Vediamo ora qualche dettaglio della parte elettronica dell'Aerocool Strike-X Air; essendo un case open air, da questo punto di vista è molto spartano e i particolari non sono molti.
Cominciamo dal pannello di I/O installato sul frontale; come già menzionato questo ospita una connessione USB 3.0, tre USB 2.0 e jack per cuffie e microfono; il tutto è realizzato tramite un piccolo PCB rettangolare su cui sono installati i vari connettori, uno di fianco all'altro.
A lato di questo pannello troviamo quindi i due pulsanti di accensione e reset, installati su un secondo PCB quadrato; si tratta di due piccoli switch che ospitano al loro interno due LED, rispettivamente quello di accensione e quello di stato degli hard disk.
Questo case utilizza per le periferiche di storage un'interfaccia hot-swap, che permette quindi di collegare o scollegare periferiche anche a sistema avviato; questo meccanismo agevola inoltre l'installazione dei drive, sarà infatti sufficiente montarli sui cassetti ed inserirli fino ad avvenuta connessione; soluzione molto intelligente, forse adotatta oltre che per la sua comodità anche per l'inaccessibilità alle connessioni dei dischi una volta installato l'alimentatore.
Questo sistema è composto da una piccola scheda stampata fissata con sei viti al fondo del cestello; su un lato del PCB troviamo le tre coppie di connessioni SATA (alimentazione e dati); sul retro invece abbiamo due molex a quattro pin per l'alimentazione (il secondo connettore alimenta due drive), le tre porte SATA e tre coppie di condensatori, che stabilizzano le tensioni ed evitano danni al sistema o ai drive durante la loro connessione o rimozione.
Il sistema di aerazione dello Strike-X Air è composto da due sole ventole e non sono presenti alloggiamenti extra per la personalizzazione; forse è una scelta un pò limitativa, ma d'altronde si tratta di un case aperto che non necessita di una ventilazione forzata particolare.
La prima ventola è installata sul coperchio e va a raffreddare la zona della scheda madre, aspirando aria dall'alto e spingendola verso l'interno del case; scelta a nostro avviso discutibile visto che l'aria calda per natura sale verso l'alto; forse messa in aspirazione avrebbe ottenuto un risultato migliore.
La ventola scelta è siglata A2020L 12, prodotta da Aerocool stessa, con telaio fumè, pale rosse e illuminazione a LED rossi; le uniche informazioni che abbiamo le leggiamo sull'etichetta: 200mm, 12V, 0.42A per 5.1W di consumo. Come design assomiglia molto alla Aerocool Silent Master Red, anche se differisce per le pale e sopratutto per le caratteristiche tecniche.
La seconda ventola è dedicata al raffreddamento degli hard disk; è posizionata in verticale proprio a fianco del cestello, fissata al telaio del case con due soli viti. Data la sua posizione, è difficilmente accessibile e non sarà facilissimo sostituirla. La ventola ha gli stessi colori della prima ed è siglata AV12025; pur se marchiata Aerocool, è realizzata da Dongguan Xing Bo Industrial Co. e le sue caratteristiche tecniche riportano: 120mm, 12V, 0.12A, 1200rpm, 25.5cfm e 20.0dbA.