Oltre ai più classici fattori di forma, ci sono diversi modelli di case che adottano il cosidetto "cube form factor", una sorta di rivisitazione del mid-tower che prevede una struttura a doppio scomparto per separare scheda madre e schede PCI-E da tutti gli altri componenti. Nelle prossime pagine ci addentreremo in questo mondo con il Corsair Carbide AIR 540, primo della casa californiana a rientrare in questa categoria.
Corsair è nota al pubblico da oramai quasi vent'anni; in questa sua carriera, si è inizialmente distinta per le memorie ad alte prestazioni, per poi aprire i propri orizzonti verso il mercato degli SSD, dei dissipatori ad aria ed a liquido, degli accessori per PC e dei case; in quest'ultimo settore, i modelli sino ad oggi realizzati sono stati caratterizzati da linee e design sempre azzeccati, ma definibili "standard", mai troppo fuori dagli schemi; il Carbide AIR 540, il primo di casa Corsair con design a cubo e una divisione degli spazi interni in due scompartimenti affiancati, rappresenta una rottura radicale da questo inquadramento.
Questo modello è l'ultimo aggiunto alla famiglia Carbide, e ne segue alla lettera i presupposti sui quali si fonda: offrire case di fascia medio-alta, pensati cioè per avere tutte le caratteristiche di fascia alta necessarie, quelle che poi si ritrovano nei modelli più costosi, senza aggiungere nulla di extra, strizzando cosi l'occhio al portafoglio coniugando buone performance e ampi spazi interni con un prezzo di vendita contenuto.
Viste queste premesse, siamo molto curiosi di scoprire cosa offra questo case e di studiare come Corsair abbia interpretato il concetto di "cube case"; dato che si tratta di un primissimo tentativo su questa nuova strada, sulla carta non ci aspettiamo un case perfetto in ogni dettaglio, ma siamo certi di trovarci di fronte ad ottimo capostipite di una nuova famiglia.
Come sempre, prima di addentrarci nei dettagli, ecco qui di seguito le caratteristice tecniche del case in oggetto.
Nome modello |
Carbide AIR 540 |
Modello | CC-9011030-WW |
Colori disponibili | Bianco, argento, nero |
Materiali | Telaio in acciaio Cover anteriore e superiore in plastica Finestra laterale in plexiglas |
Dimensioni (H x L x P) | 458 x 332 x 415mm |
Fattore di forma | Mid Tower "Cube" |
Schede madri compatibili | ATX, E-ATX, Micro-ATX, Mini-ITX |
Drive 5.25" | 2x tool-free |
Drive 3.5"/25" | 2x tool-free con Hot-Swap |
Drive 2.5" | 4x tool-free |
Panello I/O | 2x USB 3.0 1x Cuffie 1x Microfono |
Slot di espansione | 8 |
Sistema di raffreddamento |
Fronte: 2x 140mm (in dotazione) o 3x 120mm |
Tipo PSU | ATX PS2 Standard |
Compatibilità | Lunghezza scheda video: 320mm Altezza dissipatore CPU: 170mm Lunghezza alimentatore: 200mm |
Il confezionamento rispecchia gli standard di casa Corsair: una scatola di spesso cartone, non trattato, senza un colore di fondo, con una grafica dallo stile molto semplice e pulito, in bianco e nero. Tutte le informazioni sono riportate sui quattro lati principali, mentre la parte superiore e il fondo rimangono completamente vuoti.
Sul lato frontale troviamo il case disegnato per intero, con una vista che ne mostra i tre lati principali; a fianco la scritta "Carbide Series - AIR 540", sotto la quale vengono descritti a parole, in ben sei lingue differenti, i tratti caratteristici di questo case; a completare la grafica il logo di casa Corsair, in piccolo, quasi nascosto, nell'angolo superiore sinistro.
Ecco di nuovo sul lato opposto l'esploso del case, come avevamo già trovato per l'Obsidian 250D; si nota il telaio, al centro, messo a nudo, e tutte attorno le varie componenti e le plastiche di cui questo case è composto. Di nuovo, sotto il disegno, una breve descrizione in sei lingue delle caratteristiche offerte dal case e della sua compatibilità con dissipatori, schede video e hard disk/SSD.
