SilverStone negli ultimi anni si è dedicata a mettere a disposizione della propria clientela tutta una serie di accessori utili che pur discostandosi dalle principali linee guida della produzione principale vivono in simbiosi con essa, prodotti finalizzati all'ampliamento della rosa di produzione che permettono all'acquirente una maggiore personalizzazione del proprio computer. Andando dai pannelli I/O aggiuntivi fino alle più svariate periferiche interne ed esterne per memorizzazione, ampliamento e supporto, il buquette di componenti che un acquirente ha a disposizione sotto il marchio SilverStone è innumerevole coprendo le principali innovazioni tecnologiche odierne, dal settore pc/gaming fino al mobile.
Il modding è un'arte che in questi ultimi anni sta prendendo sempre più piede ed in questo ambito Bitfenix può essere considerata una tra le aziende leader, tra le più rinomate tra gli appassionati. Quest'oggi abbiamo tra le mani l'ultima proposta appartenente alla linea "Premium Modding", espressamente destinata agli appassionati più incalliti; stiamo parlando dei cavi sleeved Bitfenix Alchemy 2.0 Modular Cable, giunti alla loro seconda revisione, non più solo delle prolunghe modding per i cavi della vostra PSU, ma un rimpiazzo totale, per il massimo impatto estetico possibile.


X2 è una nuova azienda olandese attiva nel panorama dell'hardware cooling e delle periferiche, nata con la missione di soddisfare le esigenze dei giovani coetanei, fornendo hardware di qualità nei vari ambiti legati al mondo dell' Information Techology.
Quest' oggi ci scosteremo da quanto siamo soliti parlarvi all'interno delle pagine di CT, ed andremo a valutare una proposta del reparto audio, valutando se la stessa riesca nel proprio intento di coprire le esigenze degli appassionati del settore.
Bitfenix è nota ai più per la sua profonda esperienza nel settore dei case, ma sta da qualche tempo allargando i suoi orizzonti anche verso mercati affini, quali accessori per pc, modding, audio e, in ultimo, anche verso gli alimentatori. Oggi abbiamo in prova il Bitfenix Fury Gold 650W, unità capace di erogare fino a 650W, con alta efficienza e certificazione 80 Plus Gold. Il suo punto di forza non è di certo la potenza estrema, ma il perfetto bilanciamento tra doti tecniche e qualità estetiche di primo livello.


Nelle prossime pagine ci addentreremo nel mondo dei lettori di schede di memoria; a prima vista può sembrare un argomento poco interessante ma in realtà, con l'aumentare di video e fotocamere ad altissima risoluzione, si sta rivelando cruciale la scelta di un buon lettore, che sia compatibile con tutti i formati in circolazione e veloce il più possibile, per ridurre i tempo di trasferimento dei file; esploreremo un pò questo mercato andando ad analizzare nel dettaglio l'ultimo nato in casa Scythe, il Kama Reader USB 3.0, che punta tutto sulla semplicità e sulla sua velocissima connessione USB 3.0 nativa, che offre su carta una banda dieci volte maggiore della sua predecessora.

Attiva fin dal 1991 sul mercato Asiatico, Super Flower ha di recente esteso le proprie radici in Europa dove grazie a partnership con importanti distributori del vecchio continente è riuscita a introdurre direttamente le proprie offerte commerciali, da prima in vendita unicamente sotto mentite spoglie come ormai accade sempre più spesso in questo tipo di settore.
Forte quindi di oltre vent'anni di esperienza che le consentono di proporre prodotti all'avanguardia anche per il difficile mercato europeo, a partire dal 2014 è riuscita ad introdurre anche sul suolo Italiano un listino decisamente vasto che spazia dalle soluzioni entry level, certificate 80+ bronze, fino ai top di gamma riportanti certificazioni 80+ platinum con potenze che oscillano tra i 400 e i 1300 Watts.
Si tratta in questo caso di unità dotate di ventilazione attiva esercitata mediante l'utilizzo di una ventola FDB(cuscinetto autolubrificante) da 120 o 140mm che consente la corretta dissipazione del calore generato dall'alimentatore agevolando il corretto funzionamento dell'elettronica a prescindere che si stiano erogando 10 o 1000W.
A queste soluzioni si è tuttavia unita una seconda generazione di alimentatori pensata per gli amanti del silenzio dove emissioni acustiche, prestazioni e qualità costruttiva sono la chiave di volta per poter risucire a scalfire un mercato sempre più combattuto; la risposta a queste esigenze prende il nome di "Golden Silent" una serie di PSU priva di emissioni acustiche che ad oggi vanta due esponenti caratterizzati da una potenza di 430W e 500W con una certificazione di efficienza energetica 80+ platinum ai vertici di categoria.
