come le canaline interne risultano interamnete in alluminio con una verniciatura estetica nera in superficie, la struttura nel complesso risulta decisamente solida tanto che per piegare le alette sarà richiesto ben più di un urto accidentale grazie anche al medio/alto coefficiente di resistenza aerodinamica costituito da un FPI che prevede dodici alette per pollice, circa dodici alette ogni 25 millimetri di lunghezza messe a contatto ciscuna con due canaline.

liqmax ii FPI

Spostandoci al cuore pulsante del LIQMAX II, troviamo il monoblocco della pompa rivestito da una struttura estetica in plastica a predominante nera e grigia riportante in cima diversi elementi estetici geometrici assieme al logo di ENERMAX che viene incorniciato daun quadrato nero e da una successiva cornice grigia che spezza il centro del top dai lati in ABS nero.
A completamento della parte superiore trova inoltre posizionamento una striscia luminosa, non disattivabile, all'interno della cornice grigia; questa entra in funzione a sistema accesso e si illumina di bianco grazie ad una serie di led posti sotto la stessa. L'illuminazione nel complesso non risulta comunque particolarmente spinta e difficilmente potrà dare fastido durante le sessioni notturne di utilizzo del computer.

liqmax ii 120s led liqmax ii 120s led2

Particolare degno di attenzione risulta inoltre il cavo di alimentazione della pompa che a differenza delle ventole prevede una calza in PET nero ad alto potere comprente, terminata da un molex a tre pin sempre di colorazione nera; assente risulta la connessione PWM non prevista per il controllo della pompa che a +12v crea un inquinamento acustico pari a 11,4dB(A) a 1mt di distanza. Parametro che permette effettivamente di utilizzare il pc in qualsiasi condizioni essendo la stessa udibile solo a distanze ravvicinate e comunque in ambienti silenziosi.
Abbandonando il top troviamo i lati dedicati sostanzialmente ad ospitare le staffe di ritenzione per i socket Intel o AMD ancorati al monoblocco tramite due viti M4 per parte che assicurano una salda presa dell'intera base al backplate di ritenzione posto sul retro della scheda madre.

enermax liqmax ii 120s side enermax liqmax ii 120s side2 enermax liqmax ii 120s side3

 


 

Sul fondo del monoblocco ospitante pompa e sistemi di controllo primari troviamo la base di scambio termico con L'IHS, questa prevede una superficie di contatto in rame elettrolitico circondata da una corona di viti di sicurezza con testa piana TORX con il compito di ancorare il coldplate alla struttura di ritenzione superiore in plastica; impressionante si dimostra la lavorazione della superficie di contatto che oltre ad una classica rettifica a macchina prevede una sorta di sinterizzazione superficiale che le conferisce una superficie di contatto ricolma di micro irregolarità tanto che risulta quasi opaca alla vista; questo non è ovviamente un difetto strutturale ma è un effetto voluto da parte di Enermax al fine di aumentare la superficie di scambio termico tra pasta termoconduttiva e rame. Ancora un volta si preferisce avere una base "ruvida" piuttosto che una liscia e a specchio; sicuramnete più bella da un punto di vista estetico ma meno funzionale da quello di vista pratico.

enermax liqmax ii base enermax liqmax ii base2 enermax liqmax ii base3


NOTA: Le seguenti fasi sono state effettuate post test del sistema di raffreddamento a liquido compatto.

Punto di forza del nuovo LIQMAXX II risulta come abbiamoanticipato la base di scambio termico, questa a differenza di altre basi utilizza lo "Shunt-Channel Technology" una tecnologia proprietaria che suddivide sostanzialmente l'area di scambio termico in due sezioni permettendo al fluido di rimescolarsi a metà della matrice portando a sostanziali vantaggi da un punto di vista termico. Nei sistemi convenzionali la presenza infatti  di alettature fisse obbliga il liquido a passare dall'entrata all'uscita all'interno della stessa canalina da cui è entrato, questo porta il fluido ad interessare solo un parte della CPU rimanendo più caldo nelle zone centrali rispetto a quello che entra ed esce lateralmente essendo il DIE della CPU spesso e volentieri collocato in posizione centrale; il risultato ne è un funzionamento del coldplate parziale capace di sfruttare appieno solo la sezione centrale della matrice e in percentuali minori le aree non direttamente interessate dal flusso termico del DIE.
Con lo Shunt-Channel Technology Enermax risolve tale problematica inserendo un canale centrale all'interno della matrice che consente al flusso di rimescolarsi proprio al centro del coldplate livellando le temperature e le performance di scambio termico sull'intera superficie dissipante; il risultato ne è una migliore distribuzione del flusso termico che porta a sua volta a maggiori prestazioni e quindi a minori temperature sulla CPU.
Rimosse quindi le ben otto viti di sicurezza che bloccano l'accesso alla matrice del nuovo LIQMAX II 120S possiamo ammirare a cuore aperto l'eccellente coldplate inserito sulle nuove soluzioni a stampo enermax, dalle foto di cui sotto possiamo vedere sia la guarnizione superiore in plastica che forza il passaggio del liquido sia il colore del liquido stesso, verde, a causa della grossa quantità di anticorrosivi usati per prevenire i fenomeni di corrossione galvanica.Ricordo a tal proposito che il radiatore è interamente in allumino.

