Le soluzioni in esame di Raijintek hanno evidenziato diversi punti positivi ma anche alcune zone su cui bisogna porre l'attenzione per far si che i prodotti diventino realmente completi sotto ogni aspetto; partendo da quello che c'è di buono risultano di indubbia qualità tutti i materiali utilizzati, i quali, grazie ad un'ottimo know how del settore, conferiscono una rigidità strutturale ad entrambe le soluzioni nonostante in superficie dissipante non si utilizzino saldature in lega e questo indica che tutte le punzonature, dalla prima all'ultima, sono fatte con una corretta coppia serrante. Medesimo discorso possiamo approntare per la base che se pur non preveda un dissipatore di buffer a causa del ponte di ritenzione gode di un'ottima qualità costruttiva nel Themis con un HDT di seconda generazione realizzato in maniera impeccabile e con una nichelatura altrettanto ottima nell'Ereboss che tuttavia vede sbavature piuttosto grossolane nelle saldature delle heatpipes con il monoblocco in alluminio.
Sorprendenti risultano le ventole che si dimostrano delle soluzioni decisamente interessanti soprattutto per ciò che concerne la Aeolus che sbaraglia la concorrenza rimanendo sia più silenziosa sia più performante, e non di poco, di avversarie del calibro di Noctua e Alpenfoehn; unica nota negativa per questa ventola risulta il motore decisamente inadatto che oltre a vantare relativamente poche ore(40.000) opera a temperature decisamente troppo alte che riducono inesorabilmente la vita stessa del prodotto. Dopo appena dieci minuti di esercizio a 24°C il motore registrava infatti temperature di 50°C, in estate con stanza a 35°C temperature del genere equivalgono ad una usura precoce ed esponenziale dei cuscinetti con conseguente aumento di rumorosità e nettà diminuzione delle ore di vita, è bene quindi considerare anche questo aspetto se si sta cercando un pc a bassa manutenzione.
Sul piano delle prestazioni il Themis delude un filo le aspettative facendo segnare parametri praticamente identici a quelli di un FX100, ventilato con una 90mm, cedendo per collasso termico attorno ai 200W di carico mentre l'Ereboss soffre della assenza di un dissipatore di buffer che gli permette di entrare in temperatura solo dopo i 50W dove sterza con decisione e si affianca allo Xigmatek prime fino ai 200W dove la maggior densità lamellare di quest'ultimo lo avvantaggia sotto alti carichi termici facendo chiudere la sessione di test con un margine di circa 4°C in aumento a sfavore della soluzione di casa Raijintek, studiata più per la gestione dei medi carichi termici a basse portate che non gli alti carichi con ventole prestanti.
Per ciò che concerne in ultima analisi i prezzi di vendita, attualmente le soluzioni della neonata Raijintek vantano costi decismaente interessanti, per il Themis vengono infatti richiesti 23,90€ tasse incluse e per l'Ereboss soli 34,90€ sempre tasse incluse, cifre che se le analizziamo al netto delle ventole indicano un costo per il solo dissipatore inferiore ai 20€ per il primo e ai 30€ per il secondo, decisamente non male se pur abbiamo visto che forse l'eccessivo risparmio ha portato qua e la qualche sbavatura.
Nome prodotto | PRO | CONTRO | Award tecnici |
Award prestazionali |
Raijintek Themis |
+ ottima qualità dei materiali |
- pasta termoconduttiva in bustina monouso |
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Raijintek Ereboss |
+ ottima qualità dei materiali |
- sistema di ritenzione scomodo se non si hanno gli attrezzi adeguati*
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*Update: in seguito alla tempestiva comunicazione dell'azienda, segnaliamo che gli esemplari in nostro possesso appartengono alla prima revisione; i modelli attualmente sul mercato vantano un cacciavite adeguato in accordo con l'immagine seguente fornitaci da Raijintek---> Dotazione dissipatori in commercio.
L'azienda stessa ci comunica inoltre che è al lavoro su una siringa di pasta termoconduttiva da aggiungere alla dotazione in luogo dell'attuale bustina monodose senza che questo possa intaccare il prezzo di vendita.
Si ringraziano Caseking e Raijintek per i prodotti oggetto dell'articolo odierno.