La NZXT è un’ azienda di Los Angeles (CA) fondata nel 2004 e nata con l’intento di soddisfare le sempre maggiori esigenze dei gamers. I prodotti, progettati negli States e realizzati in Cina e Taiwan, sono quasi tutti relativi al mondo degli chassis come case ventole, fan controller e alimentatori. I case sono da sempre i loro prodotti principali. Questi, molto appariscenti, luminosi e con linee semplici ma allo stesso tempo futuristiche hanno fatto la fortuna della ditta statunitense la quale è riuscita ad ottenere notevoli successi e riconoscimenti in tutto il mondo. Il modello che andremo a recensire oggi è il middle tower H2. Questo case appartiene alla serie Classic della NZXT ed è stato disegnato per potersi avvicinare ad una clientela che predilige linee meno azzardate e rivoluzionarie.
Dal sito del produttore riportiamo le caratteristiche teniche principali dell'H2:
NZXT H2
- Categoria: Middle Tower
- Materiale struttura: acciaio verniciato
- Colori: Nero o bianco
- Materiale pannello frontale: plastica ed acciaio
- Dimensioni: 215mm (W) x 466mm (H) x 520mm (L)
- Lunghezza massima VGA consentita: 310mm senza HDD, 270mm con HDD
- Altezza massima consentita per il dissipatore CPU: 170mm
- Alloggiamento ventole:
- Fronte: 2 x 120mm @ 1200 RPM (incluse)
- Retro: 1 x 120mm @ 1200 RPM (inclusa)
- Top: 1x 140mm (non inclusa)
- Fondo: 1 x 120mm (non inclusa)
- Alloggiamenti:
- 3 x 5,25"
- 8 x 3,5" o 2,5"
- Sistema a slitte
- Connessioni sul top: 1 x HD Audio/Mic, 3 x USB 2.0, 1 x eSATA, 1 x USB 3.0, regolatore di velocità delle ventole
- Numero di slots posteriori: 7
- Peso: 8,9 kg
- Schede madri supportate: ATX, MICRO ATX, BABY AT
La confezione del NZXT H2 lascia molto a desiderare. Infatti si presenta spartana, senza colori o immagini di alcun tipo, con il nome del prodotto in questione scritto a penna sul top della scatola. Ciò nonostante, l’imballaggio in cartone ondulato è molto solido e robusto.
Una volta estratto dal pacco, l’H2 lo si trova avvolto in un sacchetto di plastica trasparente racchiuso tra due involucri di polistirolo.
Il bundle è contenuto a parte in una scatola di cartone bianco ed al suo interno presenta:
- Manuale di istruzioni contenente le indicazioni per il montaggio della scheda madre, dell'alimentatore, delle ventole, degli hard disk e dei lettori ottici; spiega inoltre quali sono le connessioni che troveremo sul top del case ed elenca nei minimi particolari tutti i componenti del case, inclusi quelli già installati
- Un opuscolo pubblicitario con gli altri prodotti della casa produttrice NZXT.
- 9 distanziatori per l’installazione della scheda madre più 1 utile adattatore calamitato per poterle svitare con un normale cacciavite a stella
- 8 viti per l’installazione delle ventole
- 41 viti per scheda madre e HDD da 3,5 pollici
- 32 viti per l’installazione di HDD da 2,5 pollici
- 4 viti per il fissaggio della PSU al case
- 7 fascette di colore nero da 10 cm
- 1 speaker integrato rimovibile
- 4 gommini anti vibrazione circolari
Nel case sono presenti anche altre tipi viti, le cui foto vedremo in seguito:
- 4 viti a pomello per i 2 pannelli laterali
- 22 viti a pomello per i drive da 5,25" o per l’istallazione degli HDD
- 7 viti a pomello per gli slot di espansione
Da notare la cura riposta dalla NZXT nel suddividere in diverse bustine di plastica le diverse tipologie di viti al fine di favorire il montaggio dei diversi componenti. Il manuale è a colori e risulta molto chiaro e facilmente leggibile, descrivendo in modo preciso qualsiasi operazione da eseguire per il montaggio.