I due lati rimanenti sono praticamente identici, cambia solo lo stile della scritta "Carbide Series AIR 540" nella parte superiore; da questi due possiamo analizzare tutte le caratteristiche tecniche del prodotto, annotate esclusivamente in forma tabulare ed accompagnate da tre semplici disegni che ne rappresentano il frontale e l'interno, da entrambi i lati.
Il case si estrae dal lato superiore; una volta tagliato il nastro che sigilla la confezione si può procedere sfilandone il contenuto; vi consigliamo però, visti ingombri e peso, di appoggiare innanzitutto la confezione su di un lato.
A protezione del case troviamo in questo caso, oltre ai due classici grossi e molto robusti inseriti in poliuretano espanso a coprire tetto e fondo del case, una elegante sacca in stoffa nera in sostituzione della classica busta di plastica trasparente. Ai fini pratici la differenza è nulla, ma dal lato visivo questa scelta da all'utente un impatto con il case decisamente migliore, crea quasi un alone di mistero, come se si stesse per svelare qualcosa di molto prezioso. Ottima scelta: d'altronde si sa, anche la confezione (l'occhio) vuole la sua parte.
Non è stata dimenticata infine la pellicola adesiva trasparente a protezione della finestra laterale del case.
ll bundle offerto è in pieno stile Corsair; è composto da un manuale d'installazione e d'uso, che troviamo all'interno della scatola racchiuso in una busta di plastica trasparente sigillata, e dalla viteria accessoria, raccolta nella classica scatola in cartoncino marrone chiaro con stampato al centro il logo di casa Corsair.
Si conferma la nota positiva del manuale; grazie al suo stile semplice, ricco di immagini semplici ed esplicative, corredate da indicazioni precise, riesce a fornire rapidamente tutte le informazioni necessarie per il corretto uso del case e per l'installazione dei componenti al suo interno. E' lungo ventisei pagine e riporta tutte le informazioni in sei lingue differenti, tra le quali anche l'italiano.
Nella scatola invece troveremo a nostra disposizione:
- 10x viti con testa a croce per scheda madre e hard disk;
- 12x viti per ventole;
- 8x viti per SSD e unità ottiche;
- 6x fascette per cavi in plastica nere;
- 1x supporto per scheda madre.
Bundle forse un pò ridotto all'osso. Certo c'è tutto quello che vi servirà, ma le viti (come quelle per le ventole o per la scheda madre) sono proprio contate.
Ma veniamo ora al dunque, studiando come Corsair abbia pensato di interpretare il concetto di fattore di forma a cubo; il case ha la forma, per l'appunto, di un grosso cubo poco più alto che largo, con misure pari a 457 x 331 x 407 mm (A x L x P); sembra quasi di avere a che fare con un piccolo e tozzo server. Lo stile rispecchia i dettami della casa madre, anche se forse si intravedono alcuni particolari che vanno un po' fuori dalle righe; il look è infatti si molto pulito, senza alcun fronzolo, con linee stondate ai bordi ma comunque secche ed un colore nero opaco uniforme su tutte le superfici in gioco; c'è però anche una componente più movimentata, quasi aggressiva, la griglia frontale nascosta dietro le grosse scanalature che percorrono tutto il frontale e il tetto del case, con il logo Corsair in bella vista al centro.
Guardandolo frontalmente, ma anche dal lato opposto, appare subito evidente la divisione tra i due scompartimenti; sul lato sinistro, proprio dietro la griglia di aereazione, troviamo lo spazio per scheda madre, processore e schede video, largo a sufficienza per ospitare una scheda madre E-ATX, tutte le schede video che vogliamo, ben tre radiatori e sei ventole; sul lato opposto, dove è stato installato il pannellino di I/O frontale, trovano invece posto due periferiche da 5.25", gli hard disk, l'alimentatore e tutti i cavi da nascondere.
Vista questa disposizione dei componenti sulla sinistra è stata montata una finestra laterale a dir poco enorme, praticamente grande quanto tutto il case; c'è giusto la cornice in acciaio per sostenerla. Fate solo molta attenzione quando la rimuovete perchè ci è parsa un pò delicata. La paratia di destra è al contrario quasi completamente chiusa, spicca solo una piccola griglia quadrata proprio nella zona dell'alimentatore.
Sul fondo, infine, sono stati installati quattro grossi piedini rettangolari e si notano quattro aperture in corrispondenza delle due slitte per gli hard disk.
