Primo lavoro: consigli per un ragazzo in crisi

[FazzoMetal]

Salve a tutti,

apro questa discussione per chiedere consiglio ai tanti utenti più esperti di me, in materia di lavoro, che vi sono su CT (colgo l'occasione per salutare tutti, non scrivo da un pò di tempo anche se seguo regolarmente ).

Mi sono appena laureato in Ingegneria Elettronica (laurea specialistica) e devo ora decidere (per "fortuna" ho la possibilità di scegliere) come iniziare la mia carriera lavorativa. Premetto che, come sapete/immaginate, sono un grande appassionato di hardware e, oltre a questo, il motorsport e l'aerospazio sono altri due mondi che mi attirano parecchio e in cui ho avuto modo di fare esperienza (specie nel settore automotive).

Per farla breve, le possibili scelte che ho davanti sono più o meno le seguenti:

- iniziare a lavorare per un'azienda di consulenza ingegneristica qui in Italia, affiancandomi da consulente esterno ai team di sviluppo/progettazione/testing di un'azienda (90% nel campo automotive)

- tentare un concorso nazionale al fine di provare ad inserirmi in una delle grosse aziende considerate in genere "desiderabili" (Enel, Eni ecc.)

- lavorare per un'azienda di prodotto (quindi, ad es., FCA per il settore automotive dove riesco a vendermi meglio)

- trasferirmi all'estero: attualmente ho un'offerta da una grossa azienda che si occupa di progettazione CPU/GPU (a livello di IP core) a Londra

Vi confido che al momento sono davvero in "crisi", in quanto in Italia sembra davvero difficile trovare un lavoro stimolante, con possibilità di crescita e che sia pagato decentemente considerando che non sono più perito ma ingegnere. Per me conterebbe tantissimo trovare il "lavoro dei sogni", quello che ti fa svegliare col sorriso la mattina, quello che ti fa chiamare tutti i tuoi amici per dar loro la bella notizia ma, attualmente, nessuna delle proposte che posso valutare mi entusiasma a tal punto, vedo dei pro e dei contro in ognuna di esse.

Vi ringrazio in anticipo e vi prego di fare qualsiasi considerazione/domanda che potrebbe esservi utile a darmi un consiglio.

[quest_for_silence]

Qual è l'offerta più concreta che hai (presumo la 1 o la 4)? E la più remunerativa?

P.S.: auguri per la laurea!

[FazzoMetal]

Qual è l'offerta più concreta che hai (presumo la 1 o la 4)? E la più remunerativa?

P.S.: auguri per la laurea!

Grazie!

Le offerte 1 e 4 sono già concrete, nel senso che dovrei solo accettarne una, mentre la 2 e la 3 sono work-in-progress.

Le offerte 2 e 3 prevedono di iniziare con una fase di tirocinio (3-6 mesi con paga da fame) per poi passare all'inserimento diretto. Le offerte 1 e 4 mi permetterebbero di cominciare invece a lavorare da subito.

Parlando del compenso, in Italia la situazione è abbastanza triste nel senso che non esistono benefits e lo stipendio, rifacendosi comunque ad un contratto CCNL, è più o meno sempre quello (magari si parte con 2-300 euro in più o in meno, ma l'ordine di grandezza è quello).

A Londra la paga è superiore ma diciamo che è commisurata al costo della vita nella capitale, anzi, credo che nonostante il maggior guadagno dovrei avere, almeno all'inizio, uno stile di vita ancora da studente. Il vero "plus" sono i benefits (un minimo di azioni aziendali ogni anno, fondo pensione privato, ecc.).

[quest_for_silence]

Io credo che, nella elencazione dei pro e contro che or ora hai fatto, forse tu ti sia un po' risposto da solo.

Tra l'altro, se per le imprese italiane come candidato sei appetibile già col resumé da studente, credo tu lo possa maggiormente essere con uno o due anni di lavoro "vero" listati tra le esperienze. No?

Ovviamente se lavorare nell'industria elettronica non ti interessa, e magari preferisci l'automotive in maniera netta, il discorso può cambiare: io sono partito dal presupposto che se avere un progetto di vita è fondamentale, con tutti i distinguo del caso l'esser soddisfatti di se stessi significa più "volere" quello che ci si ritrova a fare, piuttosto che fare quel che in astratto si "vorrebbe" (anche perché è più difficile essere "felici" - parola grossa - da sottopagati/borsisti/concorrenti).

Come che sia, in bocca al lupo per tutto!

[FazzoMetal]

Io credo che, nella elencazione dei pro e contro che or ora hai fatto, forse tu ti sia un po' risposto da solo.

Tra l'altro, se per le imprese italiane come candidato sei appetibile già col resumé da studente, credo tu lo possa maggiormente essere con uno o due anni di lavoro "vero" listati tra le esperienze. No?

Ovviamente se lavorare nell'industria elettronica non ti interessa, e magari preferisci l'automotive in maniera netta, il discorso può cambiare: io sono partito dal presupposto che se avere un progetto di vita è fondamentale, con tutti i distinguo del caso l'esser soddisfatti di se stessi significa più "volere" quello che ci si ritrova a fare, piuttosto che fare quel che in astratto si "vorrebbe" (anche perché è più difficile essere "felici" - parola grossa - da sottopagati/borsisti/concorrenti).

Come che sia, in bocca al lupo per tutto!

Crepi! E grazie per i consigli.

Sicuramente si, immagino che con più esperienza sarei più competitivo, anche se come neolaureato risulto particolarmente attraente per molte aziende causa sgravi fiscali ecc.

Diciamo che bisogna sempre contestualizzare: magari preferirei lavorare in una scuderia di F1 piuttosto che progettare chip per decoder TV e, analogamente, preferirei lavorare per Intel/AMD sulle CPU consumer piuttosto che curare il climatizzatore della nuova city-car dell'azienda vattelapesca. Solo devo prendere atto che, in Italia, le compagnie che si occupano di design digitale serio sono pochissime, quindi come ingegnere elettronico ho possibilità di inserimento maggiori nell'automotive, nell'energia ecc.

Comunque concordo con te, in una certa misura io stesso sono il primo fattore che influenza la mia felicità/soddisfazione, quindi qualsiasi cosa andrò a fare devo cercare di "farmela piacere", di viverla nel modo giusto e di impegnarmici al massimo per far fruttare questi primi anni di lavoro.

[carra]

Un'esperienza all'estero conta sempre molto, mio padre ci ha lavorato per molto fuori Italia, ed ora a 62 anni ci sono ancora aziende (per lo più inglesi) che lo cercano senza che lui muova un dito. Io opterei per Londra

[FazzoMetal]

Un'esperienza all'estero conta sempre molto, mio padre ci ha lavorato per molto fuori Italia, ed ora a 62 anni ci sono ancora aziende (per lo più inglesi) che lo cercano senza che lui muova un dito. Io opterei per Londra

Posso solo chiederti in che settore opera?
Comunque grazie del feedback!

[carra]

Grandi opere in acciaio