Oggi andremo a parlare proprio di questa interessante serie focalizzando la nostra attenzione sull'esemplare da 500Watt di picco del quale andiamo ad snocciolare le principali caratteristiche tecniche dichiarate dal costruttore:
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| Codice prodotto | SF-500P14FG | ||||||||
| Potenza in uscita | 500W | ||||||||
| Efficienza energetica |
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| Intel Power Design Guide | EPS 12V 2.92 | ||||||||
| Tensione di alimentazione | Full Range APFC, supporta da 100V~250V | ||||||||
| Frequenza |
50/60 Hz | ||||||||
| Dimensioni ventola | Fanless / ventola assente / 0dB(A) | ||||||||
| Dimensioni unità | 170mm(L) x 150mm(W) x 86mm(H) | ||||||||
| Fattore di forma | ATX 12V V2.3 & EPS 12V V2.92 | ||||||||
| Protezioni | OVP、OCP、OPP、SCP、UVP | ||||||||
| Certificati di sicurezza | cTÜVus / TÜV/ CB / CE / FCC /CCC / C-Tick / BSMI | ||||||||
| Peso |
ca. 3Kg | ||||||||
L'alimentatore arriva sugli scaffali dei rivenditori online all'interno di una scatola in cartone a predominante viola e bianco che va a richiamare la composizione cromatica del logo aziendale; sulla scatola ritroviamo molteplici informazioni con la parte frontale che riporta le principali qualità come l'assenza della ventola, l'alta efficienza,i connettori modulari proprietari e la presenza di condensatori giapponesi.
Assieme a queste informazioni ritroveremo sui restanti lati le caratteristiche tecniche riportate in apertura di articolo, la presenza della certificazione 80+platinum a cui si affiancano la TUV,CE e RoHs per il commercio sul mercato comunitario e per l'assenza di metalli pesanti che garantisce il rispetto dell'ecosistema se smaltito in maniera corretta.
Molto interessanti risultano anche le features presenti sulla parte posteriore che prevedono:
Aperta la confezione, all'interno troviamo la PSU avvolta con uno strato di pluriball mentre la dotazione prevede la fornitura di quattro viti con testa zigrinata, un cavo di alimentazione con presa tedesca schuko a cui si unisce un libretto di istruzioni decisamente essenziale e generico tanto che riporta il funzionamento di una ipotetica ventola ovviamente non riferita al modello in questione.
La cavetteria modulare che fa da contorno all'alimentatore viene consegnata all'interno di un astuccio in finto tessuto e risulta essere realizzata su piattina multipolo di colorazione nera, con molex di conessione in tinta per i 4 pin e SATA e rossa per quanto riguarda le alimentazioni ausiliarie del PCI-Express mentre gli attacchi di connessione all'unità risultano in plastica trasparente fumè.
Decisamente buona risulta la qualità complessiva, tutti i cavi risultano rubusti con crimp ben saldi ai molex e con le piattine che consentono una buona mobilità assecondando le varie curve che dovranno fare una volta posti all'interno del case.
Discrete risultano anche le lunghezze complessive, non siamo di fronte a cavi lunghissimi ma risultano sufficienti per la stra grande maggioranza dei telai in circolazione, gli unici problemi potrebbero sorgere nel momento in cui andassimo ad utilizzare un full tower con cable management posteriore al tray della scheda madre, in tal caso i 500mm medi dei vari cavi potrebbero risultare insufficienti.
La tabella seguente ricapitola la dotazione mettendo in risalto le lunghezze dei cavi in funzione della tipologia di connettore adottato, in caso di catene il primo numero indica la lunghezza del cavo fino al raggiungimento del primo molex mentre il secondo, terzo etc. numero indica la distanza che intercorre tra i vari connettori della catena.
| Unità principale | tipo di connettore |
Lunghezza (mm) |
| ATX 20+4 pin | 565 |
| 4+4 pin EPS12V/ATX12V | 620 |
| 6 pin PCIe | 570 |
| 6+2 pin PCIe | 140 in aggiunta ai 570 precedenti |
| Cavi modulari | tipo di connettore |
Lunghezza (mm) |
| 6 pin PCIe | 550 |
| 6+2 pin PCIe | 110 in aggiunta ai 550 precedenti |
| 5.25" Drive | (550mm+110mm+110mm) |
| SATA | (550mm+110mm+110mm+110mm) |
| SATA | (550mm+110mm) |
| Drive da 5.25" | (+110mm+110mm) |
Il Super Flower Golden Silent 500P14FG risulta essere un alimentatore di colorazione nera utilizzante un telaio esterno in acciaio per larga parte costellato da fori esagonali sormontati nella parte superiore da un massiccio dissipatore monoblocco in alluminio, alettato, con uno spessore di ben 15mm; il buffer qui è decisamente l'ultimo dei nostri problemi.