A fronte di una presentazione molto spoglia, il case è internamente ben protetto ed offre un bundle molto valido.
Visto da fuori l’H2 ha uno stile molto accattivante e subito colpisce per la sua linea pulita, semplice ed essenziale.
La parte anteriore è protetta da uno sportello con apertura a libro che si fissa al frontale vero e proprio grazie a 2 magneti posti all’interno del pannello. Sull’apice delle due calamite sono stati piazzati altrettanti tondini in gomma circolare al fine di non rovinare il materiale su cui l’anta andrà a poggiare. La parte interna di questa paratia è davvero ben curata. Infatti essa è rivestita da uno dei tre pannelli fonoassorbenti presenti nel case che aiuteranno a ridurre i rumori emessi dalla ventole. Guardando dall'interno, in alto e in basso a sinistra compaiono anche due inserti in plastica che fanno passare la luce, anche in caso di sportello chiuso, del led di stato dell'HHD, in alto, e dello stato della motherboard in basso.
Sul frontale del case sono posti inoltre tre alloggiamenti per permettere il posizionamento dei drive da 5,25” e due per ventole da 120mm. Queste ultime sono facilmente estraibili per poter permettere l’installazione degli HDD, sono dotate di filtro anti polvere ad incastro e di un sistema di circuiteria modulare a contatto veramente comodo. I singoli cover da 5,25" sono facilmente estraibili grazie ad un gancio da tirare verso sinistra.
Anche l'estrazione delle ventole è molto semplice grazie ai due ganci che permettono di sfilarle singolarmente in modo molto semplice.
Per completezza riportiamo anche le fasi necessarie alla rimozione della ventola in caso di guasto o se si ha intenzione di cambiare l'orientamento (da immissione ad estrazione) della ventola stessa.
Il filtro è fissato al corpo in plastica che contiene la ventola attraverso 4 ganci ad incastro sempre in plastica. Per estrarlo è necessario alzare il filtro stesso e tirare leggermente verso l'alto
Sul frontale del case, rimosse le ventole, possiamo vedere la seconda parte della circuiteria modulare delle ventole che consente una facile installazione degli HDD senza avere fastidiosi fili che ci ostacolano.
Infine alla base del frontale troviamo un elegante sostegno leggermente allungato che è costituito anche da una elegante parte in plastica grigia su cui è inciso il logo NZXT.
La parte posteriore nella parte alta è caratterizzata dalla presenza di una ventola bianca da 120mm e da 1200 RPM e da un cavo di colore blu per poter collegare l’USB 3.0 dalla porta posta nella parte superiore del case alla scheda madre; soluzione valida ma sicuramente antiestetica.
Oltre a ciò troviamo due delle 4 viti a pomello che consentono di bloccare le paratie laterali del nostro NZXT H2.
Al centro sono presenti due fori con guarnizioni in plastica per poter permettere l’ingresso e l’uscita di tubi per un eventuale impianto di raffreddamento a liquido, un'apertura forata rettangolare e 7 griglie in acciaio nero forato per coprire gli slot di espansione della propria scheda madre non utilizzati.
In basso troviamo l'apertura destinata all'alimentatore e le altre due viti a pomello delle paratie laterali.
La parte superiore dell’H2 presenta le seguenti connessioni:
- 1 pulsante di accensione in plastica nera
- 1 pulsante di reset in plastica nera
- 1 uscita audio (jack 3,5mm)
- 1 uscita microfono (jack 3,5mm)
- 1 uscita usb 3.0
- 3 uscite usb 2.0
- 1 switch a 3 velocità per i giri delle ventole. Questo permette di poter impostare gli RPM, come da manuale, al 40%, 70% o 100%.
- 1 dock SATA2 per HDD da massimo 3.5” apribile premendo l’apposito bottone centrale e sollevando il coperchio. Una volta sollevato quest’ultimo, all’interno del dock è possibile evidenziare la presenza di 2 strisce di gomma nera che hanno il compito specifico di assorbire le vibrazioni prodotte dall’hard disk.