enermax shunt channel technology

Impressionante risulta ancora una volta l'enorme densità lamellare del coldplate che Enermax riesce a ricavare anni luce avanti a waterblock top di gamma di aziende specialiste del settore!
Spessori ridotti al minimo, pulizia dei tagli e un numero sempre crescente di area di scambio termico sembrano essere la ricetta dei nuovi sistemi di raffreddamento a liquido compatto moderni con i quali Enermax sembra decisa a consolidare la propria posizione all'interno del mercato.

enermax liqtech 120s coldplate enermax liqtech 120s coldplate2


La metodologia di test applicata all'Enermax LIQMAX II 120S in questione si appoggia all'organico di strumentazione in dotazione a Coolingtechnique.com, si utilizzano nel dettaglio carichi termici sintetici pilotati in digitale tramite Pulse Width Modulation con sorgenti schermate sia per contatto che per irraggiamento nel campo degli UV. A causa inoltre dei particolari sistemi di dissipazioni in analisi si è optato per testare le soluzioni dissipanti con le loro ventole stock in gardo di generare 52CFM ad una pressione di 2mmh2O a fronte di un minore diametro ventilante 92mm contro i 120mm reference.

Ulteriori informazioni cosi come l'intera metodologia di test possono essere visionate al seguente indirizzo web:
Raffreddamento aria,liquido ed extreme cooling - Simulatori di carico Revisione 2.0

Enermax LIQMAX II 120S ≈50 CFM 0.75mmH2O--->Testing fan
T1=Temperatura sorgente
T2=Temperatura pacco alettato

liqmaxii reference

 

Enermax LIQMAX II 120S stock fans≈170 CFM 2.5mmH2O--->Testing fan push/pull
T1=Temperatura sorgente
liqmaxii stock

Comparazione con prodotti di terzi | stock cooling

performance data

 Eventuale collasso termico riscontrato, piano di test parallelo al suolo.
max load

 


 Il nuovo Enermax LIQMAX 120S II porta una ventata di novita nell'ambiente dei liquidi compatti migliorando quasi tutto quello che c'era da migliorare rispetto alla precedente versione, decisamente saliti di un livello sono infatti i materiali che ora prevedono tubi in gomma anti strozzatura anche per la serie LIQMAX, vernicitura solida e ben distesa assieme ad un monoblocco dall'estetica ricercata che vanta una invidiabile matrice di scambio termico.
A questo si aggiungono due nuove ventole da 120mm munite di antivibrazionali di serie ed una superficie palare fuori dagli schemi con un disegno dei profili di spinta e di taglio che la possono far riconoscere facilmente tra mille esemplari grazie anche al controllo APS che, di fatto, ci permette di avere tre ventole differenti in un unico esemplare, chicca non da poco.
Sul piano prestazionale le ventole non hanno eccelso particolarmente nei vari campi di analisi, siamo davanti a soluzioni sostanzialmente bilanciate con una curva di emissione acustica nella media di poco superiore a eLoop e Noctua NF-F12; un risultato sicuramente ragguardevole che tuttavia deve essere decifrato in chiave prestazionale. La caratteristica conformazione delle pale fornisce infatti un curva P/Q molto strana, per certi aspetti simile alle nuove Phanteks serie M, con un andamento quasi lineare in funzione dei CFM, il risultato ne è un grafico mediocre alle basse e medie restrittività ma decisamente più interessante alle alte dove chiude a 0CFM(massima pressione esercitabile) su valori persino superiori alla sorella specialista Twister Pressure che tuttavia la surclassa non appena si rilascia un filo il coefficiente di restringimento, il quale a fronte del medio FPI del radiatore di questo LIQMAX II potrebbe vedere proprio la twister pressure come una scelta migliore in termini puramente prestazionali se vogliamo ottimizzare il sistema appena acquistato, riciclando le ventole in dotazione sul case dove risulterebbero ampiamente sfruttabili grazie al buon rapporto CFM/dB(A).
Degne di rilievo si sono dimostrate comunque le prestazioni complessive, l'uso di una pompa silenziosa assieme ad una matrice che permette di smaltire effettivamente 300W di carico al LIQMAX II 120S hanno permesso di accreditare il sistema in analisi su prestazioni del tutto similari a quelle di un Raijintek Tisis(bitorre top di gamma equipaggiato con 130CFM) e a quelle di un Kraken X40, AIO concorrente con radiatore maggiorato da 140mm mentre la fascia bassa di Cooler Master si trova ancora fanalino di coda alla notevole cifra di 15°C sopra a quella fatta registrare dalla proposta di Enermax, segno che il know how e la ricerca fanno effettivamente la differenza in questo campo.
Molto interessanti risultano inoltre le prestazioni anche con i BIG del settore dell'air cooling sia ai bassi che ai medi carichi, qui il nuovo LIQMAX riesce a difendersi egregiamente rimanendo all'interno di un range di 10°C fino a 200W nonostante gli avversari vengano foraggiati con portate superiori ai 100CFM, oltre tale carico termico abbiamo un ulteriore allargamento del delta dovuto sostanzialmente al radiatore in alluminio che limita effettivamente lo scambio complessivo con l'ambiente, prova ne è il test a flussi livellati che vede la temperatura della superficie lamellare salire solo marginalmente segno evidente che le canaline in alluminio fanno da collo di bottiglia a questo AIO che potrebbe spingersi ben oltre a quanto visto.
Chiave di volta come sempre risulta tuttavia il prezzo che vede per la proposta in esame una richiesta economica da parte di Enermax di 59,90€ tasse incluse, cifra che conferisce al nuovo LIQMAX un aspetto molto interessante soprattutto se si considerano le prestazioni analoghe ai Big dell'air cooling fino a 150W e la dotazione di serie che prevede due 120mm completamente regolabili da parte dell'utente grazie all'APS e all'ulteriore PWM; sistemi che conferiscono al tutto una dinamicità di uso tale da far scuola consentendo all'utente di scalare le prestazioni e le emissioni acustiche a proprio piacimento.