I cavi, a discapito di quanto visto con le soluzioni modulari precedenti, vengono inseriti all'interno di una calza in PET multifilamento nera che offre un buon potere coprente lasciando nei pressi dei molex di connessione 50mm di cavo scoperto al fine di facilitare le curve nei pressi della femmina saldata sul PCB che andremo ad alimentare.
Anche qui i molex godono di colorazioni differenti con il 20+4pin nero affiancato dall'alimentazione ausiliaria per la mainboard azzurra e il PCIe di colorazione rossa; decisamente gradita risulta inoltre la presenza di tappi in silicone sui connettori non utilizzati dei cavi modulari, utilizzabili anche ad alimentatore in funzione, che permettono di mantenere il tutto libero da polvere evitando falsi contatti nel momento in cui li si vada a sfruttare.
Sotto il piano tecnico l'intelaiatura esterna offre alcuni importanti spunti, oltre alla struttura a nido d'ape delle pareti per agevolare la dissipazione termica, il dissipatore superiore offre ulteriori agevolazioni alla convezione naturale grazie a due fori disposti esattamente sopra l'APFC ed il primario permettendo all'aria di uscire agevolmente dalla struttura senza che questa venga ostacolata dal monoblocco che risulterrebbe deleterio.
Attenzione è stata data anche ai dettagli con un profilo in plastica a protezione dello sleeving sulla lamiera dell'alimentatore a cui si affianca un effetto spazzolato del dissipatore posto in contrasto con la verniciatura bucciata dello chassis, appositamente creata per resistere ai vari graffi dati dai fermi dei case più economici non propriamente "gentili"nei confronti dell'hardware installato.
Immancabile risulta inoltre l'adesivo sulla parte inferiore dove possiamo vedere come l'intera potenza sui +12v pari a 41,5A sia riversata interamente su un unico ramo, caratteristica che accomuna tutti gli alimentatori che utilizzano VRM per fornire le basse tensioni a partire dali +12v.
Alla parte interna dell'alimentatore possiamo accedere tramite la rimozione di otto viti, una coperta dal sigillo di garanzia, le quali mantengono solidale il dissipatore con il resto della struttura, assicurando anche la corretta pressione ai pad termoconduttivi che fanno da interfaccia termica tra i dissipatori interni e l'esterno di buffer evitando che le strutture dissipanti interne entrino in collasso anzitempo nonostante la certificazione 80+ platinum che assicura bassi sprechi dal punto di vista energetico e quindi basse emissioni termiche.
I pad utilizzati risultano in tutto quattro, ciascuno da 3mm di spessore con un lato munito di biadesivo e un'altro sgombro da colla al fine di consentire le eventuali operazioni di manutenzione senza danneggiare ulteriormente l'unità; essi interfacciano come introdotto poc'anzi i dissipatori del'APFC e del primario assieme ai VRM con il dissiptore superiore che riceve anche il calore del trasformatore.
Curata risulta la parte inferiore del PCB che prevede nuovamente l'utilizzo di alcuni pad termoconduttivi, disposti in zone strategiche, a cui si unisce un film in plastica trasparente che previene il passaggio delle correnti dall'elettronica alla lamiera evitando inutili tensioni latenti.
Sul piano costruttivo l'alimentatore vanta un circuito interfacciato con la classica spina trapezoidale per il prelievo dalla rete, da qui l'alternata fluisce direttamente nel PCB dove incontra il primo stadio di filtraggio composto da due avvolgimenti, tre condensatori a X e quattro a Y (due centrali e ulteriori due vicino al diodo rettificatore) affiancati da un fusibile di sicurezza che sopperisce anche all'assenza del MOV per gli sbalzi di tensione in entrata; ovviamente immancabile risulta anche il cavo di messa a terra vincolato direttamente alla lamiera esterna.
A lato della fase di filtro abbiamo lo stadio rettificatore costituito da un unico ponte raddrizzatore privo di seriale, dissipato in maniera passiva dalla medesima struttura dissipante che si occupa del contenimento delle temperature del Mosfet e del diodo di boost; a loro supporto trovano collocazione un condensatore Nippon Chemi-Con e un termistore munito di relativo relais per riportare l'unità al suo correto funzionamento a termistore raffreddato.
| Termistore e relativo relais di controllo | Ponte raddrizzatore |
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Passato il ponte raddrizzatore la corrente viene reindirizzata verso il primario dove si trova il circuito di APFC che aumenta l'efficienza complessiva dell'unità; questo è composto da un mosfet siglato 5R140P e un diodo; gli switchers utilizzati per il primario sono in tutto due con sigle 5R199P, accoppiati ad un convertitore LLC per aumentare l'efficienza della PSU.
Il Controllo dell'Active PFC è dato da un NCP1653A alloggiato sulla scheda secondaria disposta sulla sinistra a cui si affianca un controllo in PWM deputato al pilotaggio dei transistor di switching.
