Abbiamo giocato per qualche tempo con l'ultimo arrivato in casa Bitfenix, il Pandora ATX, versione aggiornata e ingrandita del primo Pandora, con il quale ci siamo divertiti non poco quasi un annetto fa. Allora erano emersi molti lati positivi della prima revisione del case, ma al contempo avevamo sollevato alcuni dubbi e perplessità. E non siamo stati gli unici a farlo.
Come sua consuetudine, la casa taiwanese ha ascoltato il suo pubblico e raccolto le opinioni dei modders e della community, arrivando a realizzare e commercializzare questa nuova versione del Pandora. Nel complesso si tratta di un case mid-tower, dagli ingombri totali non così eccessivi, ma con molto spazio all'interno; il case è compatibile ora anche con schede madri ATX, si possono alloggiare fino a sette schede di espansione con lunghezza massima pari a 440mm, un alimentatore ATX fino a 220mm e c'è spazio per ben 8 drive.
Il look esterno del primo Pandora, apprezzato dai più, è rimasto pressoché invariato, con le due paratie laterali che si spingono oltre il case stesso e si incurvano l'una contro l'altro abbracciandolo, lasciando a vista una piccola fetta della maschera frontale nera. Sul tetto il grosso filtro antipolvere la fa da padrone; è facilmente rimovibile e con tre semplici tocchi svela spazio per tre ventole o per un radiatore da 360mm. Al suo fianco il pannello di I/O frontale offre all'utente due porte USB3.0, due di seconda generazione, jack per cuffie e microfono, oltre ai tasti di accensione e reset retroilluminati.
Le due paratie laterali ora sono totalmente in acciaio; ci era piaciuta molto l'idea dell'alluminio spazzolato del primo Pandora, ma qui, viste le dimensioni maggiorate, lo si è dovuto mettere da parte; e di conseguenza il loro meccanismo di installazione rapida è stato ora sostituito da un sistema ibrido push-pin/viti, un po' meno veloce ma molto più saldo.
Di primissimo livello la qualità costruttiva. Il telaio in acciaio è robusto, perfettamente assemblato e verniciato; le plastiche esterne sono solide e ben realizzate, e si montano sul telaio con facilità e massima tenuta.
L'ampio volume interno a disposizione, unito ai vari fori per il passaggio dei cavi ed ai ganci sul piatto della scheda madre semplificano notevolmente il lavoro di integrazione del vostro hardware; la grossa finestra laterale esalterà tutti i vostri sforzi. Abbiamo da evidenziare solo il foro del cavo EPS un po' scomodo da raggiungere e il cavo USB del display ICON corto.
I risultati dei test di areazione hanno rivelato performance di primo livello, sia per quanto riguarda la CPU che la GPU; già la configurazione di default genera una pressione positiva interna sufficiente a garantire il giusto ricambio d'aria; se pensiamo che è possibile arrivare sino a 7 ventole da 120mm oppure 4 da 140mm più una da 120mm la situazione non può che migliorare. Per chi desiderasse qualcosa di più, il Pandora ATX è perfettamente compatibile con impianti di raffreddamento a liquido AIO e custom completi di tutto; anzi possiamo affermare che questa sia la sua vera vocazione.
Il prezzo al pubblico della versione da noi recensita è di circa 120€, mentre si possono risparmiare una decina di euro optando per la versione "Core". Il prezzo è a nostro avviso equo rispetto a quanto questo case è in grado di offrire
Nome prodotto | PRO | CONTRO | Award tecnici |
Award prestazionali |
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+ Imballaggio robusto; |
- Display ICON poco luminoso; |
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Si ringraziano Bitfenix e il suo distributore drako.it per il sample fornitoci in dotazione.