Si passa ora ad analizzare qualche dettaglio dell'esterno, partendo dal retro; al primo colpo d'occhio notiamo ancora una volta la netta distinzione tra le due zone interne.
L'apertura per l'alimentore è sul fondo, a sinistra; si nota la sua posizione verticale e la predisposizione dei fori che ne permettono l'installazione in entrambi i sensi; come vedremo a breve, grazie ad un meccanismo di incastro dell'alimentatore, questi fori diventano quasi del tutto inutili. Sopra questo scasso, sempre nella parte sinistra è stata poi ricavata una generosa griglia con fori a nido d'ape, che permette agli hard disk di respirare a dovere.
Classico il disegno del lato destro; sul fondo abbiamo gli otto bracket con fori rettangolari, affiancati da una piccola griglia verticale a nido d'ape; nella parte superiore è stata ricavata l'apertura rotonda per la ventola da 140mm (già installata e corredata di griglia nera) o da 120mm.
Dal dettaglio dell'ultima foto, infine, potete notare le viti impiegate per questo case, tutte, sia all'esterno che all'interno, con testa a pomello zigrinata; questo vi permetterà di montare e smontare questo case e quasi ogni pezzo di hardware tutte le volte che desiderate senza alcun utensile.
Per isolarlo e farlo respirare al meglio anche dal fondo, il case poggia su quattro piedi rettangolari, rimovibili; questi sono alti circa 20mm e sono dotati di uno strato in gomma con fuzione sia di antiscivolo che di smorzamento delle vibrazioni.
Merita, a nostro avviso, una menzione il particolare taglio che Corsair ha voluto dare agli spigoli del case, che sono per cosi dire stondanti ma non curvi; si crea una sorta di sfaccetattura, con un bel gioco di luci ed ombre.
Sul lato frontale destro, al centro, spicca il pannello di I/O che include i pulsanti di accensione (con bordo illuminato) e reset, il LED di funzionamento degli hard disk, due jack da 3.5" per cuffie e microfono e due porte USB 3.0; appena sopra sono stati posizionati, in verticale i due slot da 5.25", opportunamente chiusi da due coperchi plastici.
Alla stessa altezza del pannello di I/O, in mezzo alla griglia sulla sinistra, il logo di casa Corsair completa la parte frontale.
Facciamo notare come le griglie di aereazione, sia quella frontale che quella superiore, siano rimovibili in poche semplici mosse; la prima, sul tetto, è fissata con due viti al retro del case e va sfilata verso il fondo; una volta rimossa si procede con quella frontale spingendola verso l'alto. Per chi volesse è possibile bloccare del tutto anche quest'ultima parte con due viti, ma a nostro avviso non è necessario, il solo incastro è sufficiente per far rimare la parte in sede.
Come si può notare dalle due foto precedenti, una volta che abbiamo rimosso le due griglie centrali restano fissate al case altre parti plastiche; ad esclusione di quella anteriore destra, queste sono bloccate per mezzo di incastri in plastica (per fortuna non si tratta dei soliti fragilissimi incastri) aiutati da due piccole viti per ciascun pezzo.
Il frontale adotta invece quattro grossi incastri metallici, raffigurati in dettaglio nell'ultima delle seguenti foto. Sono decisamente più robusti di quelli in plastica e garantiscono una messa in posizione più salda. Molto bene anche le cover dei vani da 5.25", rigide e tagliate a misura alla perfezione.
Mettere a nudo il Corsair Carbide AIR 540 è davvero cosa velocissima; si rimuovono le due paratie, le due griglie centrali ed infine tutte le varie cover plastiche.
Appare subito evidente, sia all'occhio che per il peso non indifferente, come si abbia a che fare con una struttura imponente e molto robusta, grazie all'impiego di materiali di alta qualità per ogni sua singola parte e ad un assemblagio da manuale, come consuetudine della casa. Non abbiamo trovato un singolo rivetto installatato anche solamente storto per tutto il telaio ed inoltre ogni accoppiamento risulta perfetto, senza il minimo gioco.
Ottima la cura del colore, nero come l'esterno, steso in maniera uniforme ed impeccabile su tutta la superficie senza trascurare alcun dettaglio. Nulla da ridire anche sulla sua resistenza.
Analizzato il telaio nella sua interezza, passiamo a vedere qualche dettaglio interessante.