Il secondario prevede quattro ulteriori mosfet per la generazione della +12v mentre le tensioni minori vengono estrapolate mediante l'utilizzo di un convertitore DC-DC (VRMs) che consente di ottenere sia la 5v che la 3,3v a partire dalla 12v fornita in continua.
Le connessioni in uscita prevedono nel complesso cinque slot per la +12v, di cui solo tre utilizzate, tre per la 5v, tre per la massa e una per la 3,3v; tutte prese dal PCB tramite l'utilizzo di cavi di rame crimpati all'interno di un connettore a puntale successivamente saldato al PCB, gli amanti delle riparazioni avranno vità facile qui.
Ulteriormente filtrato risulta anche il molex di connessione per i cavi modulari che prevede l'adozione di due condensatori elettrolitici posti a protezione dell'hardware alimentato.
La fase di test dell'alimentatore in questione ha previsto l'impiego di sistemi di carico sintetico da noi direttamente sviluppati, si tratta dei medesimi utilizzati per il carico dei fan controller ovviamente in scala maggiore con relativo sistema di raffreddamento a liquido. Ulteriori informazioni possono essere visionate al seguente URL:
http://www.coolingtechnique.com/guide/70-metodologie-di-test/838-raffreddamento-ad-arialiquido-fan-controller.html
Il test consiste nel misurare le tensioni erogate dalle linee +12V, +5V e +3.3V al variare della potenza richiesta dal sistema per valutarne l'andamento; i dati sono raccolti tramite l'impiego di un multimetro digitale e oscilloscopio analogico.
Le misure sono state ripetute tre volte al fine di ridurre possibili errori di misurazione; il valore finale è la media aritmetica delle letture effettuate.
| Condizioni di test | Valori | Unità di misura |
| Tensione in ingresso | 220-230 | volts AC |
| Corrente in ingresso | 10(MAX) | ampere |
| Frequenza | 60 | hertz |
| Potenza di uscita | 500(MAX) | watts |
In tabella sono raccolti i dati ottenuti:
| Volts | PF | Carico (%) | Watts assorbiti dalla rete | +12V media aritmetica di tutti i rami | -12V | 5v | 3.3v | 5vsb | Watt generati | Efficienza |
| 227 | 0.91 | 20% | 113 | 12.2 | 12.3 | 5.1 | 3.3 | 5.1 | 103 | 91% |
| 230 | 0.96 | 50% | 278 | 12.1 | 12.2 | 5.0 | 3.3 | 5.1 | 258 | 92.8% |
| 228 | 0.98 | 80% | 436 | 12.1 | 12.1 | 5.0 | 3.3 | 5.0 | 402 | 92.2% |
| 230 | 0.98 | 100% | 567 | 12.1 | 12.2 | 5.1 | 3.4 | 5.1 | 515 | 90.8% |
Sono stati inoltre rilevati i seguenti consumi a sistema spento:
| Corrente di drain | Potenza | +12V | +5V | +3.3V | |
| Idle (carico sui 5vsb) |
0.18A | 4.51W | 12.1V | 5.1V | 3.3V |
| Standby | 0.022A | 0.48W | / | / | / |
| 12V | 5V | 3.3V | 5Vsb | |
| 20% | 10.8 mV | 8.3 mV | 7.1 mV | 5 mV |
| 50% | 13.7 mV | 8.8 mV | 8.9 mV | 6.1 mV |
| 80% | 17.6 mV | 10.8 mV | 12.9 mV | 7.6 mV |
| 100% | 21.1 mV | 14.3 mV | 19.1 mV | 9.1 mV |
I dati raccolti mettono in chiara evidenza la bontà dell'alimentatore in questione, le tensioni risultano tutte decisamente stabili con un ripple di gran lunga al disotto dei limiti imposti dal form factor adottato(ATX) che viene rispettato anche nello scostamento, minimo, dei parametri operativi in funzione del carico applicato all'alimentatore.
Molto buono risulta pure il comportamento sia nelle fasi di idle load che di standby ove la PSU consuma dalla rete poco meno di mezzo watts, rientrando anche in questo caso nei parametri dettati dalla certificazione ErP Lot 6 che dalla più recente, ed importante, direttiva europea n°617/2013 in vigore dal primo Luglio di quest'anno la quale impone livelli di efficienza superiori all'80% con un PF al 100% di 0,9 o superiore e un consumo in standby inferiore al singolo Watt.
Unico puntino nero risulta l'efficienza registrata al 50% con l'alimentatore caldo, nonostante infatti i ripetuti test non siamo mai risuciti ad ottenere valori superiori al 93% di efficienza, parametro ampiamente al di sopra dell'80+ Gold ma di circa un punto percentuale ancora al di sotto dell'80+ Platinum di cui dovrebbe godere l'esemplare in analisi. Si tratta ovviamente di un cavillo ma che riteniamo opportuno riportare assieme a quanto di buono fin qui registrato.
