Attiva nel settore della dissipazione attiva nel campo dell'information technology da oltre due decenni, Enermax è diventata col passare del tempo una delle aziende esponenti del mercato grazie a tecnologie all'avanguardia che l'hanno e continuano a contraddistinguerla all'interno dell'offerta rivolta ai consumatori.
Tra le principali, ai giorni nostri, ritroviamo l'innovativo controllo APS delle ventole che consente una scalabilità eccellente dei giri motore, lo "shunt channel technology" negli AIO che permette la miscelazione dell'acqua all'interno del colplate e il Vortex Generator Flow (VGF) dei dissipatori che consente di coprire le zone morte di risacca che si vengono a creare dietro alle heatpipes investite dai flussi d'aria spinti dalla ventola.
Su quest'ultima tecnologia l'azienda ha deciso di investire ulteriormente svecchiano la serie di dissipatori ETS-T40 che oggi vedono affiancarsi i T40-Fit, soluzioni dissipanti monotorre ad alta compatibilità meccanica muniti di tutte le moderne tecnologie di cui Enermax dispone per i propri dissipatori ad aria volti alla dissipazione delle moderne architetture hardware, Skylake incluso.
Quattro sono in tutto le versioni inserite a catalogo, esse si differenziano per la ventola fornita di serie e per il rivestimento superficiale che a due versioni sprovviste di nichelatura con rame ed alluminio a vista affianca due alternative con rivestimento ceramico superficiale in nero e bianco, quest'ultima tuttavia non importata in Italia.
L'articolo di oggi verterà su due dei dissipatori presentati e andrà ad analizzare la versione munita con ventola da 140mm frameless e il fratello con rivestimento ceramico nero e ventola da 120mm con led blu.
Seguono le specifiche tecniche dichiarate dal costruttore:
Modelli | ETS-T40F-TB | ETS-T40F-BK | ETS-T40F-RF | ||
Socket compatibili | Intel® LGA 775/1150/1151/1155/1156/1366/2011/2011-3* AMD® AM2/AM2+/AM3/AM3+/FM1/FM2/FM2+ |
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Dimensioni complessive (mm) | L 126 x W 67.9 x H 161.7 | L 140 x W 67 x H 165.5 | |||
Dimensioni dissipatore (mm) | L 126 x W 41 x H 161.7 | L 126 x W 41 x H 161.7 | |||
Rivestimento superficiale | nessuno | nero | nessuno | ||
Numero e diametro heatpipes | 4 x Ø 6mm | ||||
Resistenza termica (°C/W) | 0,1 | ||||
Thermal Design Power (TDP) | 200W | ||||
Peso (senza ventola) | 460g | ||||
Materiali | Copper Heat Pipes / Aluminium Fins | ||||
Pasta termoconduttiva | Dow Corning® TC-5121 | ||||
Modello ventola | T.B.Silence PWM | T.B.Apollish PWM | Winglet PWM | ||
Dimensioni ventola (mm) | 120 x 120 x 25 | 140 x 140 x 26 | |||
Tipo di cuscinetto | Twister Bearing Technology (patented) | ||||
Velocità ventola (RPM) | 800 – 1,800 / 400 - 900** | 800 – 1,800 | 500 – 1,200 | ||
Portata (CFM) | 37.57 - 86.70 / 21.21 - 47.72** | 33.26 – 75.98 | 24.83 – 65.56 | ||
Pressione statica (mm-H2O) | 0.72 - 2.41 / 0.31 - 1.31** | 0.97 – 2.28 | 0.24 – 1.55 | ||
Emissioni acustiche (dB(A)) | 10 - 21 / 8 - 11** | 16 - 26 | 10 - 19 | ||
Tensione nominale (V) | 12 | ||||
MTBF | 160,000 ore | ||||
LED | no LEDs | Illuminazione a led brevettata con 12 diodi | no LEDs | ||
Connettore | 4 pin PWM | ||||
tipologia di ritenzione | Clip in plastica | Clip in metallo | |||
* except server mainboards with LGA 2011-3 ** ETS-T40F-TB with included RPM adaptor | |||||
Entrambi i nuovi Enermax T40-Fit vengono forniti al consumatore finale all'interno di confezioni in cartone che prevedono una rapida carrellata di informazioni per ciò che riguarda la compatibilitàcon socket e moduli DDR, il TDP massimo ammesso e le principali caratteristiche tecniche.