Nome prodotto PRO CONTRO Award tecnici
Award prestazionali

 enermax
Enermax LIQMAX II 120S

+ Materiali di primordine
+ Eccellente dotazione di serie
+ Tubi in gomma anti strozzatura
+ Pompa silenziosa
+ Coldplate all'avanguardia
+ Liquido interno anticorrosivo
+ Eccellenti prestazioni fino a 150W anche nei confronti di bitorre da 80€
+ Controllo PWM e APS di serie sulle ventole
+ Spettro di emissione pulito
+ Prezzo fortemente concorrenziale

/

 

 

ct best value

Si ringrazia Enermax per l'esemplare oggetto dell'articolo di oggi.
Commenti sul forum.

 

Abbiamo spesso parlato negli ultimi mesi di soluzioni dissipanti che si presentano e si collocano rispetto al grande pubblico in una fascia di riferimento piuttosto alta, strizzando l'occhiolino agli utenti che ricercano prestazioni, estetica ed alta modularità a discapito di operazioni di installazione e costo di acquisto iniziali decisamente più onerosi rispetto alla fascia entry level dei sistemi di raffreddamento a liquido compatto, ove molteplici produttori si scontrano su un delta che spazia dai 60 ai 90-100€.

Attiva da diverse decadi nel settore dell'hardware cooling, Arctic ha con il passare degli anni sviluppato tutta una serie di nuovi rami che sono andati a diversificare in maniera ampia l'offerta aziendale tanto che nel 2014 si è arrivati sino all'introduzione di giocattoli radiocomandati poi sfociati nel 2015 in veri e propri droni.

Negli ultimi anni abbiamo assistito all'ingresso dei sistemi di raffreddamento a liquido compatto denominati con l'inglesismo AIO(All In One - tutto in uno); si tratta come la maggior parte di voi saprà di soluzioni dissipanti in grado di sfruttare lo scambio termico acqua/aria permettendo di raffreddare in maniera efficiente le moderne architetture hardware il tutto a costo contenuto.

enermaxct lab

Ritorniamo quest'oggi a parlare di Enermax, una delle aziende più attive e dinamiche nelle prime battute di questo 2014 e lo facciamo rifocalizzandoci sulle proposte aziendali in fato di raffreddamento a liquido compatto.

Con l'estate alle porte tutti i principali produttori impegnati nel settore della dissipazione hardware hanno incrementato giorno dopo giorno la loro attenzione nel settore operando nel quotidiano al fine di guadagnare margini in un mercato sempre più dinamico e sempre più concorrenziale. Si contano ormai giornalmente infatti gli annunci di nuovi prodotti e di revisioni dei precedenti che cercano di allineare a quanto richiesto dall'utenza le proprie offerte dissipanti.
Tra i settori maggiormente attivi in questo 2015 figura il campo deglio AIO (all in one), ovvero sistemi di raffreddamento a liquido compatti che hanno preso piede da qualche anno a questa parte come via di mezzo tra i dissipatori ad aria top di gamma e gli impianti di raffreddamento a liquido multimarca entry level.