Il SuperFlower 500P14FG analizzato nel corso delle pagine precedenti è risultato un alimentatore decisamente interessante sotto molteplici punti di vista; innegabile risulta la qualità delle lavorazioni e dei materiali che lo caratterizzano con una lamiera esterna di protezione adottante una verniciatura bucciata, solida e ben fatta, in grado di proteggere l'estetica del prodotto anche se lo stesso non verrà trattato con i guanti.
Alla cura per la verniciatura si unisce il massiccio dissipatore monoblocco in alluminio spazzolato anche lui di colorazione nera che svolge una funzione diretta di raffreddamento sia per il primario che per il secondario, con gli stadi che vengono messi in contatto con la superficie dissipante esterna tramite ulteriori dissipatori in alluminio; soluzione sicuramente più dispendiosa del semplice utilizzo di monoblocchi dissipanti alettati interni al telaio ma che è in grado di garantire, sul lungo periodo, un minore stress dei componenti che si traduce in una maggiore speranza di vita per il proprio alimentatore. Al solito un chip correttamente raffreddato è un chip che difficilmente vi saluterà dall'oggi al domani, grantendo sia efficienza che affidabilità.
Molto buona è risultata anche la dotazione e la cavetteria fornita di serie che prevede catene di Sata, molex 4pin, attacchi ausiliari per PCIe e tutte le connessioni standard necessarie per il funzionamento dei moderni PC. I cavi godono tutti di un'ottima qualità costruttiva e i crimp sono ben saldi ai relativi molex di connessione, differenziati per colore e con la presa di riferiemnto stampata sul dorso; il tutto è decisamente a prova a prova di errore a prescindere che siate neofiti o esperti del settore! L'unico cavillo risulta la discutibile scelta di usare due approcci differenti per quanta riguarda i cavi modulari e quelli fissi sull'unità, con i primi che godono di uno sleeve in PET lucido nero mentre i secondi risultano privi di calza poichè realizzati su piattina multipolo; una soluzione che se da un lato non inficia minimamente sulle prestazioni dall'altro può far storcere il naso ai puristi dell'estetica che si ritrovano con due soluzioni estetiche differenti all'interno del proprio case.
Lato prestazioni l'SF-500P14FG fa ne più ne meno il suo dovere, la presenza della certificazione 80+ platinum si fa sentire facendo registrare valori di efficienza decisamente elevati, tensioni stabili e ripple contenuti segno inequivocabile dell'elevata qualità della componentistica utilizzata nonchè della bontà del progetto costruttivo, che deficita unicamente di un MOV sulla corrente in entrata Eccellente risulta anche la gestione delle fasi di full load dove i parametri risultano tutti da specifica; con le temperature, in piena modalità passiva, sotto i 55°C a fronte di una temperatura ambientale attorno ai 22°C.
Completano il quadro inoltre i soli 0,48W assorbiti ad alimentatore spento e la solidità della 5V sb; decisamente non male per un unità che produce su carta, ma anche nella realtà, 0dB(A) di inquinamento acustico.
In data attuale il prezzo per portarsi a casa questo Golden Silent SF-500P14FG risulta di 134.90€ tasse incluse, cifra indubbiamente elevata per un 500W ma che ha dalla sua un progetto solido, alta efficienza e quello che per alcuni non ha prezzo, l'assoluto silenzio.
| Nome prodotto | PRO | CONTRO | Award tecnici |
Award prestazionali |
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Super Flower Golden Silent 500P14FG |
+ verniciatura solida e ben realizzata |
/ |
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|
Si ringraziano SuperFlower e il distributore europeo Caseking.de per l'esemplare oggetto dell'articolo di oggi.


E' evidente a tutti che in questo ultimo decennio siamo stati coinvolti, più o meno attivamente, in una significativa rivoluzione tecnologia, con la nascita e l'affermazione del mondo web e mobile; a partire dai primi semplici lettori MP3, per arrivare ai più moderni smartphone, tablet e portatili sempre più piccoli e leggeri e sempre connessi alla rete, i dispositivi mobili sono ora più accessibili al pubblico e pervadono le nostre vite.
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Come è ben noto ai più Bitfenix è una azienda giovane, che in breve tempo, con prodotti competitivi, dal design moderno, ha saputo in pochi anni scalare le classifiche di gradimento degli utenti, stabilendosi ai primi posti anche nei dati di vendita e, cosa che è un po' meno nota, è entrata anche nel settore audio legato ai PC ed alla multimedialità. E' per questo che oggi andiamo ad analizzare un prodotto fresco, quali sono le nuove cuffie FLO, un prodotto che possiamo anticiparvi sin da subito che si è rivelato una piacevole sorpresa per le nostre orecchie.