- 1 protezione in plastica nera con 4 piccole rondelle magnetiche poste sulla parte inferiore che permettono l’ancoraggio alla griglia per la ventola da 140mm, consentendo di nascondere la griglia stessa nel caso in cui non si desidera montare la ventola stessa.
La parte inferiore del case è contornata da 9 piedini rettangolari in gomma che evitano di danneggiare la base del case. L'altezza di questo contorno è pari a circa 17mm circa, al cui interno viene ricavato uno spazio dove troviamo due griglie da 120 mm: una è dedicata alla ventola del proprio alimentatore, l’altra è invece spostata più al centro. Sopra le due griglie troviamo anche un grosso filtro anti polvere in plastica, facilmente estraibile grazie ad una apposita maniglia collocata sul retro del case che ci permette di pulire il filtro stesso qualora necessario. Da notare il ribassamento presente su un lato della base per agevolare il passaggio dell'aria.
Prendiamo ora in esame la parte interna del case, le cui vedute sono visibili nelle foto sottostanti.
L'interno, così come l'esterno, presenta la stessa verniciatura di colore nero. Nel retro sono ben visibili la ventola da 120mm in estrazione, i bracket pci in acciaio nero forato, ciascuno dotato di una vite a pomello, l'apertura rettangolare forata al loro fianco insieme ai fori per gli eventuali tubi di un impianto di raffreddamento a liquido e l'apertura dedicata al proprio alimentatore. Non si ravvisa nessuna imperfezione nei tagli o sbavature di qualsiasi genere, segno di un'ottima lavorazione eseguita.
Sul frontale lo spazio interno è suddiviso in due parti distinte: in alto troviamo i 3 alloggiamenti per bay da 5,25" e in basso gli 8 alloggiamenti per gli HDD.
Nel particolare, sia l'installazione degli HDD che dei drive da 5,25" è affidati a sistemi screwless, ovvero che non necessitano di viti. Per quanto riguarda l'installazione nei bay da 5,25", è necessario tirare verso destra la levetta del singolo gancio e premere la parte in plastica con le scanalature verticali. Questo consentirà il sollevamento dei due perni in acciaio presenti sulla sinistra del gancio.
Ogni gancio dedicato ad ogni bay da 5,25" è completamente rimovibile, come indica la foto sottostante.
Una volta posizionato il componente nel bay da 5,25" è sufficiente abbassare i perni e tirare verso sinistra la levetta per bloccare il sistema di aggancio. Per quanto riguarda invece i bay degli HDD, rimosse le ventole sul frontale possiamo analizzare meglio il sistema, composto da 8 singoli supporti estraibili attraverso i due ganci laterali su cui è possibile montare singolarmente un HDD.
Ogni supporto, interamente realizzato in plastica, è dotato di 4 perni in acciaio contornati da un tondino anti vibrazione. Anche in questo caso abbiamo quindi un sistema di montaggio screwless: il montaggio dell'HDD avviene semplicemente spostando verso l'esterno i perni, per poi richiuderli una volta posizionato correttamente il nostro HDD.
Qualora non si ritenga necessario il montaggio tramite questi sistemi screwless, è sempre possibile utilizzare le viti a pomello presenti all'interno del case, lungo la struttura portante dedicata ai drive da 5,25" e degli HDD.
E' inoltre possibile rimuovere la scocca in plastica che costituisce il frontale esterno tramite 6 ganci in plastica, 3 per ogni lato, che si trovano tra i bay del frontale e le paratie laterali.
Sul top possiamo vedere nel dettaglio la griglia che può ospitare la ventola da 140mm. E' possibile rimuovere questa griglia ma l'operazione richiede un po' di manualità, in quanto è necessario raddrizzare con una pinza alcuni ganci metallici. L'alloggiamento è abbastanza spazioso per ospitare la ventola senza che questa interferisca con la sottostante ventola del retro da 120mm o con la scheda madre.
