A mio avviso non sono io che ti costringo.
Forse è la conseguenza del fatto che non ne hai fatto nemmeno uno nel tuo primo intervento...
Sono andato per punti perché non ho capito bene dove andavi a parare, ed allora l'unica contestualizzazione che mi era possibile è quella.
Daltronde ti avevo detto di provare a riformulare, hai preferito ribadire l'impostazione... magari non ci sarebbero stato "un macello di QUOTE" se non avessi risposto "Non capisci? Arrangiati, io faccio come mi pare". Almeno, a me è suonata un po' così. Tu ora mi dici in sostanza che mi sbaglio: va bene, point taken, anzi, poiché non chiedo solo di venirmi incontro, ma volentieri mi offro di venire incontro, provo a riassumere la discussione fino a questo punto, spero a beneficio di entrambi (nel tuo caso almeno nella speranza di una riduzione del numero di QUOTE) e nei limiti in cui l'ho capita.
L'esigenza non è quella di stilare classifiche, non sono attrezzato e non voglio attrezzarmi, ma quello di effettuare valutazioni estemporanee e di taglio eminentemente pratico. Questo ovviamente non significa che le misure possano o vogliano essere fatte alla carlona, ma tale questione (metodologia) semplicemente non era stata menzionata prima di te.
Dici che il setup proposto "funziona" senz'altro perché replica il principio di funzionamento dell'anemometro a filo caldo... sarà, francamente mi ero ispirato a qualcosa di ancora più "banale", ovvero "Come non scottarsi la bocca per mangiare un piatto di pasta e fagioli", ma se ora vuoi ascrivere il tutto al filo caldo che non mi era venuto in mente non mi preoccupo (non una è questione di primogenitura), anche se forse è quest'ultimo che si ispira a, o meglio deriva dall'ipotesi atomica (John Dalton).
Il setup proposto mi lascia dubbioso, per vari motivi: a) perché non so a che distanza dal dissipatore la differenza tra i valori di pressione statica siano, sia pure solo per amore di semplicità, trascurabili rispetto alle differenze tra i valori di portata; b) perché non so se la ventola agganciata in pull sul dissipatore sia ed in che misura assimilabile/preferibile alla stessa ventola in push ma distanziata; c) perché non so per quali valori di portata il contributo delle altre interfacce alla resistenza termica sia (sempre solo per amore di semplicità) trascurabile rispetto a quello dato dal pacco alettato; d) perché non so che ordine di grandezza di risoluzione posso aspettarmi con un setup ridotto all'osso (intendo, forse troppo semplificato); etc.
I tuoi "punti", poiché non li hai contestualizzati, io non ho saputo se ascriverli al post #1, al post #6, al post #5, al post #3, a tutti insieme, in che ordine ed in che misura: alcuni mi hanno fatto pensare che però tu sia comunque incorso nella sindrome da "wall of text" o "tl;dr", della serie "rispondo in generale su tutto e quindi forse anche non pertinentemente". Detto diversamente, tu mi stai simpatico e non ho preso come critiche i tuoi "punti", e l'unica cosa che non mi piaceva ho cercato di dirtela apertamente.
Il "riferimento" non interessa il setup (oggetto del mio interesse), tutt'al più l'interpretazione dei risultati. Peraltro, per ridurre l'alea da errori sistematici o occasionali banalmente mi sono affidato alla ripetizione: tre rilevazioni per ciascuna ventola, sperando in un buon accordo dei risultati a posteriori. Tre perché un numero maggiore di misure (5, 7, etc), seppure preferibile per interpolare qualcosa che assomigliasse ad una gaussiana, si scontrava con una esigenza pratica: a differenza di Damiano, che ha a disposizione una bella stanza climatizzata per le misure (ovvio, CT è una cosa seria), faccio le misure a casa, in mansarda, e per ridurre l'influenza della tamb e dell'umidità ho fatto le "misure" dopo l'orario di spegnimento dei termoconvettori. Questo limita di fatto l'ammontare di tempo complessivo che posso dedicare ad una sessione: il solo tempo di rilevamento è stato di poco meno di 500 secondi per ventola, più il tempo relativo ad approntare il test (cambio delle ventole, stabilizzazione del regime di rotazione, riportare i dati, etc) fa circa 10-11 minuti per sessione, che per 8 ventole porta via oltre tre ore. Di più non era assolutamente possibile, altrimenti dovrei andare a letto alle cinque del mattino, e "la donna" (come Damiano talvolta appella la sua) non gradirebbe affatto: di fatto ci sono volute due serate per quel breve report del post #6.
