Metodologia di test: TEST PRESTAZIONALI
IN AGGIORNAMENTO COSTANTE!!! Ultimo aggiornamento 21-10-2011
NOTA PRELIMINARE: qualsiasi test prestazionale su un qualsiasi componente in esame utilizzerà il simulatore di carico a causa dei grandi vantaggi che permette di ottenere. Si rimanda di conseguenza ad un articolo che vi illustra per quanto possibile di cosa si sta parlando, la cui lettura è necessaria per una maggiore comprensione della metodologia sottostante: simulatore di carico.
RADIATORI
Per testare le prestazioni di un radiatore è necessario fornire al nostro loop un preciso carico di watt, il modo più efficiente per fornire un carico costante consiste nell'utilizzare il simulatore di carico (citato poc'anzi).
Utilizzare il simulatore comporta il dover inserire un waterblock all'interno del nostro loop per non mandare il corpo del simulatore a temperature decisamente poco ortodosse che potrebbero sfiorare anche i 300° c, ma questo non costituisce affatto un problema dato che con la PD31 si riesce tranquillamente a rimanere a 1,5GPM costanti, ovvero il valore del flow rate prestabilito per testare qualsiasi altro radiatore, indipendentemente dal waterblock che si utilizza: utilizzare o meno lo stesso waterblock risulta indifferente in quanto non si è interessati alle prestazioni e quindi alle temperature sul simulatore bensì a quelle del radiatore, ovvero al delta tra la temperatura ambiente e quella dell'acqua.
Ad ogni modo verrà utilizzato sempre lo stesso waterblock per non creare confusione tra i vari test.
Il loop per il test prestazionale di un radiatore sarà quindi costituito dalla vaschetta EK Multioption RES 400, una pompa Sanso PD31, un flussimetro digitale SMC PF2W7 in serie ad un rubinetto a globo per variare il flusso misurato, un Dimastech Nethuns sul simulatore e infine dal nostro radiatore da testare.
La logica del circuito risulta quindi molto simile a quella descritta nella metodologia relativa ai test di portata con l'unica differenza che sarà inserito un componente in più, ovvero il waterblock da montare sul simulatore; dalla vaschetta si arriva all'ingresso della PD31 che manda acqua all'ingresso del flussimetro, flusso regolato da un rubinetto a globo posto a monte, poi dall'uscita del flussimetro si arriva successivamente all'ingresso del radiatore da testare e da questo al waterblock per poi, chiudendo il ciclo, passando dall'uscita del waterblock si ritorna nella vaschetta.
Diventa facilmente intuibile l'importanza di questo coefficiente: conoscendo i watt che sviluppano i vari componenti che vado a raffreddare nel mio impianto a liquido basta moltiplicare questo valore per il coefficiente C°/W per conoscere esattamente il preciso Delta Water Average – Air In.
Questo risulta estremamente importante per l'utente finale che potrà regolarsi in modo preciso su quale radiatore/ventole prendere se necessita di un prestabilito Delta; per completezza riporto un esempio in basso:
Es.: Un radiatore a 1.5 GPM, con determinate ventole in Pull a 800 RPM e sotto 300W di carico mi da un coefficiente C°/W di 0,04. Con il radiatore in questa configurazione, se la mia CPU in full sviluppa 180W avrò un Delta (che ricordo essere la differenza tra la temperatura media dell'acqua del loop in full meno la temperatura dell'aria in ingresso che attraversa il radiatore) di 180 x 0,04, ovvero di 7,2°. Se quindi avrò una temperatura ambiente di 20° allora avrò l'acqua in full a 27,2°. Se oltre alla CPU raffreddo anche la mia GPU che mi sviluppa 200W il mio delta risultante sarà 380 x 0,04, ovvero 15,2°. Si ricorda inoltre che anche la pompa del proprio impianto sviluppa calore, ma ne parleremo più avanti.