Più nel dettaglio frontalmente abbiamo una foto panoramica del dissipatore a cui si affiancano il logo del produttore, il supporto fino a 180W di potenza termica, la piena compatibilità con banchi ram, anche ad alto profilo, e quattro delle tecnologie che equipaggiano le versioni "Fit" dei nuovi ETS-T40.
Più tecnici risultano i restanti lati dove ritroviamo le specifiche costruttive riportate in apertura di articolo, disegni tecnici con gli ingombri con quote millimetrate, una breve descrizione del dissipatore in ben tredici lingue differenti e, sul retro, le principali features assieme ai loghi di conformità CE e RoHs rispettivamente per il commercio sul mercato comunitario e il rispetto ambientale grazie all'assenza di metalli pesanti o di inquinanti particolarmente dannosi per l'ecosistema.
Aprendo gli involucri, all'interno delle scatole troviamo gli accessori per la corretta messa in funzione dei dissipatori collocati in un astuccio di cartone bianco posto alla sommità della confezione.
A nostra disposizione ci vengono forniti una serie di accessori per la ritenzione che prevedono un backplate universale in plastica nera, staffe di ancoraggio in acciaio lucidato a specchio, viti e molle di carico in acciaio, quattro antivibrazionali in gomma per disaccoppiare la ventola dal pacco alettato, un libretto di istruzioni in bianco e nero, un tubetto di pasta termoconduttiva Dow Corning® TC-5121 all'argento e quattro clip di ancoraggio di cui due per la ventola fornita di serie e due per una seconda, eventuale, ventola.
L'unica variazione nella dotazione tra le due versioni in esame risultano proprio le clip che passano dall'acciaio alla plastica per la versione dotata della Apollish a led blu.
Più che soddisfacente risulta la qualità complessiva con tutta la viteria e le clip di ancoraggio "a vista" in acciaio lucidato a specchio, a questi si affianca anche una cura per i dettagli che sfocia nella fornitura di otto(di cui quattro per una seconda - eventuale - ventola) adesivi in elastomero per disaccoppiare la solzuione ventilante fornita di serie dal dissipatore stesso, evitanto fastidiosi fenomeni di risonanza e la presenza, differita, di clip di ancoraggio per la ventola che passano dal nudo acciaio al nero per chi scegliesse la versione con rivestimento ceramico nero.
Nonostante inoltre ci venga fornito un backplate in plastica esso è in grado di distribuire in maniera più che eccellente i soli 460 grammi complessivi degli ETS-T40 Fit esercitando sulla CPU una pressione idonea anche per chi decidesse di stendere la pasta termocnduttiva fornita con il semplice metodo del chicco di riso.
Tutti e quattro i nuovi ETS T40-Fit si basano sulla medesima struttura dissipante, essa è composta da un singola torre a sviluppo verticale costruita da un pacco alettato formato da cinquantadue alette in alluminio; queste vengono alimentate da una matrice di scambio termico formata a sua volta da quattro hetpipes da sei millimetri di diametro U design e quindi con doppio punto di condensazione e singolo di evaporazione.
La disposizione prevede il collocamento dei tubi su quattro colonne, posizionando a gruppi di due le heatpipes; guardando la base e partendo dall'alto, avremo: colonna esterna, colonna centrale, colonna esterna e di nuovo colonna centrale al fine di ottimizzare al meglio la distribuzione termica che trova vantaggio anche dalla chiusura laterale del pacco alettato al fine di evitare scarichi laterali non voluti risucchiando al contempo ulteriore aria dalla parte frontale.
