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  1. #1
    Junior CTzen L'avatar di scannick
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    Recensioni CPU cooler - comparazione prodotti

    Ho osservato che nelle recensioni la comparazione con prodotti di terzi viene di solito fatta con ventola @50CFM @0,75mmH2O, immagino sia una scelta per poter valutare la bontà del dissipatore indipendentemente dalla ventola.

    Per un confronto più aderente all'uso tipico, ovvero nella configurazione in cui il dissipatore viene venduto, non sarebbe utile avere anche il grafico con la ventola stock ? In qualche recensione come ad esempio del NH-D15, c'è una ragione se altre volte manca (esclusi naturalmente i casi cui è venduto senza ventola) ?


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  3. #2
    Administrator L'avatar di Damiano
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    Citazione Originariamente Scritto da scannick Visualizza Messaggio
    Ho osservato che nelle recensioni la comparazione con prodotti di terzi viene di solito fatta con ventola @50CFM @0,75mmH2O, immagino sia una scelta per poter valutare la bontà del dissipatore indipendentemente dalla ventola.
    esattamente è una scelta che rispecchia il daily use e da un feedback al netto della ventola fornita.
    Per un confronto più aderente all'uso tipico, ovvero nella configurazione in cui il dissipatore viene venduto, non sarebbe utile avere anche il grafico con la ventola stock ?
    in realtà no, se prendi un dissipatore di fascia bassa che viene venduto con ventole che generano oltre 130CFM cad.( ad esempio TY-143) questo avrebbe vita facile contro il 90% del parco dissipatori sul mercato nonostante a conti fatti sia una mezza ciofeca.
    Il dare flussi livellati e standardizzati ad un dissipatore ci consente di isolare invece il coefficiente di resistenza termica e di valutare di conseguenza la reali prestazioni del prodotto in relazione alle caratteristiche intrinseche dello stesso come saldature in lega, ottimizzazione del pacco alettato, gestione dei carichi termici etc... il tutto con portate che sono da daily use e facilmente raggiungibili sia dalle ventole in dotazione che da ventole aftermarket. Troppo comodo recensire un dissipatore con ventola da 150CFM e dire che "rulla"! pure un cubetto di rame tagliato col flessibile farebbe registrare prestazioni decenti con tali portate!
    Chi poi vuole sapere che ventola ha tra le mani può spulciarsi la sezione dedicata alla stessa, in articolo, e vedere se la ventola in dotazione è effettivamente in grado di raggiungere i 50CFM/1mmh2o (99,99% del parco sul mercato) copiando le prestazioni registrate e, nel caso in cui vada oltre, scoprire anche il margine che la soluzione ventilante è in grado di offrire.
    Su alcuni dissipatori abbiamo allegato anche il grafico stock ma questo lo abbiamo fatto su soluzioni particolarmente spinte al fine di compararle con gli AIO che vengono valutati con ventola reference essendo i rad quasi tutti ad alto coefficiente di resistenza aerodinamica.

    Se altri dubbi son qui o non sei convinto della cosa, son qui!
    again........bu?u?b?q s? uo??n?o??? ???........niaga


  4. #3
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    Perfetto, come immaginavo
    Ma se però si volesse avere un'idea sulla differenza di temperatura tra due dissipatori in condizioni di stress test per verificare i parametri di overclock non é più valido il grafico a 50 CFM ?
    Ultima domanda: non sarebbe interessante legare in qualche modo la capacità dissipante al livello sonoro prodotto con ventola stock (riferendosi magari ad un paio di condizioni standardizzate con una data temperatura da mantenere con potenza da dissipare fissa) ?


