In questa fase di test abbiamo analizzato i flussi d'aria interni al NZXT Phantom 630; dopo aver rimosso la paratia laterale di sinistra, è stato applicato uno strato di pellicola trasparente, sigillando il case accuratamente con del nastro adesivo. Vista questa configurazione non è stato possibile utilizzare la ventola laterale da 200mm.
Le tre ventole installate sono quindi state collegate al fan controller integrato nel case e alimentate dall'esterno; abbiamo effettuato i test in tre differenti configurazioni, ognuno ripetuto a +5 e +12volts.
- Tutte le ventole accese:
Il test parla chiaro; in questa configurazione l'areazione interna è davvero ottima e non si notano particolari zone di ristagno di aria. La rumorosità è contenuta anche con tutte le ventole a 12V; per i più sensibili è però possibile ridurre la velocità di rotazione, ottenendo un sistema davvero molto silenzioso e allo stesso tempo performante.
- Ventola frontale in immissione e posteriore in espulsione (superiore spenta)
Spegnendo la ventola superiore, la situazione è un pò diversa; alla velocità massima l'areazione è ancora ottima, grazie alla generosa ventola posteriore da ben 62.5CFM. Intervenendo sul fan controller, soprattutto a velocità minima, si comincia a notare un degrado delle performance, con aree interessate da ristagno di aria calda.
- Ventola frontale in immissione e superiore in espulsione (posteriore spenta)
Per gli amanti del raffreddamento a liquido consigliamo di posizionare il radiatore nella parte frontale o sul fondo del case e lasciare le altre ventole invariate, in modo da farlo lavorare con l'aria fresca in ingresso e ottenere un perfetto riciclo d'aria. La posizione sul tetto del case è a nostro avviso poco azzeccata, perchè costringerebbe il radiatore a lavorare con aria calda, oppure, invertendo le ventole sul top, si andrebbe a creare troppa differenza tra aria in ingresso e in uscita.