Ma andiamo a dare uno sguardo alle caratteristiche:
![]() BITFENIX FLO |
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| Sensibilità Cuffie | 96db ±3% |
| Impedenza Cuffie | 68 Ω ±10% |
| Risposta in frequenza | 20Hz ~ 20kHz |
| Diametro | 40mm |
| Colori | Midnight Black, Arctic White, Rosso Fuoco, Blu cobalto |
| Sensibiltà Mic | -40dB ±3dB |
| Impedenza | 80Ω |
| Tipologia mic | Omni-direzionale |
| Input | Mini-Jack 3.5 Gold |
| Lunghezza cavo | 1 mt + 2mt extended |
| Garanzia | 1 anno |
| Peso netto | 200 grammi |
| Tecnologie | SofTouch, Softfeel |
Dalle stesse salta subito all'occhio il valore molto basso di impedenza che farà storcere il naso ai puristi dell' Hifi, ma garantisce una compatibilità totale con qualsiasi riproduttore musicale (meno voltaggio e più fabbisogno di corrente rispetto ad una headset ad alta impedenza), denotando la chiara attitudiine "on-the-go".
La confezione si presenta elegante, con la scheda tecnica ben in vista sul retro e con un divisorio interno semplice e robusto (non di quelli che ti rimangono in mano istantaneamente o che ci si impiega 10 minuti per capire come fare a rimetterli nella loro sede)
molto ricca risulta la dotazione di cavi che BitFenix fornisce, tra di essi ritroviamo il cavo principale mini-jack (a 4 pin, doppio ring) di un metro con il telecomando per il volume e per il microfono che permette la regolazione del volume e del mute mic con un potenziomentro ed un interruttore, entrambi slide.
A questo si aggiunge la prolunga/sdoppiatore di due metri per collegare separatamente in/out al PC.
Oltre a quanto visto in precedenza avremo il cavo standard mini-jack (a 3 pin: Tip/ring/gnd) sempre di 1 mt per collegare la cuffia ad un riproduttore di musica mobile. Ottima idea (a prova di "utonto") quella di marchiare ogni connettore con l'icona della connessione alla quale è destinato.
Da segnalare la qualità delle gomme e delle lavorazioni stesse dei connettori.
Possiamo fare rientrare nella categoria accessori anche il microfono snodabile che si può collegare o scollegare all' occorrenza, permettendo così di utilizzare la cuffia per l' ascolto di musica & film (magari in mobilità) senza il tipico intralcio (anche estetico) che si avrebbe con i microfoni gli headset gaming.
Ed eccoci a questa FLO, essa fa parte della famiglia delle cuffie chiuse, quelle che isolano dall'esterno, ma a riposo in realtà si dimostra quasi una semiaperta lasciando trasparire, con audio assente, il mondo esterno.
Ciò tuttavia non ne pregiudica assolutamente il comportamento in riproduzione dove l' isolamento svolge un lavoro eccellente tanto si riesce a sentire i particolari di alcuni brani di pianoforte o chitarra acustica.
Nota: ricordo ai lettori di CT che le cuffie totalmente chiuse permettono di apprezzare le sfumature anche a volumi soft, ma una maggior efficienza alle basse frequenze può tramutarsi in una vera esagerazione di tale porzione di spettro, quindi -ad esempio- con una cuffia chiusa già di per se sbilanciata verso le basse, il rischio di compromissione della reale riproduzione di un brano è possibile.
Esaminando la cuffia nel suo insieme non si può non notare che il Bitfenix Design Lab ha fatto un' ottimo lavoro.
Il look pulito, elegante e moderno si discosta esso stesso da quello che è l' impronta tipica delle gaming headphones della concorrenza coniugando il tutto con la tecnologia di rivestimento brevettato "SofTouch™ plastic treatment", un particolare rivestimento gommoso-ruvido, ma morbido nello stesso tempo, che permette un'esperienza tattile più piacevole rispetto alla solita plastica abs.
il rivestimento dei Padiglioni, denominato da Bitfenix "material Softfeel", garantisce un' ottima morbidezza a contatto con le orecchie. Peccato solo che rispetto ad altre cuffie, sulla FLO i copri-padiglioni non si possano asportare per effettuarne la pulizia.
La fascia di auto-regolazione della parte alta dà la giusta quantità di sostegno, anche se la spugnetta superiore poteva essere un po' più curata, più che altro non trasmette una grande senzazione di solidità, mentre la struttura del telaio in acciaio (presa in prestito dal design delle cuffie da studio/retrò stile akg) garantisce la pressione ottimale durante l'uso, e contribuisce a conferire alla cuffia quel non so chè di "cool" che, fa spiccare la cuffia fra le tante, e potrebbe fare la gioia anche degli appassinati di tecnologia "modaiola".
Un appunto merita la prima sensazione a cuffia indossata che la fa sembrare un pò "dura", si tratta puramente di una fase di assestamento destinata a livellarsi nei giorni successivi di utilizzo; nei giorni in cui l'abbiamo sfruttata, infatti, la FLO si è adattata perfettamente alla forma della testa, rivelando tutto il confort che la contraddistingue.
