E' questo il punto (meglio, uno dei principali) che mi sfugge, Damiano: qualsiasi giunzione, qualsiasi frattura, qualsiasi punto di contatto va, o meglio, dovrebbe andare a modificare il come l'energia si trasmetta, che sia calore, che sia pressione, che sia elettricità, perché ll'energia si concentra nei punti di contatto. Se ne ho un numero diverso, perché è identico il risultato? Ogni punto non va a dissipare in maniera diversa parte dell'energia che riceve?
Tu scrivi che:
Ma identica o simile distribuzione delle masse significa identità della pressione esercitata?
E su questa pressione complessiva che si esercita sull'IHS, il peso ha o meno un suo "peso" (se mi lasci passare il calembour)?
Oltre questo, c'è anche la posizione di questi punti, mentre apparentemente Scythe, Noctua, Prolimatech, Thermalright "spingono" il monoblocco verso il basso, il ponte Zalman apparentemente "tira" dal basso il monoblocco. A differenza di Noctua poi, che ha il ponte orientato nello stesso senso di quello Zalman (ma io vedo due viti in più sul Noctua, non due in meno, cioè tre per lato: come mai ne vedo due in più, ci sono o credo di vederle?), lungo l'asse delle heatpipes, Prolimatech, Scythe e Thermalright adottano un approccio opposto, con il ponte disposto perplendicolarmente alle heatpipe sotto il monoblocco.
Tale ultimo aspetto mi consente anche di fare ammenda di una mia imprecisione: per confronto ho citato un BeQuiet al volo (solo perché nella mia esperienza personale non ha suscitato in me disappunto, come risposta complessiva allo stress termico e come impronta sulla pasta termica), ma in realtà BeQuiet segue un approccio piuttosto simile a Zalman, che non a Prolimatech, Scythe o Noctua, con otto punti di carico che tirano dal basso (diversamente da Zalman, BeQuiet usa delle molle oltre le staffe, sotto forma di washers plastici, insieme alle viti a battuta).
Infine c'è la questione della forma e dei materiali, che riprendo immediatamente sotto.
Mah, permettimi di dissentire, o meglio di non capire una frase netta come "le molle non servono": quando parlo di viti caricate a molla ho ben presente che per "molla" non si intende solo quelle "classiche", ma che ogni interfaccia, da una punta ad una staffa, si comporta meccanicamente in maniera analoga, con il dovuto coefficiente (esattamente come ammortizzatore è tanto una balestra quanto un tubo a gas, o come tanto un cuscinetto è una bronzina, quanto lo sono le sferette prigioniere, il campo magnetico, ovvero il fluido che cola attraverso opportuni canali attorno all'albero di una ventola).
Ora, riprendendo il discorso su forme e materiali, le staffe dello Zalman, assorbendo contemporaneamente la funzione di molla e di ancoraggio, come dici si deformano: ma così non esercitano pure meno forza (di quella che si trasmette dalle giunzioni del monoblocco) sotto forma di pressione in direzione dell'heatspreader, rispetto ad una soluzione diversa? Anche perché sostituiscono pure il castelletto che fa da contrafforte al sistema di ritenzione inferiore (backplate o teste delle viti larghe che siano) presente nelle altre soluzioni citate, e che se non sbaglio "spinge" il blocco PCB/socket/heatspreader verso il dissipatore, il che, anche se appare un compromesso elegantemente economico, un qualche impatto sulla pressione esercitata dovrebbe averlo. Oppure no, nei fatti (che al momento non vedo) non ha neanche questo?
Anche perché noto che, rispetto alle soluzione altre, le ali che legano il monoblocco alle staffe, ancorché rinforzate da nervature, sono di foggia e materiali molto meno consistenti, per es. delle ali imbullonate al monoblocco Noctua (mentre Thermalright, Scythe e Prolimatech adottano una soluzione apparentemente ancora più robusta, sostituendo alle ali l'intero monoblocco in una funzione "portante").
No, io non ho detto questo, tutt'altro: io ho scritto che dissipatori con base anche leggerissimamente concava sottoperformano, e che comparativamente dissipatori con base convessa sovraperformano o tendono a sovraperformare, in particolare se l'heatspreader della CPU non è (per qualsiasi motivo) planare. Sbagliate o meno, queste sono le affermazioni in merito al confronto planare/convesso/concavo.
Quello che senz'altro ho affermato (nel senso che in generale contesti) è che i migliori dissipatori abbiano nei fatti quasi tutti una base leggermente convessa, e tale affermazione è figlia da un lato delle dichiarazioni ufficiali dei costruttori (aspetto già illustrato con dovizia da te) ma pure dell'osservazione diretta. Ecco ad esempio la base dello Scythe Kotetsu (che io mi aspettavo mi rendesse un po' meno dello FX70, e che invece nelle prove mi ha reso leggermente meglio):
Come lo giudichi tu quest'apparente dislivello da un lato? Ho verificato la cosa anche diversamente, usando il regolo di un calibro, ma non mi riesce di tenere il calibro, inquadrare e scattare.
Se credono a quello che dichiarano, quella base non lo rispetta, ma che le prestazioni siano da buttare non lo dico, anzi, non l'ho detto neanche del mio FX 70 che tanto mi duole, le cui risposte sono buone, non quanto dovrebbero/potrebbero/mi aspettavo in base ai dati rilevati.
Guarda che nelle mie osservazioni e nelle mie aspettative non ho mai riscontrato/atteso variazioni di ordine superiore.