Si tratta di soluzioni dissipanti che a fronte di un basso ingombro nella zona del socket offrono ottime prestazioni termiche e un discreto inquinamento acustico, qualità che ne hanno consentito la diffusione in maniera capillare tanto che ormai siamo giunti alla quarta, quinta e persino sesta generazione per chi ha fatto da pioniere nel settore e che è partito fin da subito con rebrand dei prodotti di Asetek vera e propria locomotiva degli AIO nei primi anni di vita. Una delle aziende che però si è sempre distinta dalla massa per le sue scelte costruttive è stata Silverstone, un marchio che nonostante sia arrivato con qualche anno di ritardo rispetto la concorrenza ha portato sul mercato un sistema di raffreddamento a liquido interamente proprietario che, in luogo della plastica e dei perni a sgancio rapido, ha utilizzato monoblocchi in alluminio ricavati dal pieno, matrici in rame elettrolitico invce che in lega e sistemi di ritenzione con molle di carico.
Si è insomma preferità la qualità alla quantità cosi come la filosofia aziendale impone ormai da anni; oggi Silverstone compie un ulteriore passo in avanti e ci propone quella che è la seconda generazione del proprio Tundra recensito nel 2013 e che guadagna una "E" (evolution) nel proprio nome, una singola lettera che in realtà racchiudere sotto di se importani ammodernamenti sia estetici che tecnici i quali hanno portato a rivistare completamente il sistema che con la precedente versione spartisce solo parte del nome e ben poco altro.
Andiamo quindi a riportare i primi dati rilasciati dal costruttore sul Tundra D02-E oggetto dell'articolo di oggi:

 

silverstone
Modello SST-TD02-E
Water block Dimensioni 60mm (L) x 55mm (W) x 33.5mm (H)
Materiali Base in rame con unibody superiore in alluminio nichelato
Pompa Velocità di rotazione 2500±200RPM
Tensione nominale 12V
Corrente nominale 0.28A
Ventola/e Dimensioni 120mm (L) x 120mm (W) x 25mm (D)
Velocità di rotazione 1500~2500RPM
emissioni acustiche 18~35 dBA
Tensione nominale 12V
Corrente nominale 0.3A
Portata 92.5CFM
Pressione statica 3.5mm/H2O
Connettore 4 Pin PWM
Radiatore Dimensioni 278mm (L) x 124mm (W) x 27mm (H)
Materiali Alluminio
Tubi Lunghezza complessiva 310mm
Materiali Gomma
Compatibilità Intel Socket LGA775/1150/1155/1156/1366/2011/2011-v3
AMD Socket AM2/AM3/FM1/FM2
Peso Netto 1501 grammi
td02-e-34right-top

 

 


La nuova generazione di liquidi compatti appartenenti alla serie Tundra di Silverstone arriva all'inteno di confezioni in cartone a sfondo bianco riportanti sulle facciate le principali informazioni tecniche che descrivono il prodotto acquistato.
Nello specifico la parte frontale viene affidata ad una immagine a 45 gradi dell'AIO accompagnata a destra dal nome dello stesso e dal logo del produttore mentre la parte inferiore ospita i socket intel e AMD compatibilia assieme a cinque delle principali caratteristiche, ad un QR code che porta alla pagina di riferimento online e il relativo sito web di Silverstone.

 silverstone td02-e package

Curioso risulta l'utilizzo degli altri lati, qui a differenza di quanto visto solitamente abbiamo i lati corti con ulteriori foto del Tundra mentre la parte posteriore riporta in nove lingue differenti un sunto del prodotto con un ulteriore QR code,i loghi di certificazione CE e RoHs. LE specifiche tecniche, assenti sul lato posteriore, vengono inserite sul lato lungo superiore corredate da una immagine della ventola e le relative specifiche tecniche quali portata, rpm e deibel emessi dalle due ventole fornite in dotazione.

 silverstone td02-e package2 silverstone td02-e package3 silverstone td02-e package4

Tolti tutti gli imballaggi, la dotazione viene fornita all'interno di un astuccio di cartone anonimo di colorazione bianca, al suo interno troviamo in due differenti buste di plastica trasparenti tutta la parte relativa alla ritenzione del monoblocco pompa e la messa in funzionamento dell'intero liquido compatto che prevede:

  • adattatore molex 4-->3pin per l'alimentazione della pompa o delle due ventole a seconda della corrente massima erogabile dalla propriascheda madre
  • distanziale dielettrico per backplate
  • backplate in acciaio verniciato di nero
  • staffe di ritenzione in alluminio satinate di nero
  • tubetto di pasta termoconduttiva all'argento proprietaria
  • libretto di istruzioni in bianco e nero
  • adattatore a Y con molex e sleevatura nera
  • viti e molle di carico in acciaio lucidato a specchio
  • 8x viti di ritenzione ventole rivestite con nichel nero
  • 4x distanziali per la ritenzione del backplate sulla scheda madre
  • isolanti dielettrici per backplate
ACCESSORI VITI DI RITENZIONE BACKPLATE
tundra td02-e bundle tundra td02-e bundle2 td02-e backplate

 

Ottima risulta la qualità generale, come visto con le precenti versioni del Tundra la plastica lascia spazio al ben più pregiato e resistente acciaio per ciò che riguarda backplate e le viti di ritenzione mentre le staffe multisocket vengono interamente ricavate per estrusione da un blocco di alluminio posto sotto deformazione plastica.
Attenzione è stata data anche ai cavi di alimentazione e al relativo sdoppiatore ad Y per le ventole, questo vanta una copertura in PET multifilamento di colorazione nera ad alto potere coprente in tinta con i relativi molex di conessione tutti a quattro pin PWM.

