Recensione Bitfenix Neos

Il Bitfenix Neos si presenta con un interno dalla configurazione piuttosto standard con alimentatore posizionato posteriormente nella parte bassa e la zona anteriore adibita a periferiche ottiche, o comunque da 5,25”, ed unità di memoria; l'intero interno è caratterizzato da una appagante e ben realizzata verniciatura nera opaca, anche se in alcuni punti vengono evidenziate delle imperfezioni sottostanti della lamiera.

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Partendo dalla rimozione del frontale mediante lo sgancio delle clip facendo forza sul foro posto alla base, ci ritroviamo subito davanti ad una gradita sorpresa, infatti la zona centrale presenta un ampio filtro in plastica per due ventole da 120mm; anche il frontale al suo interno presenta una completa copertura tramite materiale filtrante dietro tutto il mesh, visibile e di utilità vera e propria tramite i due fori per il pescaggio delle ventole e all'interno dei due tappi per slot da 5,25”, creando una totale protezione dalla polvere. Il filtro per le due ventole da 120mm ha una forma piuttosto accattivante riportando i loghi Bitfenix ed è agganciato al telaio tramite quattro clip che lo rendono estremamente semplice da rimuovere. Oltre alla funzione di filtro funge anche da supporto per le due ventole che si possono utilizzare nell'anteriore che andranno avvitate ad esso tramite le consone viti autofilettanti, una soluzione che se da un lato rende l'installazione semplice e veloce dall'altro complica una accurata pulizia.

Bitfenix Neos Interni Particolari 01Bitfenix Neos Interni Ffiltro anteriore 01Bitfenix Neos Interni Ffiltro anteriore 02Bitfenix Neos Interni Frontale 04Bitfenix Neos Interni Frontale 02Bitfenix Neos Interni Frontale 03

La parte superiore del frontale presenta due slot per periferiche da 5,25”, anche se internamente se ne possono distinguere facilmente tre, in quanto il primo dall'alto è lasciato ai cavi del pannello I/O ed alla sua scheda integrata. La parte anteriore degli slot è tappata da due lamiere removibili tramite rottura di alcuni punti di ancoraggio laterali ma vi è comunque la possibilità di reinserimento tramite viti; nell'esemplare in esame non è stato possibile riavvitare la piastra tolta per il montaggio del masterizzatore in quanto il foro sinistro per la vite non è fisicamente presente mentre il foro destro non sembra avere una filettatura combaciante con alcuna vite in bundle (foto). L' installazione delle periferiche avviene in modo totalmente tool-less tramite l'utilizzo di clip laterali in plastica, che grazie a due perni che fungono da viti ed un meccanismo centrale per l'aggancio in sede, tengono le unità da 5,25” bloccate nel loro slot; questo meccanismo è presente solo nella parte sinistra, mentre la ritenzione nella parte destra è affidata a delle clip ricavate dalla lamiera che premono sulle unità, od inoltre mediante viti, data la presenza di fori che ne permettono l'utilizzo.

Bitfenix Neos Interni Frontale 01Bitfenix Neos Interni Foro mancante Bitfenix Neos Interni Particolari 02Bitfenix Neos Interni Ritenzione 03

Scendendo verso il basso ed andando nella parte retrostante le due ventole anteriori, troviamo tre alloggiamenti per HDD da 2,5” o SSD e tre alloggiamenti per HDD da 3,5”. I sistemi di ritenzione per le unità di memorizzazione da 3,5” e 2,5” sono molto simili tra loro e vengono affidati a delle slitte in plastica nera che bloccano le unità e le mantengono in sede nelle apposite gabbie; per quanto riguarda gli HDD da 3,5” la slitta è completamente tool-less potendosi allargare separandosi nella parte centrale, per poi richiudesi bloccando l'unità tramite quattro perni combacianti con i fori per le viti, mentre le slitte per unità da 2,5” sono esteticamente simili ma non si possono allargare come le altre e le periferiche devono essere lateralmente avvitate ad esse.

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Il motherboard tray integra tutte le caratteristiche alle quali si è ormai abituati come la grande finestra per l'installazione dei dissipatori senza la rimozione della scheda madre e i passaggi per il cable management che comprendono quattro fori ovali privi di gommature in linea verticale nella parte destra ed una grande apertura inferiore dove il tray è del tutto assente. Lo spazio posteriore idealmente adibito al passaggio dei cavi non è comunque molto sviluppato misurando solo 9mm nel migliore dei casi, mentre viene ricavato qualcosa in più tramite una bombatura della lamiera verso l'interno in corrispondenze dei fori ovali per i cavi, arrivando a misurare 17mm; l'utilizzo di alimentatori non modulari e una abbondanza di periferiche potrebbe creare qualche complicazione per il totale occultamento dei cavi ma si può tranquillamente sopperire sfruttando lo spazio sul fondo, anche se esteticamente meno appagante, senza dimenticare l'impatto sui flussi interni. Il Bitfenix Neos offre compatibilità a schede madri in formato ATX, Micro-ATX e Mini-ITX ed i distanziali per la loro installazione sono ricavati dalla lamiera tramite nove bombature circolari con filettatura 6-32 UNC che corrispondono allo standard di montaggio ATX, mentre per gli altri formati si dovrà se necessario ricorrere ai distanziali in ottone offerti in bundle, anche se ricordiamo che stranamente questi presentano una filettatura femmina M3.

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Il fondo interno del case presenta come unica peculiarità l'alloggiamento posteriore dell'alimentatore con presa d'aria filtrata per la ventola, una feature non scontata ed alquanto apprezzata, soprattutto per il posizionamento esterno del filtro che ne agevola notevolmente la periodica pulizia. L'installazione dell'alimentatore avviene tramite i consoni fori posteriori che offrono la possibilità di posizionamento in entrambi i sensi, anche se ovviamente si andrà a preferire quello con ventola verso il basso, sia per la presenza del filtro sia per il pescaggio costante di aria fresca e l'esclusione dai flussi interni; l'alimentatore non ha alcun tipo di ammortizzazione, infatti viene sorretto e distanziato dal fondo tramite quattro rialzi ricavati dalla lamiera, e viene tenuto in sede lateralmente “solo” da due linguette posteriori, data anche l'assenza inferiore della continuazione del motherboard tray.
La parte posteriore del case ricalca ovviamente quanto già evidenziato esternamente, con la parte superiore adibita principalmente alla griglia quadrata per l'installazione di una ventola da 120mm e con la presenza di due fori gommati per il passaggio di eventuali tubi per un sistema di raffreddamento a liquido esterno, mentre lateralmente si trova il foro rettangolare per l'inserimento della maschera per il pannello I/O della scheda madre. La parte centrale viene lasciata completamente alla presenza delle sette aperture per periferiche PCI con tappi da rimuovere tramite rottura di due piccole saldature e sistema di serraggio completamente affidato alle consone viti, da avvitare dall'esterno dopo la rimozione della copertura plastica dalla funzione esclusivamente estetica. I tappi presenti sono completamente forati per migliorare l'areazione del case ma non possono essere riutilizzati una volta tolti, infatti il bundle ci viene incontro per ovviare a questo problema ma con un solo tappo, numero un po' misero per una gestione dell'hardware prolungata nel tempo, soprattutto se consideriamo che la maggior parte delle VGA sul mercato sono dual slot.

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