Nel dettaglio, possiamo notare la cura posta dalla NZXT nel cable management: tutti i cavi sono nascosti in appositi passacavo senza "danneggiare" la vista interna del proprio H2. Infine sul top è anche visibile il dock dedicato all'HDD, su cui è stata riposta la stessa cura in merito al cable management. Anche qui, non riscontriamo nessuna imperfezione particolare tale da essere segnalata.
Attraverso le foto sottostanti possiamo apprezzare meglio i dettagli che ci offre il fondo del case, ovvero le due griglie forate per le due ventole da 120mm. La griglia a destra è dotata ai suoi vertici di 4 gommini circolari al fine di attutire le vibrazioni prodotte dall'alimentatore. La griglia sulla sinistra non presenta di serie gli stessi gommini della griglia affianco, ma possono comunque essere aggiunti dato che sono disponibili nel bundle.
I pannelli laterali sono perfettamente identici. Entrambi, come abbiamo visto sopra, si aprono svitando due viti a pomello e facendo scorrere la finestra verso la parte posteriore del case. All’interno delle due paratie sono inoltre presenti gli altri due pannelli fonoassorbenti dello spessore di 4mm circa; soluzione che pregiudica la presenta di una o più finestre in plexiglass.
La parte dedicata alla scheda madre colpisce fin da subito per le numerose aperture che consentono il passaggio dei cavi. Sono 3 le aperture più grandi dotate anche di guarnizione in gomma, 2 verticali sul lato più lungo e una orizzontale più in basso. Ma sono presenti anche altri fori e/o passacavi utilizzabili in qualsiasi modo si voglia. E' inoltre presente un'apertura in zona socket che consente un'agevole rimozione del proprio dissipatore o waterblock utilizzato senza dover smontare interamente la propria scheda madre.
Compare addirittura una legenda dei distanziali da utilizzare a seconda del tipo di scheda madre che si possiede.
Dalla seconda apertura con guaina verticale escono inoltre anche quasi tutti i cavi relativi all'alimentazione e alle connessioni del frontale. Le connessioni relative all'alimentazione riguardano le ventole (molex a 4 pin maschio/femmina), il dock per l'HDD sul top (molex 4 pin al centro) e poi abbiamo un molex a 3 pin maschio che ci consente di collegare una ventola (un altro connettore a 3 pin è presente sul retro). Questi connettori a 3 pin sono collegati allo switch per la velocità delle ventole posto sul top del case, quindi attaccando le ventole a questi connettori è possibile variarne anche la velocità.
Sul retro della zona motherboard possiamo apprezzare meglio il cable management effettuato di serie dalla NZXT.
Per prima cosa abbiamo verificato il peso del case, leggermente superiore a quanto dichiarato dalla casa: 9,315 kg circa rispetto agli 8,9 dichiarati.
Successivamente abbiamo analizzato il comportamento dei flussi d'aria interni dell'H2. Per prima cosa abbiamo tolto e sostituito la paratia laterale d'interesse con una pellicola di plastica trasparente, fissandola accuratamente con dello scotch di carta ai 4 lati. Fissato il cavalletto e posizionato il case nell'unica stanza "ben areata" della casa (la cucina), abbiamo posizionato una piccola macchina del fumo in corrispondenza della zona dedicata all'alimentatore. Purtroppo per non avere riflessi e far vedere a dovere cosa succede all'interno dell'H2 è stato necessario chiudere le tapparelle delle finestre della cucina, cosa questa che non consentiva però un corretto smaltimento del fumo. Abbiamo quindi provveduto, durante i video seguenti, a soffiare via il fumo espulso dal case con un ventilatore, ovviamente nei limiti del possibile. Le ventole sono state collegate ad un alimentatore a parte facendo passare il cavo sempre dalla zona alimentatore, e sono state sempre utilizzate alla loro massima velocità consentita (100%). I test effettuati sono stati 4:
- Nel primo test abbiamo verificato il comportamento dei flussi interni dell'H2 con lo sportello del frontale aperto. Non essendoci nessuna ventola da 140mm sul top abbiamo tenuto la copertura in plastica a calamita.
