All'interno sono numerose le peculiarità del NZXT Phantom 630; analizziamole nel dettaglio.
Il case monta di default ben tre ventole da 200mm, ognuna con filtro antipolvere rimovibile; ne troviamo una sulla paratia laterale, una sul top, sotto alla cover in plastica, alla quale se ne può affiancare una di pari misure, e una sul frontale del case, nascosta dietro la plastica. Le ventole sono delle RF-FZ20S-02 di casa NZXT, che sono certificate per 103 CFM a 700rmp, consumo di circa 5W e rumore prodotto pari a 20dBA.
Sul retro è stata invece scelta una NZXT FN-140RB da 140mm, 1300RPM, 62.5CFM, 2.88W di potenza e 26.52dBA di rumore.
Molto interessante la zona degli hard disk; il case può ospitare fino a sei drive, sia da 3.5" che da da 2.5", come gli SSD. La gestione è davvero ottima in quanto permette moltissime combinazioni differenti, grazie all'usto di tre gabbie separate liberamente configurabili. Si possono mantenene, ad esempio, tutte le gabbie in colonna, oppure scegliere di installarne solo una oppure due, oppure installarle nella seconda posizione più a sinistra per far spazio ad un radiatore nella parte anteriore. Il tutto con un sistema di incastri e viti molto rapido ed intuitivo.
I drive sono fissati alle gabbie su delle slitte in plastica, con quattro perni per gli hard disk meccanici e quattro fori per le viti degli SSD. L'estrazione di queste slitte è molto semplice e veloce e si procede dalla parte posteriore, semplicemente schiacciando le due grosse clip e tirando la slitta; nel reinserirla bisogna solo farla scorrere nel binario, prestando però attenzione, visto che la slitta è molto morbida, a non farla uscire dalla guida metallica.
Particolare la predisposizione con angolo regolabile per una ventola da 120mm o da 140mm (o persino per un radiatore) davanti agli hard disk, che permette di ottimizzare al massimo i flussi d'aria all'interno del case.
Per ultimo, dietro la scheda madre, troviamo due ulteriore alloggiamenti esclusivi per SSD; per installare un disco è sufficiente rimuovere la vite, sfilare verso l'alto la placca in acciaio e fissare il drive con le classiche quattro viti.
Anche l'installazione delle periferiche frontali è rapida e non necessità di alcun utensile; senza nemmeno smontare la plastica anteriore, si sblocca il gancio (foto seguente a destra), si inserisce il drive nella posizione desiderata e si blocca il tutto richiudendo il gancio.
L'alimentatore si installa nella classica posizione sul fondo, in entrami i sensi; sono qui presenti sei distanziali con gommino che mantengono ben saldo il PSU in posizione e smorzano ogni vibrazione. Lo spazio a disposizione è tanto e non ci sono quindi problemi nemmeno con le unità più ingombranti. L'installazione è semplicissima e richiede solo un cacciavite per le quattro viti di fissaggio.
Ecco infine le nove cover degli slot PCI, realizzate in acciao nero con fori ovali; sono impiegate viti senza pomello, scelta che costringe l'utente ad utilizzare un cacciavite per l'installazione delle schede PCI.