  5. #4
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    Perfetto, come immaginavo
    Ma se però si volesse avere un'idea sulla differenza di temperatura tra due dissipatori in condizioni di stress test per verificare i parametri di overclock non é più valido il grafico a 50 CFM ?
    quantificami stress test.
    Va da se che un bitorre a cui si danno 200CFM lavora molto meglio di un FX70 a cui si eroga la stessa portata, ciò tuttavia non è una configurazione utile per appurare le qualità del prodotto poichè fortemente falsata dai CFM in gioco oltre che del tutto inutilizzabile nel 99% dei casi. il test inoltre sarebbe abbastanza inutile, direi che è piuttosto intuitivo pensare che un dissipatore con 400cm2 di superficie radiante sia prestazionalmente superiore ad uno con 80cm2 se si sparano 500W e 200CFM sul pacco alettato..siamo però su configurazioni del tutto irrealizzabili al giorno d'oggi per il semplice fatto che i processori sono ben lontani anche dai 300W attualmente in uso.
    Ultima domanda: non sarebbe interessante legare in qualche modo la capacità dissipante al livello sonoro prodotto con ventola stock (riferendosi magari ad un paio di condizioni standardizzate con una data temperatura da mantenere con potenza da dissipare fissa) ?
    questo potrebbe essere sicuramente interessante, è una cosa a cui non avevo pensato ma è decisamente implementabile senza problemi,ci penso su e trovo un modo di inserirla in metodologia di test.
    again........bu?u?b?q s? uo??n?o??? ???........niaga


  6. #5
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    quantificami stress test.
    ...

    questo potrebbe essere sicuramente interessante, è una cosa a cui non avevo pensato ma è decisamente implementabile senza problemi,ci penso su e trovo un modo di inserirla in metodologia di test.
    Per stress test intendevo i classici Intel Burn Test piuttosto che Aida ecc..., visto che grazie alla possibilità di eseguirli da parte di chiunque, le temperature raggiunte sono il riferimento più diffusamente usato quando si parla di dissipatori tra utilizzatori. Il discorso sui 200 CMF e 300 Watt è chiaro.

    Tornando al secondo discorso (fermami pure se mi allego troppo !) pensavo che sarebbe interessante stabilire degli step di assorbimento standard e significativi e per ciascuno delle temperature che siano ragionevoli e raggiungibili dalla maggior parte dei dissipatori, poi regolando gli rpm fino a raggiungere la temperatura voluta misurare il livello di pressione sonora emessa.
    Al limite si potrebbe anche interpolare i dB dalla prova diretta sulla ventola ma immagino che quando la si fa lavorare sul dissipatore il livello possa cambiare a causa dei fruscii.

    Giusto per esempio gli scenari potrebbero essere:
    45 W, 35° C (idle)
    85 W, 55 °C (i5/i7 stock)
    120 W, 65 °C (i5/i7 OC 4.4)
    170 W, 75 °C (i5/i7 OC 4.9)