In questo primo video è possibile vedere come l'H2 si comporti discretamente nel ricircolo dell'aria interna: le ventole in immissione sul frontale e la ventola in estrazione sul retro contribuiscono a creare un flusso d'aria da destra verso sinistra abbastanza efficace. Soltanto la zona in alto a destra, dedicata ai bay da 5,25", pare non essere areata a dovere: il fumo in questa zona pare non muoversi troppo, tende a stazionare, ed è l'ultima zona che a macchina spenta contiene fumo da "eliminare"
- Nel secondo test abbiamo verificato il comportamento dei flussi interni dell'H2 con lo sportello del frontale chiuso. Limitando l'ingresso dell'aria sul frontale si è deciso di levare anche la copertura in plastica sopra la griglia per la ventola da 140mm.
Qui le cose vanno decisamente peggio: le ventole in immissione sono tarpate dallo sportello che ne impedisce un corretto pescaggio dell'aria. La sola ed unica ventola in estrazione da 120mm sul retro non riesce a garantire un corretto ricircolo interno nonostante l'apertura sul top lasciata libera. Il fumo tende a stazionare sempre verso i bay da 5,25" ma coprendo una zona più ampia che interessa anche la motherboard.
- Nel terzo test abbiamo verificato il comportamento dei flussi interni dell'H2 con lo sportello del frontale aperto e con una Yate Loon D14SM-12 appoggiata sul top in estrazione.
- Nel quarto ed ultimo test abbiamo verificato il comportamento dei flussi interni dell'H2 con lo sportello del frontale chiuso e con una Yate Loon D14SM-12 appoggiata sul top in estrazione.
Decisamente ottimale la scelta di una ventola da 140mm in estrazione sul top: in entrambi i casi, ovvero con sportello chiuso o aperto, si viene a creare una marcata direzionalità, maggiore ovviamente nel test con sportello aperto, tra flusso in ingresso e flusso in uscita che consente un ricircolo d'aria ottimale. Il fumo viene espulso molto più velocemente rispetto ai primi due test e non ha modo di accumularsi nel case, segno questo di un ottimo ricircolo interno.
Successivamente siamo passati al montaggio di un po' di hardware all'interno del nostro H2.
Per prima cosa abbiamo installato i distanziatori per la motherboard seguendo lo schema indicato. Prima di montare la motherboard abbiamo anche installato una ventola da 140mm sul tettuccio per verificare ipotetici conflitti di contatto con la scheda madre stessa; ma non c'è stato alcun problema.
Successivamente abbiamo montato un HDD all'interno del dock sul top del case e 2 HDD da 3,5" negli appositi slot sul frontale del case. Il sistema screwless per gli HDD non è proprio il massimo della semplicità, dato che due gommini tondi dei perni, nella fase di inserimento, escono sempre dalla base del perno stesso (inoltre ci siamo dovuti aiutare con un cacciavite per far scivolare la seconda serie di perni nei fori dell'HDD). Ad ogni modo il sistema consente un ottimo serraggio anche se i gommini escono in parte dalla loro sede. Ottimo invece il sistema screwless per i bay da 5,25", dove l'installazione risulta facile ed immediata. Dopo aver montato l'alimentatore e le ram abbiamo iniziato il lavoro di cable management all'interno del case, aiutandoci con le forature presenti ai lati della motherboard.
Infine abbiamo montato la scheda video, una Zotac GeForce GTX 275, non riscontrando nessun problema nell'installazione nonostante la lunghezza di ben 27cm. Probabilmente però i cavi dei 2 hard disk, se installati alla stessa altezza della scheda video, avrebbero cozzato sulla vga stessa. Da segnalare che i cavi dell'alimentatore non ci hanno permesso di installare la ventola da 120mm sul fondo del case. Nel caso in cui si volesse installare la ventola in basso, tenete conto anche del posizionamento degli HDD.
A questo punto abbiamo montato un dissipatore ad aria, abbiamo chiuso le paratie e siamo partiti con i test. Nonostante il gran groviglio di cavi nella parte retrostante della motherboard, la paratia laterale si riesce comunque a chiudere senza fascettare nessun cavo con della normale pressione.