STAFFE DI RITENZIONE
CAVO DI SPLIT A DOPPIA VIA
silvertsone td02-e braket silvertsone td02-e split

 


 Le ventole che abbiamo a disposizione con il TD02-E sono due 120mm appartenenti alla serie di ventole che caratterizzano il primo equipaggiamento di tutte le soluzioni dissipanti di casa silverstone.
Come per l'AR01 e il TD03 si tratta nuovamente di una 120x120x25mm caratterizzata da un layout ventilante formato da nove profili palari di colorazione bianca che vengono inseriti all'interno di un telaio full frame di colorazione nera privo di particolari accorgimenti, sia estetici che tecnici, data la totale assenza di eventuali appendici aerodinamiche o di antivibrazionali se pur questi ultimi trovano collocazione direttamente sulle cornici del radiatore.

silverstone tundra td02-e fan silverstone tundra td02-e fan1

silverstone tundra td02-e fan2 silverstone tundra td02-e fan3 silverstone tundra td02-e fan4

Discreta risulta la gestione dei cavi di alimentazione, nonostante infatti Silverstone fornisca un cavo a Y rivestito con una calza multifilamento le ventole hanno unicamente una piattina a quattro poli di colorazione nera che si stacca dalla soluzione fornita in dotazione; non il massimo da un punto di vista estetico se pur non dia alcuna problematica funzionale.

Va meglio sotto il profilo tecnico dove abbiamo tre particolari che sono degni di nota, nello specifico per ciò che concerne le linee di taglio abbiamo un profilo di attacco all'aria lineare e molto rastremato al fine di aumentare il pescaggio mantenendo su livelli contenuti le emissioni acustiche che trovano giovamento anche da un piccolo deflettore posto esattamente a pochi millimetri dai profili di taglio sul dorso delle pale capace di generare una zona di depressione subito dopo lo stesso al fine limitare le turbolenze che si creano post pala, diminuendo le vibrazioni e le emissioni acustiche complessive.

silverstone tundra td02 impeller

Col medesimo fine vengono implementate anche tre appendici aerodinamiche sulle linee di spinta in grado di pressurizzare i flussi di uscita e di diminuire l'ampiezza del cono d'aria che tenderà, in questo caso, ad approssimarsi ad un cilindro, indirizzando per larga parte i flussi sul pacco alettato del radiatore. Il funzionamento è lo stesso di quanto visto con i Vortex Control Notches di Noctua, appendici aerodinamiche che generano tre vortici indipendenti al fine di chiudere il cono d'aria posteriore indirizzando i flussi li dove servono minimizzando al contempo le perdite laterali che risultano essere fondamentali in caso di applicazioni su superfici radianti come in questo caso specifico.

silverstone tundra td02 impeller2


Le ventole oggetto dall'articolo odierno sono state testate secondo la metodologia di test applicata alle ventole in uso da diversi anni all'interno dei nostri locali; per comodità riportiamo un estratto della metodologia nei suoi punti salienti anche se consigliamo vivamente la lettura integrale.
http://www.coolingtechnique.com/guide/metodologie-di-test/399-galleria-del-vento.html

Estratto metodologia di test:
L'analisi strumentale delle ventole viene effettuata collocando il prodotto all'interno di una struttura appositamente studiata e creata da parte del nostro Staff e realizzata dall'italiana Dimastech su specifiche da noi fornite; ciò consente di posizionare la ventola in posizione elevata dal piano di sostegno ad una distanza di 50 centimetri dal microfono di rilevazione con il cono d'aria opposto alle onde acustiche rilevate,permettendoci di evitare possibili interferenze dovute ai flussi che agiscono sul microfono.
Lo schema seguente sintetizza in maniera agevole quanto fin qui descritto:

metodologia_test

Per ciò che concerne le rilevazioni della portata,di rpm,pressione e ampere saranno presi i valori a 0/1/2/3/4/5/6/7/8/8/9/10/11 e 12v(forniti da un alimentatore da banco stabilizzato), questo è reso nuovamente possibile dalla nuovo struttura realizzata tramite lamiera da 2mm in acciaio a tenuta stagna.
Essa vanta un volume d'aria di 2500cm3, circa quattro volte il volume della precedente, al cui interno è stato applicato un manto di fonoassorbente multifrequenza da 3cm di spessore capace di tagliare in maniera sensibile ogni tipo di risonanza e di emissione acustica che si potrebbe venire a creare a causa delle turbolenze interne.