Mostriamo ad esempio il vano per l'alimentatore, con il suo particolare meccanismo di installazione tool-less; per bloccare in posizione la PSU è stata ideata una piccola base in acciaio con un fermo, larga quanto l'unità stessa, che va posizionata esattamente a contatto con l'alimentatore installato e fissata quindi al fondo del case con due viti. Per chi non si fidasse di questo meccanismo, sottolineiamo come sia possibile installare il tutto con le classiche quattro viti, anche se purtroppo nel bundle non ne sono fornite a sufficienza.
Per quanto riguarda lo storage il Corsair Carbide AIR 540 offre spazio per quattro SSD, due hard disk da 3.5"/2.5" e due drive esterni da 5.25"; nella camera principale è predisposto sul fondo spazio per due drive da 3.5" o da 2.5", con un comodissimo (a parte una piccola pecca che spiegheremo in seguito) meccanismo tool-less a slitta e sistema hot-swap. Dall'altro lato si possono invece installare esclusivamente SSD (o dischi da 2.5" in generale); Corsair propone una gabbia particolarmente innovativa, completamente rimovibile, fissata con un incastro plastico sul retro del piatto scheda madre poco sopra l'alimentatore; è inoltre modulare e permette quindi all'utente di decidere quanti "slot" montare nel case: potete lasciarne quattro o, se preferite, se ne possono letteralmente staccare alcuni ed installare solo quelli realmente necessari.
E' tool-less anche il vano da 5.25"; per installare una periferica sarà sufficiente inserirla dal davanti e spingerla fino quando non scatta il meccanismo; per l'operazione inversa si deve agire sull'apposita levetta per sbloccare il fermo. Come fare invece per i drive corti, quali fan controller o pannelli multifunzione? L'unico modo è usare viti e cacciavite, con l'obbligo però di rimuovere completamente il cestello, visti gli spazi esigui a disposizione al suo intorno.
Colpisce per le sue a dir poco generose dimensioni lo scasso in zona socket realizzato sul piatto scheda madre; finalmente sarete certi di poter lavorare comodamente sul vostro dissipatore senza essere obbligati a smontare ogni volta la scheda madre.
Vista la suddivisione dello spazio interni in due scomparti, Corsair ha messo a disposizione ben otto fori ovali per il passaggio dei cavi da una parte all'altra, tutti con relativa protezione in gomma. Due sono in alto, sopra la zona della CPU, gli altri sei sono disposti a coppie sul lato, lungo tutto il bordo destro della scheda madre. Sul fronte cable management non si poteva chiedere di più, ed infatti come vedremo tra poco, questo è uno dei veri punti di forza del Carbide AIR 540 e del suo fattore di forma.
Un'ltima panoramica sulla parte superiore del telaio, dove è stato ricavato spazio per due ventole da 120mm o due da 140mm o un radiatore biventola, e su quella frontale sinistra dal lato della scheda madre; qui trovano posto fino a tre ventole da 120mm o due da 140mm; per chi volesse c'è spazio a sufficienza anche per un radiatore, fino a 3x120mm, anche di spessore "doppio".
Dal punto di vista elettronico il Corsair Carbide AIR 540 è molto semplice; il pannello di I/O è montato su un supporto plastico realizzato ad hoc e fissato al telaio da un incastro e da due viti con testa a croce; questo offre, oltre ai pulsanti di reset ed accensione (realizzati tramite due classici switch), un LED degli hard disk, due jack per cuffie e microfono e due porte USB 3.0. Queste ultime sono delle semplici prolunghe e terminano con un connettore USB 3.0 e uno HDAudio da collegare direttamente agli header della scheda madre. Da notare, nella prima delle seguenti foto, il pulsante di accensione (sulla sinistra) che impiega un particolare sagomato in plastica per riflettere la luce del LED ed illuminare il bordo del tasto stesso.
Passando quindi al fronte ventole e filtri le possibilità si ampliano parecchio; visto come è stato pensato da Corsair, il Carbide AIR 540 monta un solo filtro antipolvere, installato sulla parte frontale, realizzato da un telaio in plastica che sostiene una fitta maglia in nylon; essendo magnetico lo si può rimuovere in una sola mossa per una comoda pulizia, dopo l'aver rimosso la griglia superiore e quella frontale.