Per questo e per tutti i case a seguire, si utilizzerà un sistema di raffreddamento ad aria per meglio evidenziare le differenze prestazionali tra i vari case, precisamente lo Scythe Ninja 3 per il raffreddamento della CPU e il dissipatore stock della GTX 275 per la scheda video. Ovviamente, l'hardware e i settaggi dell'overclock saranno gli stessi per qualsiasi test da eseguire:
Hardware
- PSU: Silverstone DA750
- Motherboard: Asus P6T WS Professional
- CPU: i7 920 D0 @ 2672 mhz 1,22V
- RAM: 3 x 2GB Corsair Dominator 1600mhz CL8 @ 1603 mhz
- VGA: Zotac AMP! Edition GTX 275 @ 702/1260/1512 mhz
- HDD: WD Raptor 150GB con Windows 7 64 bit
Air Cooling
- CPU: Scythe Ninja 3 con backplate e ventola proprietaria settata al massimo degli RPM
- VGA: dissipatore stock con ventola settata al massimo degli RPM
- Case: utilizzo di ventole proprietarie e, in aggiunta, utilizzo di altre ventole all'occorrenza
Test Programs and Methodology
- CPU: Utilizzo di OCCT per 10 minuti circa di stress test con HT attivato, in priorità normale e con dati piccoli
- VGA: Utilizzo di Furmark per 10 minuti circa di stress test, a 1024x768 e di GPU-Z come monitoring generale
Temperature measurement
- T-AMB / TCASE: Rilevazione della temperatura ambiente e della temperatura interna al case tramite due sonde K collegate al solito Voltcraft K-204. La temperatura ambiente verrà rilevata sempre in corrispondenza di una ventola del case posizionata immissione; la temperatura interna del case verrà presa in corrispondenza della ventola del Ninja 3 per i test prestazionali relativi alla CPU, mentre per la VGA la sonda sarà posizionata in corrispondenza dalla ventola del dissipatore stock. In entrambi i casi verrà effettuato un log di 10 minuti delle sonde del termometro tramite software proprietario.
In primis abbiamo analizzato le performance sulla CPU. I risultati sono stati i seguenti:
Fan case MAX RPM, sportello frontale aperto (in alto) / sportello frontale chiuso (in basso)
Fan Case MED RPM, sportello frontale aperto (in alto) / sportello frontale chiuso (in basso)
Fan Case LOW RPM, sportello frontale aperto (in alto) / sportello frontale chiuso (in basso)
Fan case MAX RPM + Yate Loon D14SM-12 MAX RPM sul top del case in estrazione, sportello frontale aperto (in alto) / sportello frontale chiuso (in basso)
Analizziamo meglio i dati proposti. Con le sole ventole del case si ottiene una sufficiente areazione interna soltanto nel caso in cui settiamo la massima velocità delle ventole stesse tramite lo switch sul top del case. In questo caso, con lo sportello anteriore del case aperto, abbiamo un delta tra la temperatura ambiente e la temperatura interna del case pari a 5,928°. Le cose vanno peggio però con lo sportello frontale chiuso: è vero che il delta si abbassa da 5,928° a 5,111°, ma le ventole in immissione non riescono ad avere un buon pescaggio e la temperatura in ingresso, e di conseguenza anche quella interna al case, sale irrimediabilmente, comportando un aumento delle temperature sulla CPU. E' vero che la temperatura ambiente può anche variare nel corso del test, ma questa variazione sicuramente ha un peso molto minore rispetto a quella che si ottiene chiudendo lo sportello anteriore. I test con le sole ventole del case a medi e bassi RPM sono stati effettuati solo per evidenziare il delta tra la temperatura ambiente e quella interna al case, dato che le temperature erano troppo elevate. Con ventole a medi RPM, il delta si attesta sui 7,272° a sportello aperto e sui 5,696° con sportello chiuso, mentre ai bassi RPM abbiamo un delta di 8,471° a sportello aperto e 9,149° a sportello chiuso. Questa riduzione del delta fa pensare che all'H2 manca proprio una ventola in estrazione, cosa che è stata prontamente montata sul top. Con la Yate Loon D14SM-12 le cose vanno un po' meglio: il delta si abbassa a 3,867° con lo sportello frontale aperto e a 3,983° con lo sportello frontale chiuso. La vicinanza del delta nei due casi è evidente, e ne guadagna anche la temperatura interna del case abbassandosi dai 2° ai 3° a seconda dello specifico caso rispetto alla configurazione senza la ventola sul top in estrazione. Il consiglio derivante non può che essere quello di montare una ventola da 140mm in estrazione sul top del vostro H2.