A flussi "puliti" l'aria viene canalizzata sul fondo e restituita ad una anemometro a filo caldo; quest'ultimo a differenza dei comuni a ventola assiale, vanta l'implementazione dell'ultima tecnologia utilizzata nel campo che prevede l'adozione di un filo in ceramica preriscaldato costantemente monitorizzato da una termocoppia ad elevata precisione in grado di calcolare in real time, grazie al supporto del microprocessore integrato, la variazione decimo di secondo per decimo di secondo della temperatura del filo che risulterà più caldo in luogo di basse portate e più freddo qual'ora ci siano ingenti flussi.
L'adozione di questo genere di soluzione offre molteplici vantaggi tra cui indubbiamente la maggior precisione che nel nostro caso passa da 0,39 a 0,10 m/s e porta con se l'assenza della ventola di rilevazione che difatto costituisce un ulteriore fonte di rumore non altrimenti eliminabile.

Di seguito viene illustrato il funzionamento dell'anemometro in utilizzo:

 

 


 

 

 

 

Nome ventola: Silverstone AS1225H12
data

 Video in alta definizione

 

120 millimetri
comparativa con prodotti di terzi
Db(A)/CFM (Rumorosità)
DBA-CFM TUNDRA
Pressione(mmh2o)/CFM (Prestazioni) RPM/CFM(Pescaggio)
pressure tundra pescaggio td02-e

 La nuova generazione di Tundra a nome TD02-E risulta essere un sistema di raffreddamento a liquido compatto munito di radiatore da 278mm di lunghezza e 27 di spessore capace di ospitare due ventole da 120mm per lato, da esso si propagano due tubi in gomma antistrozzatura di colorazione nera, da undici millimetri di diametro e 370 dilunghezza, che terminano all'interno di un gruppo pompa in alluminio munito di cornici laterali satinate e coperchio estetico in nero lucido arrecante il logo del produttore nella parte centrale.

 silverstone tundra td02-e side3

silverstone tundra td02-e side silverstone tundra td02-e side2 silverstone tundra td02-e side5

Il radiatore come da tradizione aziendale ripropone la caratteristica superficie dissipante ad ala orizzontale con alette saldobrasate alle canaline, una scelta che stando a quanto dichiarato dal costruttore consente di diminuire il coefficiente di attrito aerodinamico migliorando al tempo stesso lo scambio termico tra alette e canaline centrali in alluminio grazie alla maggiore superficie di interconnessione che si viene a creare tra i due elementi radianti utilizzando questo specifico layout.

Silverstone tundra td02-e fins tundra radiatore 2

Man forte viene comunque data dalla scelta conservativa di silverstone di usare una struttura a medio FPI, pari a 12 alette per pollice lineare, a cui si affiancano tredici canaline ovalizzate che solcano da parte a parte l'intero radiatore assicurando un dispersione omogenea dell'energia termica al'interno del pacco alettato.

Silverstone tundra td02-e fins2

Per ciò che concerne il sistema di ritenzione delle ventole, esso viene affidato ad una cornce in acrilico trasparende da 5mm di spessore che riporta lungo i lati un motivo estetico in finto carbonio mentre i fori di ritenzione delle viti, sprovvisti di finecorsa essendo le viti pretagliate per ventole da 25mm di spessore, godono di sedici (otto per parte quattro per ventola) antivibrazionali in elastomero con il compito di disaccoppiare le ventole dalla struttura sottostante.
Una scelta, questa, che si rivela estremamente importante per il funzionamento del sistema in questione, date infatti le ventole ad alto regime di rotazione (≈2500rpm) e il materiale estremamente rigido utilizzato come cornice di supporto, il rischio di ottenere vibrazioni e fenomeni di risonanza senza un opportuno disaccoppiamento dei motori si fa decisamente alto mettendo in difficoltà coloro i quali cercano un sistema da adottare in daily use che sia in grado di offrire, quindi, anche un basso impatto acustico in idle load oltre a importanti prestazioni termiche nelle situazioni di pieno carico.

tundra antivibrazionali

tundra finto carbonio side tundra finto carbonio side2

 Passo in avanti rispetto la precedente generazione risultano i tubi di ricircolo del liquido, essi abbandonano gli ormai obsoleti corrugati in colorazione bianca, per affidarsi a dei ben più collaudati ed estetici tubi in gomma telata antistrozzatura e privi di invecchiamento nel breve e medio periodo. Essi vengono collegati si al radiatore che al monoblocco della pompa tramite delle connessioni a tenuta stagna, non rimovibili, che risultanbo esere fissi sul radiatore e a movimento libero con attacchi a 90° sul monoblocco della pompa.

tundra outlet tube

 

 


Cuore pulsante del TD02-E come avviene per la stra grande maggioranza di questo genere di soluzioni risulta essere il waterblock centrale che porta con se tutte le funzioni logistiche e prestazionali dell'AIO in questione.
Esso si presenta come un parallelepipedo a sezione quadrata realizzato per larga parte in metallo con lati in alluminio e top posto in forte contrasto grazie all'uso del nero lucido richiamato in parte anche dalle staffe di ritenzione laterali della medesima colorazione.
A differenza delle ventole qui il cavo di alimentazione con molex a tre pin viene fornito con sleeve in PET multifilamento ad alto potere coprente quando in realtà si poteva lasciare quest'ultimo privo di tale rivestimento concentrandosi sulle ventole dato che vengono fornite con cavo a Y sleevato mentre le stesse offrono unicamente una piattina multipolo, non il massimo dal punto di vista estetico.