Enermax in questo caso caso parla di "VACUUM EFFECT FLOW (VEF)" ma altro non è che l'effetto Venturi applicato ai dissipatori in questione; per onor di cronaca riportiamo un piccolo estratto da wikipedia:
"L'effetto Venturi (o paradosso idrodinamico) è il fenomeno fisico, scoperto e studiato dal fisico Giovanni Battista Venturi, per cui la pressione di una corrente fluida aumenta con il diminuire della velocità.
L'esperimento dimostra che il liquido raggiunge nei tubi altezze diverse: minore dove la sezione si rimpicciolisce (in cui aumenta la velocità) e maggiore quando la sezione si allarga (ovvero quando la velocità diminuisce). Dato che la pressione del liquido aumenta all'aumentare dell'altezza raggiunta dal liquido nei tubi manometrici, è possibile dire che ad un aumento della velocità corrisponde una diminuzione della pressione e viceversa, cioè all'aumento della pressione corrisponde una diminuzione della velocità. Con esperimenti appropriati, è possibile notare lo stesso fenomeno nei gas"(L'aria nel nostro caso).
Ulteriore importante aggiornamento tecnico per ciò che riguarda l'omogeneità di trasferimento termico risulta la presenza di alcune appendici aerodinamiche all'interno delle alette nei pressi delle heatpipes, tali conformazioni permettono di creare delle turbolenze controllate all'interno del pacco alettato permetttendo di rimuovere le cosidette "dead zone" che si vengono a creare sul retro delle heatpipes che fanno da vero e proprio muro per qualche millimetro dietro di esse prevenendo il corretto scambio termico tra l'aria e il dissipatore in queste specifiche zone. Lo schema seguente spiega in maniera semplice il fenomeno appena descritto raffrontandolo con una soluzione munita di semplici alette planari.
Ovviamente tale tecnologia risulta essere presente su tutte e quattro le versioni e porta alla presenza sulla testa - visibile nell'ultima foto inserita - di una freccia che indica la direzione forzata da far assumere ai flussi della ventola che si sta per installare, si tratta di una accortezza tanto semplice quanto essenziale per il corretto funzionamento delle tecnologie appena riportate. Presente su tutte e quattro le edizioni risulta inoltre anche l'HDT di seconda generazione sulla superficie di contatto con l'IHS del processore; si tratta come al solito di una lavorazione eseguita a regola d'arte da parte di Enermax che ormai può contare su un forte know how acquisito nel settore.
Assolutamente planare e priva di sbavature risulta infatti la rettifica e la relativa lucidatura apportata con le heatpipes a vista.
Assenti all'appello risultano il dissipatore di buffer in alluminio sulla base che, a causa del ponte di ritenzione centrale, viene limitato al mero monoblocco di ritenzione delle heatpipes se pur ci sia un minimo accenno di alettatura sui lati non interessati dall'array di alimentazione. A questo si aggiunge la mancanza delle saldature in lega che non vengono utilizzate ne per le versioni con rame ed alluminio a vista ne per le versioni con rivestimento ceramico nero o bianco.
Presenti sono invece le zone a riduzione del coefficiente aerodinamico sul pacco alettato che prevedono la sagomatura delle alette con le caratteristiche strutture trapezioidali, tipiche di Enermax e della cugina Lepa, che facilitano il corretto funzionamento del dissipatore anche con ventola a bassi RPM dettati dalla curva PWM scelta da parte dell'utente.
Le ventole a nostra disposizione variano fortemente con l'edizione dell'ETS-T40 Fit acquistata, Enermax ha infatti deciso di utilizzare quattro ventole per valorizzare al massimo la scelta cromatica e le prestazioni del dissipatore scelto. Scendendo nei meandri di quelle che sono le versioni in analisi su queste pagine, esse vantano una 120mm full frame T.B.Apollish PWM per il T40F-BK e una 140mm a semiframe denominata Winglet PWM per quanto riguarda il T40F-RF.
