Recensione Zalman FX100

Abbiamo fin qui parlato dell'FX100 da un punto di vista meramente descrittivo evidenziando i punti salienti principali e l'estetica adottata; per andare più a fondo è infatti necessario letteralmente fare a pezzi il prodotto smontando tutto quello che non fa parte del corpo radiante.
Per far ciò bisogna iniziare dalla griglia superiore, questa viene mantenuta in sede da quattro viti nere con testa a stella che fanno presa sugli angolari in plastica; una volta rimosse potremo togliere la griglia che metterà dinnanzi a noi una lastra in poliuretano espanso nera che preserva le due torri inferiori da polvere ed eventuali urti fatti accidentalmente grazie a quattro fori che tengono alla debita distanza le torri centrali dai lati.

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Da notare in questo caso risulta nuovamente la presenza dei rilievi a nome zalman su tutte le alette e la presenza di due heatpipes a due punti di condensazione(4 in totale) che alimentano le due torri semi-indipendenti e vengono poste esternamente nella matrice di alimentazione, le due torri infatti entrano in funzione solo ad elevati carichi termici e fanno sostanzialmente da buffer aggiuntivo sotto full load evitando di mandare in collasso termico precoce il dissipatore. Assenti risultano invece le saldature in lega tra alette e tubi di calore che vantano comunque una ottima punzonatura stabile e ben serrata.

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Il secondo passo nello smontaggio di questo FX100 prevede la rimozione degli elementi protettivi in plastica, essi sono su semplicemente a pressione e possono essere rimossi tirandoli con delicatezza ma con decisione verso l'esterno; un colpo deciso e verranno via senza particolari problemi.

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Qui avremo finalmente il dissipatore a nudo, esso mette in mostra una struttura dissipante estremamente complessa che prevede l'utilizzo di quattro torri indipendenti con ampi profili di ventilazione e una spaziatura tra gli elementi dissipanti di 3mm, al fine di agevolare le correnti convettive, che conferiscono un bassissimo coefficiente di attrito aerodinamico all'FX100, ricordiamo che stiamo parlando di un dissipatore progettato e costruito per lavorare in passivo.

 

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