Silverstone tundra td02-e wb

Silverstone tundra td02-e wb2 Silverstone tundra td02-e wb3

Rimuovendo le quattro viti di sicurezza torx che si trovano sulla parte superiore del top possiamo accedere al PCB di controllo della pompa che risulta essere personalizzato con la presenza di quattri LED di colorazione blu, non disattivabili, che fanno si che il logo centrale del WB si tinga di blu durante le fasi di funzionamento del sistema fin dai 5v.

pcb tundra td02-e pump

Rimosse le ulteriori quattro viti di sicurezza che ancorano il PCB e gli organi meccanici della pompa all'assieme inferiore, troviamo davanti a noi la girante orizzontale della pompa stessa e poco più sotto la matrice di scambio termoconduttivo che viene affogata nel consueto liquido anticorrosivo verde al fine di tenere a bada la corrosione galvanica che si verrebbe a creare tra la matrice in rame elettrolitico, di cui sotto, e il radiatore interamente in alluminio cosi come in alluminio risultano d'altronde anche le pareti del blocco centrale stesso.

tundra-td03-inside matrice-dissipante-td03

Termina la composizione dell'interfaccia termica il coldplate inferiore che come possiamo vedere nella foto utilizza una struttura a microalettatura per lo scambio del calore con il liquido mentre per il contatto con l'IHS sfoggia la caratteristica superficie planare brevettata di Silverstone, essa grazie ad un sistema di ritenzione superiore elimina le viti sulla base eliminando possibili inclinazioni del coldplate dettate da un errato serraggio facilitando al tempo stesso all'utente le operazioni di pulizia che non dovranno più scontrarsi con il ritrovarsi della pasta termoconduttiva negli anfratti lasciati tra la testa della vita e la base del coldplate stesso.

silverstone tundra td02-e base1 silverstone tundra td02-e base2

silverstone base tech

 


La metodologia di test applica al sistema di raffreddamento a liquido compatto in oggetto segue le linee guida applicate alle soluzioni AIO in correlazione alla metodologia di test generale applicata alle soluzioni dissipanti per il campo dei sistemi di raffreddamenti ad aria e liquido aftermarket, questa nel dettaglio prevede carichi termici sintetici pilotati in digitale tramite Pulse Width Modulation con sorgenti schermate sia per contatto che per irraggiamento nel campo degli UV.
La metodologia generale relativa a tali settori può essere consultata al seguente link:
http://www.coolingtechnique.com/guide/metodologie-di-test/992-raffreddamento-arialiquido-ed-extreme-cooling-simulatori-di-carico-revisione-20.html
Le limitazioni imposte ai sistemi AIO sono invece consultabili a questo url:
http://www.coolingtechnique.com/guide/metodologie-di-test/1277-metodologia-di-test-sistemi-di-raffreddamento-a-liquido-compatto-aio.html

Silverstone Tundra TD02-E
stock fans≈180 CFM 2.7mmH2O--->Testing fan push X2
Pump @ +12v
T1=Temperatura sorgente

silverstone tundra td02 

 Comparazione con prodotti di terzi | stock cooling @+12v
comparazione

Eventuale collasso termico riscontrato, piano di test parallelo al suolo.
collasso

 


 Con la serie Tundra Silverstone  si è voluta presentare al mercato dei sistemi di raffreddamento a liquido puntando su uno degli aspetti fondamentali per chi oltre alle prestazioni ricerca anche qualità e estetica, fin dal primo esemplare infatti gli AIO di casa Silverstone hanno sempre proposto soluzioni utilizzanti plastica ai mini termini dando largo spazio all'alluminio e al rame. Il TD02-E non fa di certo eccezione e ripresenta un gruppo pompa con unibody in alluminio, base di scambio termico in rame elettrolitico e staffe di ritenzione in acciaio rigorosamente nichelato o lucidato a specchio, tutte soluzioni che fanno compagnia ad un radiatore in alluminio con verniciatura a polvere nera e profili estetici laterali con inserti in finto carbonio muniti peraltro di antivibrazionali su ambo i lati.
Ben poco si può direi sotto il profilo qualitativo e costruttivo, Silverstone sa decisamente il fatto suo ed ad oggi la serie Tundra risulta sicuramente una delle più curate e affidabili serie sul mercato in grado di fornire un grado di qualità appannaggio di ben pochi altri marchi del settore.