  7. #6
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    Citazione Originariamente Scritto da scannick Visualizza Messaggio
    Per stress test intendevo i classici Intel Burn Test piuttosto che Aida ecc..., visto che grazie alla possibilità di eseguirli da parte di chiunque, le temperature raggiunte sono il riferimento più diffusamente usato quando si parla di dissipatori tra utilizzatori.
    con quale tamb? con quale umidità relativa? in quale chassis? con che tipo di irraggiamento nell'infrarosso? e quindi con quale tipologia di fasi di alimentazione? con quali dissipatori all'esterno? quale vga? con quale OS? e con quali processi in background?
    E ancora non ti tiro in ballo la possibilità di falsificare facilmente i risultati tramite delle banali priorità ai vari processi sotto win o peggio la completa inutilità dei DTS per questo genere di applicazioni. Parliamo, e lo dice la stessa Intel in documenti ufficiali, del 20% di errore a 50°C; ovvero con 50°C segnati da software la reale temperatura sta in un intorno che spazia da 40 a 60°C!
    Quando lanciammo CT spendemmo oltre un anno e mezzo in test software cercando in tutti i modi di mettere a punto una metodologia affidabile anche usando sensori sotto il socket:
    http://www.coolingtechnique.com/guid...recisione.html
    il risultato?niente! nada! niet!dati del tutto inutilizzabili ed estremamente volatili nonostante cercassimo in ogni maniera di stabilizzare i parametri,ambienti climatizzati, sofware fisso, stesso hardware etc..etc.. abbiamo buttato letteralmente sangue, soldi e tempo in tale campo.
    Le stesse aziende nel settore forniscono coefficienti di resistenza termica ricavati ne più ne meno con strumenti analoghi ai nostri, ciò per dirti che un dissipatore che si comporta meglio rispetto ad un determinato avversario nei test effettuati in maniera sisntetica, isolando le variabili, andrà meglio del medesimo avversario su qualsiasi piattaforma lo si monti; questo perchè il prodotto viene analizzato in maniera intrinseca dove la gestione del calore, la qualità costruttiva e le tecologie fanno la differenza e non la fortuità(variabili più o meno indicate) come può accadere in ambiente hardware.
    Il test su piattaforme hardware, e di questo ne sono fortemente convinto, dopo aver parlato anche con Ing. di produzione con scritto swiftech, coolermaster,thermalright e Noctua sulla maglietta sono la cosa più inutile che si possa fare in ambito professionale per comparare due dissipatori; servono solo a fare click ma su questo apriamo un'altra parentesi che esula dal th; so solo che questa è una politica che su CT non trova terreno fertile almeno fino a quando ci sarà la scritta "administrator" sotto il mio nome.

    Tornando al secondo discorso (fermami pure se mi allego troppo !) pensavo che sarebbe interessante stabilire degli step di assorbimento standard e significativi e per ciascuno delle temperature che siano ragionevoli e raggiungibili dalla maggior parte dei dissipatori, poi regolando gli rpm fino a raggiungere la temperatura voluta misurare il livello di pressione sonora emessa.
    Al limite si potrebbe anche interpolare i dB dalla prova diretta sulla ventola ma immagino che quando la si fa lavorare sul dissipatore il livello possa cambiare a causa dei fruscii.

    Giusto per esempio gli scenari potrebbero essere:
    45 W, 35° C (idle)
    85 W, 55 °C (i5/i7 stock)
    120 W, 65 °C (i5/i7 OC 4.4)
    170 W, 75 °C (i5/i7 OC 4.9)
    La cosa è sicuramente interessante ma non è di facile realizzazione, mi spiego:
    ipotizzando di voler trovare la soglia a 170W stabilizzando le temperature a 60°C senza microcontrollore e software appositamente sviluppato bisogna andare per via empirica; portare la ventola stock a pieni RPM, aspettare che si trovi l'equilibrio termico e se la temperatura è inferiore a quella target abbassare gli rpm, riattendere e via cosi con il loop fino a quando non si beccano gli rpm giusti che mi stabilizzano la temperatura esattamente alla temperatura desiderata. A spanne con un software dedicato siamo sulle ore di test..a mano probabilmente diventa un incubo. se inoltre abbiamo fra le mani un ventola da 800rpm che non riesce ad abbassare la temperatura al target desiderato? avrò il sw che mi va in loop continuocon i problemi del caso.
    Ci ragiono sopra e vedo se si può trovare un compromesso.
    again........bu?u?b?q s? uo??n?o??? ???........niaga


  8. #7
    Junior CTzen L'avatar di scannick
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    Ho impiegato un po' a riprendermi da tutte le tue domande , effettivamente approfondendo gli aspetti tecnici capisco che la situazione è piuttosto complicata.
    Comunque condivido pienamente il vostro approccio generale alla questione, bravi.