Successivamente abbiamo analizzato le prestazioni sulla VGA. I risultati sono stati i seguenti:
Fan case MAX RPM, sportello frontale aperto (in alto) / sportello frontale chiuso (in basso)
Fan case MAX RPM + Yate Loon D14SM-12 MAX RPM sul top del case in estrazione, sportello frontale aperto (in alto) / sportello frontale chiuso (in basso)
Per quanto riguarda la VGA abbiamo effettuato i test prestazionali solo con le ventole del case al MAX degli RPM, questo perchè, come abbiamo visto sopra, abbassando le ventole ai medio/bassi RPM la temperatura interna del case cresce troppo, tanto da non consentire di effettuare i test (questo in verità è dovuto anche ad una temperatura ambiente abbastanza elevata). Con le sole ventole del case, abbiamo un delta di 4,854° e di 5,497° rispettivamente con lo sportello anteriore aperto o chiuso. La differenza tra i due casi quindi è leggermente inferiore rispetto al test della CPU. Aggiungendo la Yate Loon D14SM-12 sul top dell'H2 in estrazione l'areazione migliora discretamente, con il delta che si abbassa a 2,804° e 6,43°. Qui il delta varia in modo pesante in base all'apertura e alla chiusura dello sportello, questo perchè le ventole in immissione indirizzano il flusso in modo più diretto la VGA rispetto alla CPU, e quindi quando si va a disturbare il pescaggio delle ventole la differenza si fa sentire. Il risultato a sportello frontale chiuso rimane comunque inaspettato, dato che il delta è maggiore rispetto a quello, sempre a sportello chiuso, ma senza la Yate Loon da 140mm sul top del case. Nonostante il delta maggiore, il sensore della VGA rileva una temperatura più bassa rispetto al caso senza Yate Loon, anche considerando la differenza di temperatura interna al case. In conclusione, la configurazione che si è dimostrata più performante è sicuramente quella con la ventola in estrazione aggiuntiva sul top del case; in entrambi i casi, con o senza ventola aggiuntiva sul top, è consigliabile tenere lo sportello frontale aperto per lasciare libero il pescaggio delle ventole in immissione. Non consigliabile invece il depotenziamento delle ventole ai medio e anche bassi RPM.
