Procediamo ora a smontare il case per arrivare a vederne al telaio. Il case è molto semplice, così come le operazioni di disassemblaggio: per accedere all'hardware si sfilano i due laterali e il tetto, che in realtà sono un pezzo unico sagomato, non prima però di aver svitato le quattro viti che tengono assieme copertura e telaio. Lo step successivo è la rimozione della maschera frontale, che va semplicemente tirata facendo leva nello spazio vuoto che si crea sul fondo, tra questa ed il telaio stesso. Ancora un paio di accessori da rimuovere (il supporto per gli hard disk e la ventola) ed il gioco in cinque minuti (facendo tutto con estrema calma) è fatto!
Smembrato totalmente il case, questo è quanto ne resta.
Che dire a riguardo? La struttura del Cooler Master Elite 110 è grosomodo quella classica a "cubo" dei case mini-ITX, e l'interno è interamente ottimamente colorato di nero, in ogni suo angolo, della stessa tonalità dell'esterno.
Iil telaio è molto semplice, e anche molto "aperto", con un layout pulito ed accessibile, fattore che vi faciliterà non poco la vita in questi spazi angusti; è possibile per esempio passare verso l'interno dall'alto, ma anche dal lato destro.
Il peso complessivo è pari a 1046g, un valore contenuto anche per un case così compatto. E questo non può che essere indice di uno spessore dell'acciaio impiegato inferiore rispetto alla media. Intuizione che viene confermata osservando bene il telaio: seppur assemblato alla perfezione, con incastri realizzati a regola d'arte e tutti i rivetti installati correttamente, la struttura non è il massimo in fatto di robustezza e stabilità, ma tende ad avere un po' di movimento quando sottoposta a stress meccanici. Sorgono qui due considerazioni: in primis dobbiamo ricordarci di essere di fronte ad un case di fascia economica, e quindi qualche compromesso è necessario; in secundis, anche se avremmo preferito quel millimetro di spessore extra, una volta montato il supporto superiore per gli hard disk e chiuso per bene il case, il "problema" (se così vogliamo chiamarlo) si risolve completamente.
Nel complesso non siamo ne stupiti ne delusi sotto il profilo tecnico. Un più degno di nota è che il case è molto facile da smontare e si accede all'hardware in pochi secondi; d'altrocanto, però, la struttura non spicca per solidità.