Il filtro prottegge dalla polvere le ventole anteriori; in questa zona il case è compatibile con tre ventole da 120mm, due da 140mm oppure con un radiatore triventola (3x120mm); di serie monta due ventole in immissione da 140mm, targate A1425L12S-2 (12v, 0.30A, 1000 RPM+/-20%, 54.0CFM, 20dBA, connettore a 3pin).
Sul retro è possibile installare una singola ventola da 120mm, da 140mm o un radiatore monoventola da 120mm; non siamo però certi della compatibilità con uno di misura maggiore visti gli spazi esigui; azzeccata la griglietta esterna che grazie ai suoi fori asolati risulta compatibile con entrambe le misure. Di serie il Carbide AIR 540 viene venduto con una ventola da 140mm in estrazione, sempre siglata A1425L12S-2.
Sul tetto, in ultimo, si possono montare altre due ventole da 120mm o da 140mm; anche questa posizione è compatibile con un radiatore di dimensioni massime pari a 2x140mm. Di serie non è fornita alcuna ventola.
In totale quindi nel case c'è spazio per ben cinque o sei ventole (a seconda di cosa si installa sul frontale), o per tre radiatori se volete un impianto a liquido. Di certo già la dotazione di serie è in grado di fornire un flusso d'aria significativo, ma potrete adattare la configurazione per soddisfare al meglio le vostre esigenze.
Come avevamo immaginato, è davvero facilissimo e molto veloce installare un intero sistema nel Corsair Carbide AIR 540, in gran parte per merito del suo particolare fattore di forma a cubo e degli ampi spazi a disposizione ricavati all'interno. Siamo partiti dall'alimentatore, per il quale la casa ha adottato un comodo sistema di montaggio tool-less; per bloccare in posizione l'unità è stata ideata una sorta di piccola base in acciaio con funzione anche di fermo, che va posizionata in modo corretto a seconda della lunghezza del vostro alimentatore. In poche parole si toglie questa base, si inserisce in posizione l'unità e si riposiziona la base, fissandola quindi al fondo con le due viti. Anche se noterete un po' di gioco state certi che il sistema è sicuro.
Siamo passati quindi all'altro scompartimento, installando per prima la scheda madre e la scheda video; nulla di più semplice, gli spazi di manovra sono a dir poco abbondanti, i distanziali sono già tutti in posizione e il perno al centro vi aiuterà a mettere il tutto nella corretta posizione al primo colpo. Dovrete solo stringere le varie viti ed il gioco è fatto. Molto bene lo scasso nella zona socket, dalle dimensioni più che generose, che vi permetterà di lavorare sul dissipatore come se aveste la scheda madre in mano.
Sempre da questo lato, sul fondo del case si possono installare fino a due hard drive da 3.5" o da 2.5", in modalità hot-swap; il sistema, a slitta, è tool-less per i primi, mentre per i secondi no e dovrete quindi armarvi di viti e cacciaviti. Non solo: infatti prima di poter fissare l'unità sarà vostra cura togliere dalla slitta il perno anteriore destro che ne impedisce il corretto allineamento con fori e connettori. Le slitte ci sono sembrate di buona qualità, robuste ma al contempo morbide a sufficienza da permette una facile installazione dell'hard disk.
Nella seconda camera c'è spazio per ulteriori quattro drive da 2.5"; il cestello ci ha colpito in positivo: in primisi è del tutto tool-less, grazie ad un sistema meccanico basta spingere il drive fino in fondo per bloccarlo in posizione e premere sulla levetta per estrarlo; in secundis lo si può rimuovere interamente dal case, ad esempio per pulirlo, ed è modulare, dando così all'utente la scelta sul numero di cassettini da installare.
Una piccola nota che ci sentiamo di fare riguarda proprio il reparto storage: con tutto questo spazio a disposizione perchè Corsair non ha installato altri cestelli, magari anche per drive da 3.5"?
In ultimo abbiamo aggiunto una periferica da 5.25"; per curiosità abbiamo provato sia drive a lunghezza intera, che quindi possono sfruttare il comodo meccanismo di incastro tool-less visto in precedenza, sia quelle più corte quali fan controller o multi-card reader. E purtroppo non abbiamo capito come fissarle senza rimuovere completamente il cestello; usando i fori superiori non si ha spazio per un cacciavite, mentre quelli inferiori sono già occupati dagli incastri meccanici.
