Il nuovo LEPA LV12 si presenta alla luce del sole come un dissipatore monotorre a sviluppo verticale avente una altezza massima di sedici centimetri ed una larghezza di quasi quattordici, dimensioni che se da un lato non lo pongono nei pesi massimi dall'altro non lo collocano nemmeno tra i più piccoli della sua categoria facendo segnare per LEPA un entrata nei mondi dei dissipatori quasi a gamba tesa.
Segno caratteristico di questo LV12 risulta la copertura integrale ceramica di colorazione nera che svolge le funzioni di antiossidante per i metalli, rivestimento estetico "full matte black", ovvero nero opaco, e superficie di interfaccia termica tra supericie dissipante e ambiente esterno grazie alle sue caratteristiche termiche che gli consentono di coprire completamente il dissipatore senza alterare le prestazioni di quest'ultimo.
Assolutamente impeccabile risulta tutta la lavorazione che non presenta il minimo segno di sbavatura o di imperfezione, tutte le rifiniture sono ai vertici di categoria cosi come visto per il bundle in dotazione.
Molto curata risulta anche la parte superiore con l'ultima altetta che ripresenta, come l'intero pacco alettato, il rivestimento ceramico intervallato da fori di gestione aerodinamica e dalle punzonature delle quattro heatpipes U design(a doppio punto di rugiada) disposte su quattro colonne simmetriche, quest'ultime affiancate a sinistra da un adesivo in rilievo arrecante il logo del produttore in argento.
L'acquisizione di un ampio know how costruttivo viene sfoggiata nel momento in cui ci si sposta ad analizzare la base; essa oltre a non prevedere nessun dissipatore di buffer a causa del massiccio sistema di ritenzione a ponte, prevede l'adozione di un monoblocco di ritenzione in alluminio all'interno del quale sono state ricave le sedi per le quattro heatpipes che vengono interfacciate direttamente con l'IHS del processore mediante l'utilizzo dell'HDT, si tratta di una lavorazione che permette di rettificare direttamente i tubi di calore senza che questi vengano messi a contatto con un coldplate in rame, il risultato ne è l'eliminazione di una interfaccia termica che porta a sua volta minore resistenza termica che si traduce, su carta, in migliori prestazioni di dissipazione.
Anche in questo caso il tutto viene effettuato in maniera egregia con la fresatura eseguita al millimetro e la verniciatura nera che sembra quasi fatta a mano da un esperto pittore per quanto precisa.
Interessante, oltre l'aspetto estetico, risulta notare sulla superficie di contatto la presenza di sezioni in alluminio derivanti dal monoblocco superiore, le quali aiutano il dissipatore a gestire le fasi di idle load in attesa che le heatpipes raggiungano un punto di condensa utile; a ciò si aggiunge una accortezza tecnica di LEPA che maggiora l'area di scambio termico della prima e della terza heatpipes(dall'alto) al fine di mantenere il più possibile uniforme il pasaggio termico anche con soluzioni aventi DIE allungato in posizione centrale o con VGA posta sulla parte superiore dell'unità.
Da segnalare sotto il profilo aerodinamico, oltre a quanto già descritto, risulta la presenza di una gestione dei flussi d'aria interni al pacco alettato; con il LV12, LEPA utilizza infatti quella che definisce "u-shape airflow technology", una soluzione che mediante l'utilizzo di appendici aerodinamiche intagliate in posizione centrale direttamente sulle alette, permette di creare delle turbolenze all'interno della superficie dissipante forzando l'aria in arrivo dalla ventola ad acquisire molta più energia termica di quanto non faccia con le alettature convenzionali aiutata anche dalla chiusura laterale che impedisce ai flussi di essere scaricati lateralmente.
Del tutto assenti risultano le varie saldature in lega che lasciano spazio alle mere punzonature meccaniche mentre, sempre sulla superficie dissipante, ritroviamo quattro disaccoppiatori in gomma con il compito di tagliare le eventuali vibrazioni trasmesse dalla ventola al dissipatore.