    Tornando ai miei dubbi / proposta per per riuscire a comparare differenti dissipatori in condizioni d'uso reali e non teoriche con ventole sparate a millemila rpm o con condizioni al contorno incerte, incassata la bocciatura sulla possibilità di raggiungere delle temperature target e da li paragonarli, avrei un'altra proposta.
    Se fosse invece da fissare 3/4 livelli di potenza da dissipare e per ciascuno rilevare ai vari step delle ventole rilevare dB e dopo tot tempo il delta T si eviterebbe il problema del loop e dell'impossibilità con alcuni dissipatori di raggiungere certe prestazioni. Mettendo i risultati du un grafico dB/T si riuscirebbe a paragonare i dissipatori.
    Sicuramente hai già capito cosa intendo ma in sostanza sapendo di voler dissipare 50 w dal grafico ognuno potrebbe vedere che se con il dissipatore X per avere una certa temperatura con il dissipatore A c'è un certo livello sonoro, con il dissipatore Y il livello sonoro è ben diverso.
    Allego un grafico fatto al volo con Excel ipotizzando le prestazioni di 4 dissipatori (tenuti appositamente a livelli molto diversi tra loro) da cui forse si capisce ancora meglio il risultato che si potrebbe avere (a livello di leggibilità effettivamente non è un granché, ma sicuramente voi sapreste migliorarlo)



    Ora riceverò un'altra sonora bocciatura, ma sbagliando si impara
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  9. #8
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    questo lo si può fare ma con livelli energetici contenuti e stabili - 50 o 80W - e permetterebbe di ricavare la resistenza termica del prodotto(inteso come ventola+dissipatore).
    Andando su carichi maggiori entrano in gioco i collassi di prodotti a basso profilo o delle soluzioni a basso coefficiente di resistenza aerodinamica.
    Il grafico risultante però è una bella sfida, punto per punto richiede elettronica dedicata che si deve interfacciarre all'attuale PIC che genera il PWM e deve inoltre avere un controllo per leggere la stabilità delle temperature:
    -alza di 0,1v sulla ventola
    -variazione di 0,3dB(A)
    -decremento del delta<--->check sulle temperature per vedere quando si stabilizzano(parametro uguale per, tiro a caso, 150secondi); se si stabilizzano log del dato e riprendo il loop, alzo di 0,1v etc..
    Ci mettiamo una settimana a dissipatore cosi
    Quello che posso fare invece è farlo su tre punti e poi simulare l'andamento con una binomiale di secondo o terzo grado o di potenza, eventualmente si può fare un test completo su un dissipatore a medi coeffcienti, vedere l'andamento e capire analiticamnete il comportamento per poi simularlo sugli altri avendo 3 punti.
    Spero di aver colto
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  10. #9
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    Citazione Originariamente Scritto da Damiano Visualizza Messaggio
    questo lo si può fare ma con livelli energetici contenuti e stabili - 50 o 80W - e permetterebbe di ricavare la resistenza termica del prodotto(inteso come ventola+dissipatore).
    Andando su carichi maggiori entrano in gioco i collassi di prodotti a basso profilo o delle soluzioni a basso coefficiente di resistenza aerodinamica.
    Il grafico risultante però è una bella sfida, punto per punto richiede elettronica dedicata che si deve interfacciarre all'attuale PIC che genera il PWM e deve inoltre avere un controllo per leggere la stabilità delle temperature:
    -alza di 0,1v sulla ventola
    -variazione di 0,3dB(A)
    -decremento del delta<--->check sulle temperature per vedere quando si stabilizzano(parametro uguale per, tiro a caso, 150secondi); se si stabilizzano log del dato e riprendo il loop, alzo di 0,1v etc..
    Ci mettiamo una settimana a dissipatore cosi
    Quello che posso fare invece è farlo su tre punti e poi simulare l'andamento con una binomiale di secondo o terzo grado o di potenza, eventualmente si può fare un test completo su un dissipatore a medi coeffcienti, vedere l'andamento e capire analiticamnete il comportamento per poi simularlo sugli altri avendo 3 punti.
    Spero di aver colto
    Premetto che non é per insistere ma per la sola curiosità di capire come funzionano le cose, quindi se hai voglia di spiegarmi un paio di cose che non ho capito del tuo discors ti ringrazio, altrimenti se ti faccio perdere tempo lascia pure stare!

