Di serie con il PH-TC12LS, il dissipatore a basso profilo L design, Phanteks ci mette a disposizione una fiammante PF-F120MP PWM, si tratta di una nuovissima 120mm PWM presentata anch'essa poche settimane fa, la quale su carta promette alte pressioni statiche coniugate a basse emissioni acustiche ed alte portate.
Rimossa dal dissipatore tramite le quattro caratteristiche viti che la ancorano a delle staffe di supporto in acciaio, essa si presenta come una soluzione ventilante full frame utilizzante un telaio esterno di colorazione nera che incornicia una struttura palare e sette profili rastremati i quali si estendono per quasi l'interezza della superficie circolare messa a disposizione dal telaio stesso, quest'ultimo implementante anche otto antivibrazionali, quattro per lato, di colorazione nera a cui viene affidato il compito di disaccoppiare la ventola dalla superficie di appoggio evitando possibili fenomeni di risonanza.
Notevole risulta il bagaglio tecnologico implementato su questa ventola, a discapito infatti di un design sobrio ed elegante abbiamo un approfondito studio delle pale che per la prima volta all'interno dei prodotti di casa Phanteks portano l'MVB2 ovvero il Maelström Vortex Booster, un nome complesso per definire la nuova geometria delle pale che grazie all'ampia copertura consente di stabilizzare i flussi in uscita dalla ventola, creando una forte depressione poco prima della stessa capace di accrescere l'apporto d'aria pescato senza che questo comporti la generazione di fastidiosi fischi o fruscii dovuti dallo scorrere dei profili di taglio nei confronti del flusso laminare.
Il risultato è ottenuto grazie anche alla sagomatura delle varie linee di taglio e di spinta che pur mantenendo un profilo lineare vantano un appendice aerodinamica laterale sul dorso per ridurre l'ampiezza del cono d'aria a cui si aggiungono la punta e l'innesto di attacco inferiore che vengono stondati per agevolare ulteriormente lo scorrimento del profilo soffiante all'interno dell'aria che comportandosi come un fluido genererà meno attrito e quindi anche minori emissioni acustiche.
Per ciò che concerne il motore abbiamo un controllo PWM a cui viene affiancato un circuito di autorestart in caso di sbalzi di tensione o malfunzionamenti che cercerà di ripristinare la rotazione della ventola nelcaso in cui questa venga meno. Il cuscinetto è basato sull' UFB bearing (Updraft Floating Balance bearing); un ulteriore acronimo che identifica "semplicemente" un albero autolubrificante ed autobilanciante capace di raggiungere buone performance accompagnate da una speranza di vita di oltre 150.000 ore; nota curiosa risulta la dimenticanza in fase di assemblaggio della rimozione della pellicola protettiva in plastica sul retro del motore.
La rimozione della stessa è caldamente consigliata dato che permetterà al cuscinetto di raffreddarsi in maniera più omogenea a tutto vantaggio di rumore e usura della componentistica sul lungo periodo.
Ulteriore punto su cui bisogna soffermarci risulta il cavo di alimentazione che prevede una piattina a quattro poli, +12/gnd/tac/pwm, interamente sleevata da una calza in PET multifilamento ad alto potere coprente rivestita di silicone di colorazione nera che termina con un molex di connessione a quattro pin anch'esso di colorazione nera.