Altresì vincente è l' idea dei connettori totalmente Plug&Play sia quello del microfono, che delle cuffie, di modo che se uno qualunque degli accessori dovesse rompersi, si può riparare in autonomia (se si è pratici con il saldatore) o sostituire, senza per questo andare ad aprire la cuffia stessa.
In ultima analisi i drive da 40mm, quindi discretamente grandi, sono al "neodimio", o meglio realizzati in una lega metallica dove è presente anche il neodimio;un metallo che consente di esercitare una forza attrattiva all'interno dell'elettronica delle cuffie. Quanto questo metallo sia presente, e con quale forza attrattiva esso lavori, è identificabile tramite una lettera N seguita da un numero, più tale numero è alto e più il materiale è pregiato ed attrattivo; peccato che Bitfenix non abbia comunicato tale valore nelle specifiche.
Abbiamo optato per un confronto con 4 tipi di cuffie diverse, come pregevolezza e fasce di prezzo, ma tutte pensate per la riproduzione musicale. Ed è sul terreno dei dettagli che si giudica la bontà di una cuffia.
si va dalla K121 Studio, entry level bilanciata del settore professionale di AKG, alla Sennheiser HD25 II, cuffia da intrattenimento di fascia media con un ottimo isolamento (rapportato alle dimensioni) ed una spiccata predisposizione a prediligere le basse frequenze, alla asettica Sony mdr-7506 professionale richiudibile di fascia alta caratterizzata da una riproduzione molto neutra, per concludere con la cristallina high fidelity Creative Aurvana Live forte di una risposta in frequenza 10Hz~30KHz tendente a dare il meglio sulle alte frequenze..
Nota: Va detto ancora una volta che per quanto gli individui possano avere gusti simili, non esiste in natura un orecchio con la medesima risposta in frequenza di un' altro, e per questo i giudizi del recensore saranno per forza di cose dettati dalla sua personale curva isofonica.
per quanto riguarda la musica è tutta estratta da CD audio in formato Wave non compresso. Riprodotto con il player Foobar in modalità 2.0, con attivo il plug-in Wasapi (Windows Audio Session API) per il bit-perfect.
Abbiamo selezionato un compendio di brani di vario genere, per valutare il comportamento della cuffia secondo le principali sfaccettature.
Apriamo questa pagina iniziando col dire che la Flo è etichettata "volgarmente" come una "gaming headset", che si traduce in genere in una sottovalutazione della stessa da parte degli utenti più esigenti, perchè spesso le cuffie gaming sono dominate da un basso "fangoso" con picchi ai 2-5 kHz, per l' enfatizzazione tipica dei suoni dei videogiochi, il tutto relativamente senza calore o sentimento naturale, e un suono che causa un' incredibile fatica d'ascolto con qualsiasi uso diverso da quello di gaming.
Bene, la FLO si discosta totalmente da tale descrizione.
La sua risposta è un ottimo punto di equilibrio tra chiarezza e calore, forse un filo troppo calda per i miei personali gusti (ma io amo le cuffie più secche). Il suo calore leggero permette di apprezzare ariosità e sibilanti di tessiture liriche o classiche, nonchè gli armonici delle chitarre elettriche di stampo settantiano, senza indurre alcuna fatica d'ascolto, senza nessuna asprezza. Il gioiellino di Bitfenix riproduce un bel palcoscenico sonoro, con una buona profondità e una bella dinamica percussiva generale, senza per questo sentirsi vincolati da un' altoparlante chiuso. Passaggi acustici, hanno mostrato una grande resa sul suono naturale, ma anche la corretta riproduzione del suono digite, il tutto su quello che sembra un paesaggio davvero profondo, che si avrebbe solo con cuffie professionali. E' questo equilibrio di acustica e potenza, di toni caldi e brillanti insieme, con la capacità di essere dolce e aggressiva che rende la Flo veramente clamorosa.
L'estremità inferiore dello spettro impressiona per la grande profondità del basso, insieme ad una buona resa nel mediobasso, con una eccellente riproduzione percussiva. Il suono risulta sempre potente, arrotondato e MAI invasivo o fastidioso, come nelle troppe, tante cuffie alla moda, che si trovano nei centri commerciali e negli store oggigiorno... Anche la riproduzione di brani dance o hiphop infarciti di bassi molto poco ortodossi (per usare un eufemismo), sono stati riprodotti senza la minima fatica da parte dei driver.
nota di merito doverosa:
con dei suoni di prova si è constatato che la Flo effettivamente riesce ad arrivare in basso fino a riprodurre i 20Hz dichiarati dal produttore.
a livello sonoro la marcia in più di queste cuffie è nei suoi drivers, che riescono a dividere gli stumenti chiaramente, ed a riprodurne perfettamente spazialità & posizionamento.