Partendo da quest'ultima, che è una vera e proria novità nel parco ventilante di casa Enermax, possiamo notare che si presenta come una ventola da 140 millimetri di superficie soffiante con un interasse tra i fori di ritenzione da 120mm grazie alla rimozione di parte della struttura del telaio esterno, di colorazione grigia, al fine di diminuire gli ingombri complessivi.
All'interno della cornice abbiamo lo sviluppo della zona palare che presenta un layout a undici elementi di colorazione bianca privi di particolari appendici aerodinamiche fatta eccezione per quelle che Enermax chiama "winglet blades" letteralmente "piccole lame" o "piccole ali/alette", si tratta sostanzialmente di strutture di stabilizzazione dei flussi che vengono poste sul dorso delle pale nella sezione più esterna delle stesse al fine di diminuire i vortici fuori controllo, limitando le emissioni acustiche e massimizzando, al tempo stesso, le portate utili per generare sia CFM che pressioni statiche grazie all'abbattimento dell'angolatura del cono d'aria e delle dispersioni laterali.
Lineari come accennato risultano sia le linee di spinta che di taglio all'aria con un angolazione dei profili palari piuttosto conservativa, i 140mm e gli undici elementi soffianti sono d'altro canto una chiara indicazione dell'inclinazione data alla ventola che ricerca più le basse emissioni acustiche che non le performance pure. Ecco che quindi ritroviamo profili privi di ulteriori controlli dei vortici con la classica sagomatura a mezzaluna dalla forma piuttosto rastremata.
E' tuttavia sotto il coperchio del motore che ritroviamo una piacevole sorpresa, i più attenti avranno infatti notato dall'ultima foto il rinforzo in acciaio della camicia di protezione dell'albero motore; un chiaro segno che dietro di lei si cela il pluripremiato "twister Bearing" da 160.000 ore di vita a bilanciamento magnetico di casa Enermax. Una spinta decisa dal retro e l'albero con le relative pale saldate assieme saltano fuori:
Impressionante in questo caso risulta la pulizia del PCB, Enermax ancora una volta dimostra di sapere il fatto suo posizionando, a differenza di tanti altri, tutta l'elettronica nella parte interna al riparo da polvere e da eventuali schizzi di acqua, non che questo la renda ovviamente waterproof ma di certo è un'accortezza che ne aumenta l'affidabilitàa nche in condizioni di utilizzo non propriamente "convenzionali".
In ultima analisi abbiamo il cavo di alimentazione, questo è il classico 4 Pin PWM costruito su piattina a quattro poli di colorazione nera che termina in un molex della medesima colorazione senza l'uso del termorestringente assicurando comunque una salda presa dei cavi di alimentazione e controllo.
Passando alla cugina da 120mm fornita con la versione "BK" essa risulta essere una vecchia conoscenza, si tratta infatti della T.B.Apollish PWM, ventola da 120mm full frame adottante un layout ventilante a sette elementi soffianti costituiti da acrilico semitrasparente di colorazione azzurra.
A differenza della Winglet essa viene fornita già premontata sul dissipatore mediante le staffe in plastica mostrate nella sezione relativa alla dotazione, da notare risulta anche in questo caso la presenza di antivibrazionali posti tra la cornice della ventole e le alette del dissipatore al fine di disaccoppiare il più possibile le due strutture.
Testa di ponte in questo caso risulta l'estetica, la TB Apollish vanta infatti l'innovativo sistema di illuminazione circolare a ben dodici led ad elevata luminosità di colorazione blu che vengono amplificati da sezioni rifrangenti argentate poste sulla parte inferiore del dorso della pala; l'effetto è assicurato e in sette anni di attività di CT e oltre 15 di IT possiamo tranquillamente dire di non aver mai visto ventole più luminose e brillanti di queste.
