Il segmento dei case in vetro è in questo ultimo periodo in grande fermento; tutte le case produttrici, dalle più blasonate a quelle meno note, hanno a catalogo almeno uno di questi case, e con il tempo le proposte stanno sempre migliorando, con soluzioni tecniche ed estetiche sempre più all'avanguardia, merito in particolar modo di un avanzato utilizzo dei materiali, quali, l'alluminio, l'acciaio e, soprattutto, il vetro.
Dopo il ben riuscito Aurora, capostipite in questo settore per la casa Taiwanese, è arrivato lo Shogun, pronto per farsi valere nella fascia alta del mercato; siamo di fronte ad un cosiddetto Super Mid Tower, una via di mezzo tra un classico Mid Tower e il più grande Full Tower, in grado di fornire tanto spazio all'interno, pur mantenendo volumi esterni non troppo eccessivi. E cosi è, difatti: compatibile con la stragrande maggioranza dell'hardware in commercio, dalle schede madri dal fattore di forma Mini-ITX a quello E-ATX, passando alle schede video di lunghezza massima pari a 410mm, agli alimentatori ATX fino a 250mm, per finire con i dissipatori per il processore con altezza massima di 175mm.
Oltre a questo, sul fronte archiviazione c'è spazio per ben sei drive da 2.5" oppure da 3.5", suddivisi su tre cestelli da due drive ciascuno, ai quali si aggiungono altri quattro slot per SSD, due SSD Chroma, e infine uno spazio extra per dischi da 3.5", previa rimozione della gabbia inferiore. Non solo tanti vani, quindi, ma anche una grande modularità e scalabilità.
Sul lato tecnico, abbiamo piacevolmente constatato l'uso di materiali di primissima scelta, dal telaio in acciaio SPCC, alla plastica (ABS) della maschere, per finire con l'alluminio anodizzato in unione al vetro temprato delle due paratie laterali, di notevole spessore e rifinito a regola d'arte. Tutti i dettagli, dal colore all'assemblaggio, non sono stati per nulla trascurati, ma anzi vi è stata posta la massima cura.
E questo lavoro certosino lo si sente già al primo contatto con il case; forse dalle foto non lo si percepisce veramente, ma vi possiamo garantire come il Bitfenix Shogun si mostri imponente, robusto, valoroso, proprio come il famoso comandante giapponese al quale fa chiaramente richiamo. Le linee, seppur nel complesso semplici e stondate, sono diverse dal solito, merito del particolare taglio delle due paratie in vetro.
Anche le performance non sono da meno; le possibilità sono davvero tante, ma già con le tre ventole in dotazione il case si è dimostrato in grado di tenere a bada senza problemi la nostra configurazione di test, e siamo certi lo farà anche con hardware più caloroso. Ma il bello è che si può senza problemi potenziare ulteriormente il ricircolo d'aria, o anche passare ad un impianto di raffreddamento a liquido completo di tutto.
Per il Bitfenix Shogun non ce la sentiamo di parlare di veri e propri aspetti negativi, ma piuttosto vogliamo proporre qualche spunto, qualche critica costruttiva. Partiamo dall'assenza di un filtro antipolvere all'anteriore, una mancanza da poco che però alla lunga può fare la differenza; ed evidenziamo la presenza di due porte USB 2.0 nel pannello di I/O frontale, che forse su questo genere di case comincia ad essere un po' anacronistico.
La domanda finale sorge spontanea: ma quanto vi costerà tutto questo? Bitfenix risponde 165€, un prezzo che non poteva essere diverso per quanto visto in questa analisi. Parlando in linea generale, non è di certo una cifra da poco per un case, ma d'altro canto bisogna saper valorizzare correttamente le proprie creazioni, e sarebbe stato sicuramente ingiusto valutare di meno questo chassis.
Nome prodotto | PRO | CONTRO | Award tecnici |
Award prestazionali |
Bitfenix Shogun |
+ Paratie in vetro temprate molto belle; |
- VGA Safe un po' grossolani; |
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Si ringrazia BitFenix Italia per il prodotto oggetto dell'articolo odierno.