Recensione Phanteks Enthoo Evolv

 

Rimossi tutti gli elementi protettivi l'Enthoo Evolv si presenta come un tower dalle dimensioni di 230 mm x 450 mm x 400 mm, all'interno delle quali si sviluppa una struttura modulare interamente verniciata di bianco utilizzante linee esterne decise e piuttosto squadrate tanto che la struttura principale risulta sostanzialmente un prisma a base rettangolare con bordi arrotondati.
Su questa base si sviluppa il frontale che propone una lamiera pulita ed incava centralmente, la quale viene interrotta unicamente nella parte inferiore dove affiora una striscia di 10cm di lunghezza illuminata a pc acceso da parte di un LED di colorazione bianca, intercambiabile o del tutto eliminabile a discrezione dell'utente.

Lateralmente, sulla paratia di destra, abbiamo un unico pannello ospitante nella parte inferiore e superiore sinistra il pannello di I/O il quale prevede l'adozione di due usb 3.0, jack di connessione audio per cuffie e microfono, un pulsante di accensione e reset entrambi con superficie zigrinata per consentire un miglior feeling oltre che a dare un impatto estetico più accettabile grazie al forte contrasto creato tra il nero e il bianco della paratia.

Dal lato opposto ritroviamo la riproposizione di una struttura interamente di colorazione bianca intervallata tuttavia da una finestra in acrilico fumè che lascia trasparire l'hardware contenuto all'interno nascondendo al tempo stesso sia i bay destinati agli hard drive che la sezione inferiore predisposta all'alloggiamento dell'alimentatore che per sua natura risulta la più caotica dell'intera realizzazione.

Un netto stacco lo abbiamo con la parte posteriore che a sorpresa ribalta gli schemi fin qui visti proponendo un telaio interamente verniciato di nero i posto in forte contrasto unicamente dagli slot PCI bianchi a dalle pale della 140mm posteriore, anch'esse bianche, che si intravedono attraverso la struttura a nido d'ape adibita allo scarico dei flussi di aria calda in arrivo dalla zona centrale della scheda madre.

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Sia il tetto che il fondo del case  risultano dotati di filtri antipovere se pur la linea di approccio sia concettualmente differente; partendo dal fondo dell'Evolv ritroviamo la lamiera del telaio che si estende per qualche centimetro verso la parte bassa rialzando di un paio di centimetri l'alloggiamento della PSU che gode del classico pannello in rete removibile e lavabile affiancato sul telaio principale da quattro piedini in gomma antivibrazionali.

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 Il tetto presenta invece una struttura trapeziodale, interamente verniciata di bianco, intervallata sui lati da otto feritorie che ospitano al loro interno una rete in mesh di colorazione nera che fa da barriera grossolana alla polvere in entrata al case qual'ora si installi la/e 140/120mm opzionale/i sulla parte superiore del telaio interno.

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