Ovviamente anche per la Apollish siamo davanti ad un Twister bearing, 160.000 ore di funzionamento, albero rimovibile e bialnciamento magnetico sono all'ordine del giorno cosi come naturale risulta la fornitura di una calza in PET multifilamento di colorazione nera che termina con un molex in tinta a 4 pin PWM.
Le ventole appena visionate sono state testate secondo la metodologia di test applicata alle ventole in uso da diversi anni all'interno dei nostri locali; per comodità riportiamo un estratto della metodologia nei suoi punti salienti anche se consigliamo vivamente la lettura integrale.
http://www.coolingtechnique.com/guide/metodologie-di-test/399-galleria-del-vento.html
Estratto metodologia di test:
L'analisi strumentale delle ventole viene effettuata collocando il prodotto all'interno di una struttura appositamente studiata e creata da parte del nostro Staff e realizzata dall'italiana Dimastech su specifiche da noi fornite; ciò consente di posizionare la ventola in posizione elevata dal piano di sostegno ad una distanza di 50 centimetri dal microfono di rilevazione con il cono d'aria opposto alle onde acustiche rilevate,permettendoci di evitare possibili interferenze dovute ai flussi che agiscono sul microfono.
Lo schema seguente sintetizza in maniera agevole quanto fin qui descritto:
Per ciò che concerne le rilevazioni della portata,di rpm,pressione e ampere saranno presi i valori a 0/1/2/3/4/5/6/7/8/8/9/10/11 e 12v(forniti da un alimentatore da banco stabilizzato), questo è reso nuovamente possibile dalla nuovo struttura realizzata tramite lamiera da 2mm in acciaio a tenuta stagna.
Essa vanta un volume d'aria di 2500cm3, circa quattro volte il volume della precedente, al cui interno è stato applicato un manto di fonoassorbente multifrequenza da 3cm di spessore capace di tagliare in maniera sensibile ogni tipo di risonanza e di emissione acustica che si potrebbe venire a creare a causa delle turbolenze interne.
A flussi "puliti" l'aria viene canalizzata sul fondo e restituita ad una anemometro a filo caldo; quest'ultimo a differenza dei comuni a ventola assiale, vanta l'implementazione dell'ultima tecnologia utilizzata nel campo che prevede l'adozione di un filo in ceramica preriscaldato costantemente monitorizzato da una termocoppia ad elevata precisione in grado di calcolare in real time, grazie al supporto del microprocessore integrato, la variazione decimo di secondo per decimo di secondo della temperatura del filo che risulterà più caldo in luogo di basse portate e più freddo qual'ora ci siano ingenti flussi.
L'adozione di questo genere di soluzione offre molteplici vantaggi tra cui indubbiamente la maggior precisione che nel nostro caso passa da 0,39 a 0,10 m/s e porta con se l'assenza della ventola di rilevazione che difatto costituisce un ulteriore fonte di rumore non altrimenti eliminabile.
Di seguito viene illustrato il funzionamento dell'anemometro in utilizzo:
Nome ventola: Enermax Winglet PWM - ED142512L-PG | 140mm simmetrica
Analisi spettrometrica emissioni acustiche
Verde: background
Oro: +5 volts - Viola: +7 volts - Porpora: +9 volts - Azzurro: +12 volts
Non si evidenziano fenomeni di risonanza particolari sia con controllo in PWM che con controllo in tensione ai parametri standard di funzionamento, le emissioni risultano piuttosto ben bilanciate lungo l'intero spettro acustico preso in analisi.
Video in alta definizione - Audio a 16Bit
Nome ventola:Enermax TB Apollish PWM | 120mm asimmetrica
Analisi spettrometrica emissioni acustiche
Oro: background
Verde: +7 volts - Viola: +9 volts - Porpora: +12 volts
Non si evidenziano fenomeni di risonanza particolari sia con controllo in PWM che con controllo in tensione ai parametri standard di funzionamento, tuttavia si segnalano dei leggeri picchi poco udibili tra gli 800 e i 1000Hz a 9 e 12v.