Ultimo passo è stato il cablaggio; grazie a tutto lo spazio a disposizione, sia nel lato principale che in quello posteriore, e a tutti i fori sul piatto scheda madre sbrigherete il compito in un attimo e con risultati eccellenti. Tutti i cavi extra possono essere raggruppatti nella zona tra le periferiche da 5.25" e l'alimentatore, quelli che vi servono li fate passare in misura nella camera principale ed il gioco è fatto. Senza troppe complicazioni otterrete un'integrazione molto ordinata e pulita con tutti i vantaggi del caso, non solo visivi.
Di seguito una carrellata di foto del nostro sistema completo integrato all'interno del Corsair Carbide AIR 540.
Andiamo ora ad analizzare l'aereazione interna del Corsair Carbide 540D; vediamo le temperature di CPU e GPU al variare del rispettivo carico di lavoro. Abbiamo impiegato la seguente configurazione:
- CPU Intel Core i7 2600K stock;
- Scheda madre Asrock Z68 Extreme4 Gen3
- Ram Avexir Core Series 4x4GB @ 2133MHz
- Scheda Video Nvidia GTS250 stock
- SSD Micron C400 128GB SATA 3
- Dissipatore CPU ad aria Scythe Ninja 3
Come sempre sono state effettuate due serie di misure; abbiamo preso come riferimento le temperature rilevate con sistema montato su banchetto, per poi confrontarle con quelle ad hardware montato nel case in oggetto. Per mantenere la compatibilità tra le due misure, nessun cambiamento sul sistema di dissipazione è stato effettuato.
Il case è stato lasciato nella configurazione di default; si hanno quindi due ventole da 140mm installate sul frontale ad immettere aria fresca e una sempre da 140mm in estrazione sul posteriore. Le immagini di questa configurazione le potete vedere dalle foto finali della sezione precedente.
Di seguito le schermate riportanti le temperature rilevate. In ordine è mostrata:
- la temperature della CPU con sistema in IDLE;
- la temperature della CPU al 100% (tramite software Intel Burn Test e Core Temp per la lettura dei sensori);
- la temperature della GPU al 100% (tramite software Furmark e GpuZ per la lettura dei sensori).
Banchetto Carbide AIR 540
I risultati sono a nostro avviso buoni, anche sotto il profilo rumorosità; vogliamo però evidenziare un dettaglio.
La differenza di temperature sulla CPU tra banchetto e case sia IDLE che in FULL è davvero minima, situazioni in cui sono praticamente identiche (a meno di imprecisioni sulla misurazione).
Discorso leggermente diverso per la GPU; in IDLE abbiamo registrato 2°C extra, mentre la differenza è salita a ben 8°C in FULL LOAD (da 88°C a 96°C). Sinceramente a priori avevamo ipotizzato un comportamento differente date le caratteristiche di questo case, immaginando di leggere un differenza decisamente meno marcata. I fattori qui in gioco sono probabilmente due, uno strettamente legato all'altro: è possibile che si formi una piccola zona di ristagno proprio sotto la scheda video, nonostante i bracket perforati e la griglietta, mentre l'aria riesce a circolare meglio nella parte circostante il socket, decisamente più libera e priva di ostacoli; questa condizione può essere determinata dal fatto che l'unica ventola posteriore non è in grado di espellere a dovere tutta l'aria che le due ventole anteriori (dalle prestazione identiche) immettono. E' il concetto di pressione positiva e pressione negativa.
Come si può ovviare a tutto questo? Il Corsair Carbide AIR 540 offre potenzialmente moltissime soluzioni; ad esempio si può pensare di lasciare una sola ventola frontale, sempre con lo stesso senso dei flussi d'aria, configurazione già così più che sufficiente e per di più maggiormente silenziosa; oppure si possono sfrutturare le predisposizioni sul tetto del case, installando due ventole da 140mm in grado di smaltire al meglio l'aria calda all'interno del case, contando anche sull'aiuto della fisica.
Una soluzione più radicale, che intrigherà di certo i modder più incalliti, è l'impiego di un impianto a liquido. Con tutto questo spazio e la predisposizione per diversi radiatori il gioco sarà semplicissimo e di certo funzionale.