Sicuramente la presentazione dell'H2 non è invidiabile, anche se l'imballaggio risulta valido così come il bundle, molto curato e ordinato. Esternamente molto sobrio, sono molte le funzionalità che offre questo case: lo sportello a chiusura magnetica, il sistema a sgancio rapido con elettronica modulare delle ventole frontali, le forature sul retro per i tubi di un impianto a liquido, le molte connessioni sul top, lo switch di velocità per le ventole interne e il dock per l'HDD. Per quanto riguarda il dock, ne sconsigliamo l'utilizzo con HDD particolarmente calorosi come ad esempio un WD Raptor: la ventilazione assente potrebbe mettere in crisi l'HDD che raggiunge una temperatura d'esercizio troppo elevata. Funzionale ma assolutamente antiestetico il cavo blu di collegamento dell'USB 3.0. I particolari vengono sicuramente curati, e troviamo un filtro antipolvere estraibile sul fondo del case, altri filtri sulle ventole in immissione e il coperchio magnetico per coprire la griglia sul top del case in case di inutilizzo. La lavorazione, interna come anche quella esterna, è risultata ottima e priva di difetti ravvisabili: molto gradevole la verniciatura nera anche all'interno dell'H2, che conferisce al case un'immagine generale decisamente buona. Internamente il case non è da meno: bracket PCI con vite a pomello, piedini in gomma per l'alimentatore, la predisposizione per la ventola sul top che non crea conflitto con altri componenti adiacenti e due sistemi screwless per montare qualsiasi dispositivi sul frontale, da 5,25" come anche da 3,5" o 2,5". Sicuramente più valido il sistema per i bay da 5,25", un po' macchinoso quello per gli HDD dato che quelli da 3,5" non si installano in modo così immediato. Intelligente è anche la disposizione di tutte le viti a pomello necessarie all'installazione dei componenti sul frontale: all'occorrenza basta svitare le viti che si vuole e procedere all'installazione. Procedendo con l'analisi dell'interno, le paratie laterali così come il frontale sono dotate di un buono strato di fonoassorbente che limita il rumore prodotto dalle ventole, e molto buono e curato risulta anche il cable managment di serie. La zona socket è contornata inoltre da numerose forature con guaina in gomma che consentono un'installazione pulita dell'hardware all'interno del proprio H2. Di difficile installazione la ventola da 120mm sul fondo del case: nel nostro caso abbiamo installato gli HDD in basso, e i cavi dei nostri HDD insieme a quelli dell'alimentatore non ci hanno consentito l'installazione. Lo stesso discorso è valido per l'installazione degli HDD in corrispondenza della GTX 275 da 27cm di lunghezza: i cavi degli HDD sarebbero andati a toccare la vga, e ci avrebbero disturbato parecchio nella fase di cable management. Prestazionalmente parlando, l'areazione interna dell'H2 lascia un po' a desiderare: nella configurazione più comune che comporta la chiusura dello sportello anteriore, e con le ventole di serie al massimo degli RPM, non viene garantito un corretto smaltimento dell'aria calda all'interno del case, cosa che abbiamo potuto vedere sia nei test della macchina del fumo che nei test prestazionali della CPU e della VGA. Assolutamente da evitare il downvolt delle ventole ai medi e bassi RPM, poichè il delta tra temperatura interna del case e temperatura ambiente diventa troppo alto. Le cose vanno meglio con lo sportello frontale aperto (e ventole sempre al massimo dei giri), dove non solo si riduce il delta tra la temperatura interna del case e quella ambiente, ma quest'ultima è anche più bassa rispetto a quella che si ha con lo sportello chiuso. Infine, per migliorare la situazione generale, abbiamo visto come aiuti parecchio l'installazione di una ventola da 140mm sul top dell'H2, facendo segnare in questa configurazione i valori più bassi di delta e delle temperature sulla CPU e GPU. Elevato risulta essere anche il peso di questo case, la cui struttura in acciaio fa segnare sulla bilancia 9,315 kg contro gli 8,9 dichiarati dalla casa produttrice: una volta montato l'hardware nel proprio il case il peso si fa sentire maggiormente, soprattutto negli spostamenti. La predisposizione per il passaggio dei tubi di un impianto di raffreddamento a liquido viene in qualche modo vanificata dallo spazio interno disponibile per l'installazione di un radiatore: internamente, il solo posto dove l'H2 consente di montare un radiatore (in particolare un monoventola) è sul retro in corrispondenza della ventola da 120mm. Manca inoltre la classica finestra sulla paratia laterale, che impedisce all'utenza votata al modding di poter visionare il lavoro effettuato all'interno del proprio case. Ad ogni modo, tutto quello che il nostro NZXT H2 ha da offrire viene venduto a soli 99,90€: una cifra di tutto rispetto per le notevoli funzionalità offerte ed elencate sopra.
Nome prodotto | PRO | CONTRO | Eventuali Award |
NZXT H2 |
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- Presentazione spartana e migliorabile |
Si ringraziano nzxt.com e il relativo distributore ufficiale europeo Caseking.de per la cessione del sample oggetto della recensione.