Ovviamente esistono molti radiatori in commercio caratterizzati da diversi materiali, da una diversa struttura interna, da un diverso spessore e da una diversa struttura lamellare: aspetti questi che incidono in modo particolare sulle prestazioni finali. Inoltre, ventole che sviluppano una differente portata e dotate di una diversa pressione statica produrranno risultati diversi sullo stesso radiatore. Si riporta quindi dettagliatamente la metodologia utilizzata per effettuare i test, gli strumenti utilizzati e le ventole scelte come standard per coprire gli utilizzi più comuni dell'utente finale.
Per quanto concerne la strumentazione e la componentistica si fa riferimento all'elenco sottostante:
- Per rilevare le temperature d'interesse verranno utilizzati due termometri Voltcraft K204. Parliamo di termometri quadrisonda ad alta precisione (0,1°C) con ingressi per sonde K. Per migliorare l'accuratezza e la leggibilità delle misure i due termometri verranno collegati ad un PC tramite l'interfaccia seriale di cui dispongono grazie ad un software proprietario.
- Le sonde utilizzate per misurare le diverse temperature di interesse sono tutte sonde K calibrate tra di loro, in particolare verranno utilizzate un numero variabile di sonde che escono di serie dai due termometri (2 per ogni termometro) per misurare le temperature relative all'aria e 2 sonde a penetrazione innestate in due T ed isolate all'esterno per misurare correttamente le temperature relative all'acqua.
- Le grandezze misurate relative alle temperature saranno le seguenti:
- le sonde per l'aria saranno una per ogni ventola, posizionate alla stessa altezza e fissate sul supporto in legno del radiatore in esame per maggiore stabilità delle stesse, tutte dedicate a rilevare la misura dell'Air In. Il radiatore è posizionato in orizzontale su di un supporto in legno appositamente realizzato. Si utilizza quindi un numero diverso di sonde a seconda della grandezza del radiatore (monoventola, biventola, triventola e cosi vià) per permettere nei casi in cui si testi da un biventola in su di fare una media della temperatura dell'aria che attraversa il radiatore.
- le 2 sonde per l'acqua verranno posizionate appena dopo i raccordi del radiatore, una per rilevare la temperatura dell'acqua in ingresso (Water In) e l'altra per rilevare quella in uscita al radiatore (Water Out). Con queste misure si calcolerà il Water Average sommando le due temperature e dividendo per due: Water Average = (Water In + Water Out) / 2
- Le ventole utilizzate come standard per testare un qualsiasi radiatore, a seconda della tipologia e della misura delle ventole, sono esclusivamente due:
- Scythe Ultra Kaze DFS123812H-3000 - 120mm x 120mm x 38mm - 133,60CFM - 3000RPM - 45,90dB utilizzata per coprire tutte le possibili condizioni (dai bassi agli alti RPM), con costruzione della curva caratteristica derivante dalle seguenti misure:
- 600 RPM
- 700 RPM
- 800 RPM
- 1000 RPM
- 1200 RPM
- 1600 RPM
- 2000 RPM
- 2700 RPM - Yate Loon D14SH-12 - 140mm x 140mm x 25mm - 140CFM - 2800RPM - 48,5dB utilizzata per coprire tutte le possibili condizioni (dai bassi agli alti RPM), con costruzione della curva caratteristica derivante dalle seguenti misure:
- 600 RPM
- 700 RPM
- 800 RPM
- 900 RPM
- 1000 RPM
- 1200 RPM
- 1600 RPM
- 2000 RPM
Rispetto a prima si è quindi abbandonato l'utilizzo di diverse ventole per simulare tutte le possibili configurazioni di utilizzo (dai bassi agli alti RPM), non solo perchè la misura di 2 dati soltanto non porta da una valida costruzione della relativa curva matematica, ma anche perchè risulta inutile testare con diverse ventole quando con una si riesce a coprire l'intero range di interesse.