Di casa Corsair abbiamo avuto l'onore di studiare in queste pagine il Carbide AIR 540, primo ed unico case della famiglia con il particolare fattore di forma a "cubo"; si tratta in sostanza di un mid-tower un pò più basso e largo quasi il doppio, con una struttura interna suddivisa in due scompartimenti separati. Da un lato abbiamo l'hardware (scheda madre e schede PCI) in bella vista, senza altri accessori a rovinare l'ordine e la pulizia; nel lato "oscuro" si installano le periferiche, i dischi e l'alimentatore, oltre ad avere tutto lo spazio per nascondere i cavi in eccesso.
Il risultato di questo "esperimento" è di altissimo livello, sia sotto il profilo tecnico che prestazionale, ma non ancora perfetto e abbiamo trovato, seppur con difficoltà, qualche spunto di riflessione.
La qualità dei materiali impiegati per il telaio e per tutte le plastiche esterne è alta, cosi come lo è anche il loro assemblaggio, da manuale, senza il minimo gioco tra le parti; il tutto rifinito dal colore nero applicato in modo impeccabile, uniforme e senza trascurare il minimo particolare, con un'ottima resistenza generale.
Viste le generose dimensioni interne, il Carbide AIR 540 è compatibile con schede madri fino ad E-ATX, con schede video lunghe fino a 320mm, con dissipatori di altezza massima pari a 170mm e con alimentatori da 200mm massimo. Si possono installare fino a due periferiche da 5.25" poste in verticale, due hard disk da 3.5" sul fondo del case (in modalità hot-swap) e fino a 6 SSD; il tutto, o quasi (peccato per quei due piccoli problemi riscontrati), con meccanismi tool-less molto comodi e ben realizzati. Interessante a questo proposito il cestello degli SSD, completamente rimovibile e modulare, con un sistema di montaggio meccanico intuitivo e ben robusto.
Numerose le possibilità anche sul fronte raffreddamento; all'interno abbiamo spazio per tre ventole da 120mm o due da 140mm sul frontale, riparate da un grosso filtro antipolvere magnetico rimovibile, per una da 140mm/120mm posteriormente e per due da 120mm/140mm sul tetto del case. Dai test prestazionali è emerso come la configurazione di default non sia quella ottimale, in particolar modo per le schede video che soffrono probabilmente di un piccolo ristagno d'aria calda; ed è per questo che non abbiamo dato il massimo award prestazionale. Sulla carta ci si può però sbizzarrire nel tagliare i flussi d'aria su misura, potendo arrivare ad avere prestazioni a dir poco eccellenti. Non sono stati certo ignorati, inoltre, i patiti del raffreddamento a liquido, che potranno godere della predisposizione per radiatori triventola, biventola sul tetto e monoventola al posteriore, anche di spessore doppio, oltre a spazio per vaschette, pompe e tubi vari.
Il principale punto di forza rimane in ogni caso il cable management, a dir poco intuitivo e velocissimo, grazie a spazio a sufficienza sul retro per nascondere i cavi extra e agli 8 fori sul piatto scheda madre. Il risultato è una integrazione estremamente pulita in pochissimo tempo, da mostrare a tutti attraverso l'enorme finestra laterale in plexyglass.
I punti da migliorare? Di certo la gabbia dei drive esterni da 5.25", molto scomoda per le periferiche corte che non possono godere del meccanismo di blocco tool-less; probabilmente si può anche lavorare meglio anche sull'utilizzo degli spazi nel lato secondario, aggiungendo ad esempio supporti per altri dischi anche da 3.5", o solamente cercando di ridurre lo spessore finale del case stesso. Infine il bundle, che è completo del necessario per l'installazione ma è veramente ridotto al minimo; se per sbaglio perdeste una vite della scheda madre o voleste installare l'alimentatore con le classiche quattro viti, sarete costretti a rifornirvi di tasca vostra.
Il Corsair Carbide AIR 540 è in vendita ad prezzo medio di circa 120.00€, cifra che secondo noi rispecchia a pieno l'obiettivo della serie Carbide. Non sono certamente pochi in generale, ma viste la qualità e le prestazioni di questo case il prezzo è la ciliegina finale sulla torta che rende particolarmente appetibile il Carbide AIR 540.
Nome prodotto | PRO | CONTRO | Award tecnici |
Award prestazionali |
|
+ Alta qualità delle plastiche |
- Performance alte ma decisamente migliorabili |
Si ringrazia Corsair per il prodotto oggetto dell'articolo di oggi.
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