Pressione e pescaggio apparentemente non interessano ugualmente il setup, tutt'al più la valutazione dei risultati.
La pressione rientra però nei dubbi espressi sopra circa i "problemi" del setup proposto: quando è possibile trascurarla? Non lo so, e dalle vostre risposte non ho capito se e quando sia possibile.
Delle tue lo sto dicendo, circa le risposte di Damiano esse sono state forse troppo asciutte (ed in alcuni punti forse un po' fastidiose come esposizione), per cui ugualmente non in grado di colmare la mia ignoranza, o almeno di dissipare completamente le mie incertezze.
Il pescaggio non mi interessa perché i dati di temperatura (quelli in base ai quali potrei forse indirettamente rilevare il pescaggio) sono fortemente aleatori, o meglio, più aleatori della rilevazione del regime, per cui mi limito e devo limitarmi alle letture a parità di giri/min. Questo come impostazione di partenza: se il pescaggio deve interessarmi, invece, e perché, dai tuoi post non l'ho capito, e quindi se pensi che sia rilevante, spiegami per favore il perché.
La foto del setup non c'è perché il setup non esiste se non come abbozzo, come ipotesi: nell'attesa di chiarirmi le idee, invece che ragionare sulla carta, pardon, sullo schermo, ho preferito stare sul pratico e fare appunto delle misure, per gioco ma possibilmente non per scherzo, per vedere se i dati concreti davano qualche indicazione che sotto forma di consigli o spiegazioni non avevo recepito. Ma visto che ci tieni per capire meglio, prendo il telefonino e te la faccio:
setup.jpg
Sono riprese due ventole per farti vedere entrambe le posizioni (posteriore in push, anteriore in pull). Non è inquadrato lo FX 70 perché stasera volevo effettuare delle prove con delle 140mm, la pasta è la MX4 di Arctic Cooling che non ha bisogno di troppe "cure" (e che ho nel siringone da 22gr).
Al proposito quale potrebbe essere il dissipatore giusto? Avevo delle ipotesi, brevemente suffragate da spiegazione negli altri post: Damiano ha dato una indicazione generale ma non degli esempi concreti per cui non ho ancora fissato il punto al riguardo, ed appunto sono sempre bene accette valutazioni argomentate (per es. i miei dubbi sull'Archon in foto riguardano soprattutto l'aumentata distanza dalla ventola in push rispetto allo FX-70).
Circa la ripetibilità in tempi diversi, non è sbagliato quanto tu dici, ma come accennavo prima al momento non è un'idea quella di creare un database permanente delle rilevazioni, l'intenzione è piuttosto di arrivare a fare di volta in volta delle one time comparisons per rispondere a domande tipo "che ventola metto oggi su questa build?". Anche perché a sentimento ci sono troppi problemi a farlo senza implementare un setup di misura ambizioso, tipo la camera stagna (nella stanza climatizzata) di CT. E daltronde, anche quando le condizioni al contorno (mezzi, conoscenze, esperienza) sono più favorevoli, comunque stratificare i dati nel tempo porta a problemi di consistenza. Ti faccio un esempio di cosa intendo rimanendo su CT:
e
Infine, circa l'argomento fluidodinamica, è interessante esplorare il punto su come un dotto possa eventualmente influenzare la misura (la intendo nel senso di un possibile aumento della "risoluzione", in senso atecnico, come una possibile maggiore differenza sui DTS), ma in generale non vedo l'appiglio alla questione flusso laminare/flusso turbolento, di cui tu non vuoi parlare e che io non ho chiesto. Che io sappia (cioè poco) il dotto canalizzerebbe ma non renderebbe il flusso verso il dissipatore laminare e non turbolento solo per la sua presenza, e soprattutto non capisco come possa tornare utile ai fini della misura un flusso suppostamente laminare, posto che il flusso turbolento è molto più efficiente nel trasportare via il calore (e mi aspetto che tanto più il flusso sia efficiente, tanto più la misura della temperatura possa tornare utile ai fini valutativi).
Per le cazzate in coda, ribadisco quanto sopra: a parte che mi stai simpatico, non ho considerato cazzate i tuoi punti, al più "momentaneamente irricevibili", per cui chiuderei questa singola questione definitivamente. Ed a proposito di cazzate, mi sa che ne ho fatta una io: non credo che questo mio post sia un oggetto più chiaro o maneggevole dei ripetuti QUOTE di cui sopra, almeno in lettura...
...e buona serata, chimico!