Nata con lo scopo, oltre che essere un vaso di espansione per il liquido (un liquido riscaldato tende infatti ad aumentare di volume), per facilitare lo spurgo dell'aria nell'impianto e usata come alloggiamento per le pompe da acquario che funzionano anche immerse,con l'avvento delle nuove pompe a 12v ha perso quest'ultima funzione,divenendo più che altro un oggetto estetico e un punto favorevole al riempimento dell'impianto. Detto questo si può dire che della vaschetta si può fare benissimo a meno; per caricare l'impianto si può infatti usare benissimo una T rovesciata.
Prestazionalmente adottare una simile soluzione non comporta svantaggi. Tuttavia è consigliabile avere una vaschetta nell'impianto, perchè facilita la rimozione dell'aria all'interno del circuito, dopo che lo si è riempito.Generalmente costruite in plexyglass, Ce ne sono di diverse forme e grandezze, e la scelta va fatta in base ai propri gusti estetici e in base alla posizione che occuperà nel vostro case. Esistono vaschette che occupano uno o due bay da 5,25”, vaschette molto piccole per una facile integrazione, vaschette tubolari, con flow meter incorporato,per mostrare il movimento dell'acqua nell'impianto. C'è proprio l'imbarazzo della scelta,tutto dipende dallo spazio che abbiamo a disposizione. Si ricorda che una vaschetta più grande non comporta prestazioni maggiori, a meno che non si usi una vasca da svariate decine di litri (più che prestazioni migliori spostano l'equilibrio termico più avanti nel tempo visto che si dovrà scaldare una grossa quantità d'acqua e di solito non è accoppiata a radiatori)
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