Nella foto del Kotetsu a vista ho stimato il dislivello da ciascuno dei margini al centro della base in un paio di decimi: tu pensi sia molto diverso? E' possibile stimarlo ragionevolmente senza un comparatore? L'Archon ha un dislivello visivamente simile, per es.
Nel caso, li ho beccati tutti io quelli fuori specifica, anzi, per citare una tua battuta, fuori di melone?
Mah, sul non essere "normale" ho qualche riserva.
Osservazioni fuorvianti ci possono essere e non me ne ritengo affatto esente (se non altro perché, come diceva il poeta, crediamo più facilmente ciò che vogliamo credere). Dichiarazioni credute per vere solo perché ex auctoritate pure ne è piena la Storia (ed il marketing).
Quando talvolta accade che alcune evidenze empiriche e certe dichiarazioni ufficiali vanno apparentemente a braccetto, personalmente non ci trovo niente di troppo anormale nel credere in tale buon accordo, almeno finché non vi sia una evidenza contraria (come sia in PM che qui hai cercato di mostrare con esempi, dati e ragionamenti).
La scienza, in fondo, è partita da lì, da Aristotele e dalle contestazioni ad Aristotele.
E a proposito di osservazioni e dichiarazioni, ecco cosa fotografava TechPowerUp! quando nel 2008 Noctua dichiarava di fare le basi convesse di proposito:
Diciamo che la suggestione è... "planare"?
Io, per quello che ho osservato, credo di aver sempre parlato di frazioni piccole o piccolissime, decimi, e se non era chiaro fino ad ora, lo ribadisco.
Mah, non ho notizie di CPU scoperchiate sostituite in garanzia, ma se lo dici evidentemente avrai avuto i tuoi riscontri.
Si certo, era una richiesta di BeQuiet di verificare l'assenza di tare in un determinato setup di prova, per questo venne lappato l'heatspreader.
Mah, secondo me ad imitare Fantozzi stai un attimo perdendo di vista il filo logico del discorso.
Tutto nasce dalla tua domanda se davvero mi aspettassi che con un sistema di ritenzione diverso lo FX70 potesse performare meglio.
Da lì ci si è imbarcati in molti rivoli del discorso, perdendo di vista la visione d'insieme.
Le risposte certe sono che si, aumentando la pressione, piatto contro piatto, la temperatura tende ad abbassarsi, e questo ce lo dice la fisica di base, la termodinamica, non una teoria di Fantozzi, Filini o Pinco Pallo, perché la resistenza termica tra due solidi in un fluido è funzione della pressione. Punto. Dimostramelo tu che questa legge della fisica non si applica allo Zalman.
Ma se si applica come si deve, è la pressione esercitata sull'heatspreader da un FX70 migliorabile? Ed è necessario migliorarla?
Ti ho risposto che secondo me si, me lo dicono i risultati di stress termico che ho condotto, un poco deludenti a qualsiasi ventilazione e già descritti altrove, me lo suggeriscono la risposta della temperatura sul pacco alettato dello FX70 verificata e comparata qui, e l'impronta sulla pasta, che per quanto poca, giusta o tanta ne metta lascia sempre strutture residue indicative di un clampaggio non ottimale. Della serie, se le heatpipe sembrano funzionare, se il pacco pare rispondere alla ventilazione, giocoforza resta la base ed il sistema di ritenzione da indagare un po' di più.
Ri-legando il tutto, una diverso ponte servirebbe allo scopo? Se la base dello Zalman è piatta, e la base del mio Zalman sembrerebbe tale
, allora dico di si, e lo dico sulla base di tutti i dissipatori che con strutture diverse e pacchi alettati meno moderni e/o efficienti mi hanno dato risultati in qualche modo migliori, basi piatte o convesse messe da parte.
E' quanto ora ho detto vero, verosimile, condivisibile? A me residuano dei dubbi dovuti al fatto che non sono in grado di calcolare o misurare la pressione effettiva esercitata dallo Zalman sull'heatspreader, tuttavia ad oggi, per quelle che sono le osservazioni fatte, evidenze empiriche o ragionamenti comparativi, al momento non ho indicazioni contrarie (a differenza del caso della supposta e dichiarata volontà dei costruttori di una realizzazione intenzionalmente convessa delle basi).
Dunque le mie affermazioni sono smentite documenti alla mano? Quali affermazioni? Tutte? Qualcuna? In tutto, oppure in parte? La risposta è sempre che la temperatura dipende dalla pressione, e non lo dico io. Come avevo scritto in risposta al tuo precedente post, non capivo bene che cosa applaudivi, e non capisco ora a quali affermazioni ti riferisci, visto che ce ne sono tante. Forse è lì l'errore, che ce ne sono parecchie: forse lo sbaglio sta principalmente nel non aver lasciato Luca a vedersela da solo con il manualetto di fisica e di aver fornito addentellati, digressioni ed appigli che hanno senz'altro intorbidito un po' le acque, per te ma anche per me.
Ripeto a te quello che per certi versi ho detto poco sopra a Damiano, posso sbagliare nell'osservare o nell'analisi delle osservazioni, e sono preparato anche a quello: ma per quella che è la mia impostazione, osservare, ragionare e riferire lo faccio in onestà e con coscienziosità, ed anche il fatto di accettare o di condurre un contraddittorio è perché non cerco conferme di una fede, tanto meno per sfoggio o spocchia, ma solo di capire quello che o non so, oppure credo di sapere.
Buona serata a tutti, e scusate il "pistolotto" lungo, a mia parziale scusante dirò che voi eravate in due!