La regolazione delle ventole avviene attraverso un alimentatore da banco: per garantire un'assoluta precisione degli RPM le ventole sono state precedentemente testate nel laboratorio dedicato all'Air Cooling.
Ad ogni modo per garantire assoluta precisione sugli RPM delle singole ventole si adopererà un misuratore laser dedicato a tale scopo: si misurerà di conseguenza la velocità delle singole ventole e se ne farà una media:
Test, come eseguirli.
A seconda della tipologia del radiatore, in particolare delle ventole che questo può montare, verrà eseguito un singolo test a wattaggio fisso pari a 100, 200 o 300W.
Dall'analisi dei test a wattaggi variabili (100,200 e 300W) si è rilevata un'ottima precisione e corrispondenza dei C°/W ai vari wattaggi, tale da permettere il test con un singolo wattaggio. Qualora il radiatore non riesca sotto carico a mantenere la temperatura dell'acqua sotto i 50°C (limite massimo consentito per la PD31), allora si provvederà ad abbassare il carico in watt a seconda delle esigenze (in un range variabile da 100 a 250W).
I valori di carico, in realtà, sono l'approssimazione di altri valori che corrispondono a determinati voltaggi: per garantire una maggiore precisione dei watt somministrati al simulatore di carico viene utilizzato un wattmetro digitale PCE-PA 6000 che permette non solo di leggere realtime il wattaggio sprigionato dalle resistenze (oltre ad altri dati di interesse), ma anche di fornire attraverso collegamento c PC e software proprietario una media dei watt erogati durante l'arco temporale del test.
Il test vero e proprio consisterà nell'applicare il carico in esame per una durata complessiva di 40 minuti.
Nei primi 30 minuti non si rileveranno le misure di interesse che verranno invece rilevate nei restanti 10 minuti, durante l'esecuzione di ogni singolo test l'ambiente rimarrà isolato con finestre chiuse per evitare eccessivi sbalzi della temperatura ambiente.
E' infatti assolutamente necessario fare in modo che la temperatura ambiente rimanga costante il più possibile durante tutto il test, data la tendenza dell'aria a creare zone di stratificazione a temperature differenti alle varie altezze (ci possono essere anche 2° di differenza tra la temperatura presa a 20cm da terra e quella presa sul tavolo di lavoro); proprio per questo motivo si lavorerà con il radiatore rigorosamente in posizione orizzontale sul tavolo di lavoro.
Una variazione di 2°C nella temperatura ambiente tra l'inizio e la fine della sessione de test da 60 minuti comporta l'annullamento del test stesso e il rifacimento della prova e durante l'esecuzione della misura bisogna evitare nel modo più assoluto assembramenti di personale attorno al tavolo di prova in quanto si provocano facilmente delle variazioni di temperatura locali difficili da controllare e monitorare, inoltre il waterblock che servirà per raffreddare il simulatore di carico sarà sempre lo stesso, ovvero il Dimastech Nethuns.
L'acqua utilizzata nei test sarà sempre della comune acqua demineralizzata. La pasta termoconduttiva utilizzata tra simulatore di carico e waterblock sarà sempre di ottima qualità, generalmente della coolink chillaramic o similari. Il radiatore in esame verrà testato sempre ad un flow rate costante pari a 1,5GPM con la pompa fissa a 28V e non verranno utilizzati convogliatori sulle ventole che saranno sempre montate sul radiatore in esame in estrazione (pull). Si ricorda infine che anche la pompa sprigiona un carico in watt che va ad influenzare il test: per questo motivo è stato preliminarmente effettuato un test a resistenze spente per misurare il delta aria-acqua ai vari RPM dipendente dal wattaggio della pompa e si è recentemente trovata una corrispondenza matematica con i valori riscontrati sul campo. Grazie a questo test è quindi stato possibile trovare una corrispondenza tra i watt reali scaricati in acqua dalla pompa con il delta T derivante da questo carico.