Oltre all'estetica va però analizzato anche il profilo tecnico, l'azienda purtroppo ad oggi non ha un parco ventilante in grado di competere ad armi pari con la diretta concorrenza e le AS1225H12 fornite in dotazione, con ormai 3 anni sulle spalle, ne sono un chiaro ed evidente sintomo. Le soluzioni ventilanti in questione si dimostrano delle ventole discrete che tuttavia risultano mediamente più rumorose della concorrenza, a causa del basso pescaggio, e fanno segnare medio-alte pressioni statiche grazie all'importante regime di rotazione a cui il motore viene spinto se pur le specialiste del settore come Grand-Flex e NF-F12 risultino ancora una volta operare su gradini di scala differenti. Se a questo si aggiunge la scelta di fornire un cavo ad Y con Sleeve e cavi di aliemntazione su piattina con il relativo pugno nell'occhio da un punto di vista estetico va da se che, a nostro parere, la ventilazione necessita ancora di qualche step di sviluppo sia sotto il piano prettamente performante che estetico a causa di scelte nella dotazione poco felici.

Per ciò che riguarda invece l'aspetto termico, dobbiamo ammettere che il monoblocco della pompa riserva sia dei pregi che dei difetti, partendo dall'unica cattiva notizia durante le varie sessioni di test il sitema di ritenzione con molle di carico si è rivelato in parte insufficiente a svolgere il proprio compito, la pressione esercitata risulta infatti al limite dell'accettabile con il risultato che spesso e volentieri  si ottiene un impronta non omogenea che interessa solo parte della superficie di contatto pregiudicando di conseguenza le prestazioni; anche sostituendo le molle con sistemi di ritenzione alternativi il risultato non cambia, la caratteristica configurazione dell'unibody che rimuove le viti di ritenzione dalla base infatti preme solo sui lati del coldplate portando ad una flessione verso l'interno dello stesso qualora si eserciti una maggiore pressione sulle staffe di ritenzione alterando in maniera significativa le performance del prodotto, massima attenzione quindi all'impronta quando montate l'AIO dato che ballano anche 10°C tra una configurazione e l'altra.

Di contro la solidità strutturale dello stesso assieme alla cura estetica che il costruttore ha riservato a top e laterali mitiga la problematica che viene ulteriormente contrastata anche dalla pompa che equipaggia questo TD02-E; si tratta infatti di una 12v a girante orizzontale decisamente silenziosa(circa 9dB(A) a 1mt) della quale vi scorderete in breve tempo e che non risulta mai invasiva pur operando a velocità nominale, qui i led posti sul coperchio superiore saranno il vostro feedback per sapere se la stessa sta funzionando o meno.

In ultima analisi l'aspetto puramente prestazionale registra performance  fino a 200W in linea con la concorrenza se pur essa si tenga per tutto l'arco operativo su un delta che spazia dai 0,5 ai 2°C, è però oltre i 200W che il TD02-E tira i remi in barca e mette in risalto i suoi limiti dettati principalmente dal radiatore in alluminio a ridotta superficie dissipante che accusa quasi 8°C dai diretti contendenti muniti di maggior massa radiante ed equipaggiati con ventole ad alta pressione statica.

Se state cercando quindi un AIO da 240mm che vi permetta di spremere al massimo la vostra CPU il Silverstone in questione a nostro giudizio non è la scelta più indicata, ma se invece state cercando un liquido compatto che faccia dell'estetica e della qualita dei materiali il suo punto di forza e che vi permetta di ottenere ottime temperature del tutto paragonabili con i top di gamma avversari nel silenzio del daily use grazie al basso FPI e che all'occorrenza vi conceda anche qualche tiratina di collo allora il TD02-E assume un suo perchè e può darvi parecchie soddisfazioni grazie anche alla pompa molto silenziosa e al prezzo, 109,90€ iva inclusa, che risulta essere del tutto in linea con gli altri 240mm top di gamma sul mercato.

Nome prodotto PRO 0CONTRO

silverstone

Silverstone Tundra TD02-E

+ esteticamente curato
+ materiali di prima qualità
+ plastica ridotta al minimo sindacale
+ antivibrazionali di serie su entrambi i lati del radiatore
+ viti per ventole da 25mm e per la ritenzione sul case
+ pompa silenziosa
+ performante fino a 200W
+ tubi in gomma antistrozzatura
+ staffe di ritenzione in acciaio con isolanti dielettrici
+ coldplate privo di viti di ritenzione(pulizia facilitata)

- ventole rumorose fin dai 7v
- sistema di ritenzione che tende a flettere il coldplate
- cavo a Y su sleeve e ventole su piattina

Award tecnici Award prestazionali
ct silver technical
ct high performance

Si ringrazia Silverstone per il sample oggetto dell'articolo di oggi.
Commenti sul forum.

corsairct lab

Entrata come pioniera nel panorama dei liquidi compatti tramite la collaborazione con CoolIT; Corsair è sempre stata una degli esponenti del settore posizionandosi nel corso degli anni ai vertici di categoria grazie a prodotti innovativi caratterizzati da un buon rapporto prezzo prestazioni.