    Mi sembra di capire che con potenze superiori a quelle che hai indicato, diciamo più di 100 watt, molti dissipatori non riuscirebbero a trovare una stabilità termica, quindi quando si dice che un dissipatore é in grado di assorbire, per es., 200 W questo valore sarebbe da riferire ad un periodo di tempo (o meglio ad una curva di carico come effettivamente fate nelle vs. prove), in realtà se manteniamo il carico di 200 W la temperatura continua a salire, giusto ? Se é così effettivamente il range di potenze in cui si riuscirebbe a fare il confronto é molto limitato.

    Non mi é chiara la necessità del loop con i 0,3 dB(A), non basterebbe alzare la tensione della ventola a step di 0,1 volt e misurare dB e temperatura (a patto che si sia stabilizzata), poi mettere sul grafico e creare la curva interpolando i valori. Forse é quello che dici tu per i tre punti?

    E se invece di voler cercare la stabilità definissi una curva di carico standard con dei tempi di assestamento limitati predefiniti e misurassi le temperature istantanee prima di rialzare il calcolo ?


  11. #10
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    Citazione Originariamente Scritto da scannick Visualizza Messaggio
    Premetto che non é per insistere ma per la sola curiosità di capire come funzionano le cose, quindi se hai voglia di spiegarmi un paio di cose che non ho capito del tuo discors ti ringrazio, altrimenti se ti faccio perdere tempo lascia pure stare!
    questo è fuori discussione qui dentro vige la totale trasparenza, ergo rispondo a tutto quello che vuoi! Non farti problemi
    per es., 200 W questo valore sarebbe da riferire ad un periodo di tempo (o meglio ad una curva di carico come effettivamente fate nelle vs. prove),
    esatto non per niente il Watt è Joule/secondo<-->energia/tempo
    in realtà se manteniamo il carico di 200 W la temperatura continua a salire, giusto ? Se é così effettivamente il range di potenze in cui si riuscirebbe a fare il confronto é molto limitato.
    sale fino ad un determinato punto per poi ristabilizzarsi, il problema è che questo punto(leggesi temperatura) è fuori dal range utile per operare nell'IT.
    Per intenderci dirti che un tx3 regge 200W a 140°C credo che ti serva ben a poco dato che sarebbe inutilizzabile.
    Quando parliamo di "collasso" indichiamo semplicemente che il punto di stabilità del prodotto è over 80°C; alcuni siti nazionali - inutile che faccia nomi tanto lo sapete pure voi- copiandoci(malamente) parlano di "collasso" come una sorta di stato in cui il dissipatore alza la sua temperatura all'infinito..questa ovviamente è una grandissima cazzata( ) frutto di qualche nottata passata a rabattarsi tra CT e google senza avere un minimo di cognizione di quello che si sta facendo.
    Non mi é chiara la necessità del loop con i 0,3 dB(A), non basterebbe alzare la tensione della ventola a step di 0,1 volt e misurare dB e temperatura (a patto che si sia stabilizzata), poi mettere sul grafico e creare la curva interpolando i valori. Forse é quello che dici tu per i tre punti?
    esatto, gli 0,3dB(A) era un valore sparato a caso; varieranno ovviamente in base al tipo di ventola.
    E se invece di voler cercare la stabilità definissi una curva di carico standard con dei tempi di assestamento limitati predefiniti e misurassi le temperature istantanee prima di rialzare il calcolo ?
    uhm cosi però veniamo meno all'obiettivo.
    Se imposto dei tempi fissi come faccio a dirti che quel dissipatore dissipa x W(ipotesi varia con temperature stabili) a y dB(A)? non posso, direi un qualcosa di non vero.
    again........bu?u?b?q s? uo??n?o??? ???........niaga



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