La risposta in frequenza si potrebbe situare a metà strada fra quella tremendamente neutra della sony mdr-7506 e quelle leggermente più scura della Sennheiser HD25 II. La Aurvana Live con i suoi alti superbrillanti è anche in questo caso su un' altro piano di ascolto (spettacolare per alcuni -fra i quali il sottoscritto-, nulla di particolare per altri, dipende poi sempre dal gusto e dall' orecchio)
infine per quanto riguarda la prova in GAMING la sensazione è sempre quella di avere un cuffia che sia "anche troppo"...com BF4, avvolgendo il giocatore con la sua potenza e definizione, la FLO permette istantaneamente di immergersi nella azione di gioco. La gamma è stata eccellente, con transienti dinamici veloci che rendendo spari ed esplosioni tipicamente cinematografiche. Quindi una profondità incredibile, pur mantenendo quella chiarezza che serve al giocatore per capire più velocemente da dove arriva il fuoco nemico.
il basso mai esagerato ed i medi superiori precisi, hanno permesso anche un efficace uso con il surround virtuale della Creative X-Fi Titanium.
Tirando le somme su questa cuffia Bitfenix non si può non constatare che il confort e la vestibilità siano ottimi; forse poteva essere un po' più spessa la fascia sopratesta mentre i copri-padiglioni sarebbero stati decisamente più apprezzati se fossero stati rimovibili ma se si vuole muovere una critica questa va unicamente al design del microfono, completamente avulso dallo stile della cuffia nella sua globalità, ma insomma...è un po' il cercare il pelo nell' uovo, visto che tutte le finiture in genere -curatissime- rispecchiano quelle di un prodotto di fascia ben più alta.
Anche la qualità audio nel complesso stupisce e, se la FLO avesse avuto un filo di brillantezza in più nella zona alta, sarebbero state sicuramente il best buy assoluto ma comunque già così si rivelano essere ben superiori alla totalità delle cuffie di pari fascia di prezzo di nomi ben più blasonati. Si più dire che hanno prestazioni ben più mostruose di alcuni "monster" che vanno tanto di moda oggi e last but not least, a catalogo sono presenti quattro vivaci colorazioni (rosso, bianco, nero & blu) differenti per poterla intonare al proprio lettore o alla propria postazione pc.
Nota a margine molto importante riguarda l'impedenza: essa è un fattore rilevante sia per l' uso che si deve fare di una cuffia, sia perchè rivelatore istantaneo dello scopo per il quale il produttore ha concepito la cuffia stessa.
semplificando, una cuffia a bassa impedenza corre il rischio di modificare la sua resa sonora in base alla sorgente (ovvero all' amplificatore) alla quale viene collegato, mentre una cuffia ad alta impedenza (essendo di per sè intrinsecamente già selettiva) tende a non variare mai in modo rilevante la propria risposta in frequenza. Tipicamente se si collega una cuffia a bassa impedenza, ad una uscita troppo elevata, si rischiano di avere i bassi fuori controllo, falsificazioni del panorama sonoro,etc...
In questo senso Bitfenix con l' impedenza della FLO (neanche bassissima) ci fa subito capire che la cuffia è stata concepita -in modo anche furbo se vogliamo- per un uso un po' universale, per il gaming su desktop, ma anche per la mobilità, facendo la gioia di chi cerca un' oggetto di design che si discosti un po' dalla massa senza precludere la gratificazione uditiva.
In conclusione si può dire che questa FLO è una cuffia assolutamente sorprendente sotto tutti i punti di vista, sia quello della qualità sonora, che quello della qualità costruttiva, e dovrebbe appartenere ad una fascia di prezzo più elevata in virtu anche del prezzo di "soli" 50,00€ IVA inclusa a cui viene proposta sul territorio nazionale.
| NOME PRODOTTO | PRO | CONTRO | AWARD TECNICI | AWARD PRESTAZIONALI |
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BIRFENIX FLO |
+ qualità audio superiore |
- design del microfono |
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Si ringrazia Bitfenix Italia per il sample fornitoci.
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FSP è una realtà abbastanza giovane nel settore dell'IT; attiva dal 1993, grazie ad un eccellente settore di ricerca e sviluppo è cresciuta molto in questi ultimi anni, fino a divenire attualmente la quinta potenza in gioco nel mercato degli alimentatori per computer.
L'azienda nel dettaglio è specializzata nella realizzazione di alimentatori e apparecchiature industriali, di adattatori per portatili, di alimentatori "open frame" ma anche di PSU tradizionali per PC; attualmente la gamma offerta comprende otto famiglie di alimentatori, da quelli di fascia bassa per chi vuole risparmiare qualcosa senza però perdere troppo in qualità, fino ai top di gamma, che vede ad esempio le famiglie Aurum Pro, Aurum 92+ e i più recenti Aurum Xilenser.