Video in alta definizione - Audio a 16Bit
140 millimetri comparativa con prodotti di terzi |
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Db(A)/CFM (Rumorosità) | Pressione(mmh2o)/CFM (Prestazioni) | RPM/CFM(Pescaggio) |
120 millimetri comparativa con prodotti di terzi |
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Db(A)/CFM (Rumorosità) | Pressione(mmh2o)/CFM (Prestazioni) | RPM/CFM(Pescaggio) |
La metodologia di test applicata ai dissipatori Enermax in analisi si appoggia all'organico di strumentazione in dotazione a Coolingtechnique.com, si utilizzano nel dettaglio carichi termici sintetici pilotati in digitale tramite Pulse Width Modulation con sorgenti schermate sia per contatto che per irraggiamento nel campo degli UV.
Ulteriori informazioni cosi come l'intera metodologia di test possono essere visionate al seguente indirizzo web:
Raffreddamento aria,liquido ed extreme cooling - Simulatori di carico Revisione 2.0
Enermax ETF-T40 Fit RF ≈50 CFM 0.75mmH2O--->reference fan
T1=Temperatura sorgente
T2=Temperatura pacco alettato
Enermax ETF-T40 Fit RF + ventola stock≈66 CFM 1.00mmH2O
T1=Temperatura sorgente
T2=Temperatura pacco alettato
Enermax ETF-T40 Fit BK + ventola stock ≈83 CFM 2.00mmH2O
T1=Temperatura sorgente
T2=Temperatura pacco alettato
Comparazione interna
ventola reference + Winglet PWM e TB Apollish PWM @+12v.
Comparazione con prodotti di terzi
@50CFM @0,75mmH2O
Eventuale collasso termico riscontrato, piano di test parallelo al suolo.
Con gli ETS-T40 Fit Enermax tenta di ridare ossigeno al proprio parco di soluzioni dissipanti sino ad ora ancorate agli ETS-N30 e ETS-T40, soluzioni di fascia entry level, o poco più, che facevano del rapporto prezzo prestazioni il loro cavallo di battaglia aggredendo la concorrenza li dove spesso si fanno i grandi numeri grazie a soluzioni che tirano il mercato a causa del prezzo di acquisto particolarmente vantaggioso.
Con la nuova lineup tuttavia l'azienda Taiwanese cerca di spingersi oltre dando alla nuova generazione l'arduo compito di spartiacque con il passato, con gli ETS-T40Fit Enermax inizia infatti a fare sul serio andando ad attaccare la fascia forse più difficile dell'aria dove le tecnologie, il parco ventilante e le prestazioni devono andare a braccetto con il prezzo di acquisto che pur non rimanendo sull'entry level non si deve alzare troppo al fine di fronire un pacchetto fortemente competitivo su più fronti.
Si tratta ovviamente di un compito non semplice che ha visto molti fallire ma che è stato per altri il trampolino di lancio verso una nuova scalata alla vetta nel settore; il segreto in questo caso risiede nel "know how" acquisito e nell'esperienza passata cosa su cui Enermax ha saggiamente puntato prima di tirare fuori quella che possiamo definire la sua attuale fascia media in fatto di soluzioni dissipanti ad aria.
Scendendo nello specifico i dissipatori che abbiamo avuto modo di testare e toccare con mano su queste pagine e nei giorni passati, prendono quanto di buono visto con le precedenti generazioni, gli danno un po di steroidi per farli crescere nelle dimensioni, condiscono il tutto con le tecnologie di primo livello del parco ventilante e servono un risultato assicurato.
Tutto infatti si può dire meno che i nuovi ETS-T40 Fit non siano soluzioni dissipanti azzeccate, il bundle seppur privo di sacchettini vari o di istruzioni particolarmente discorsive offre tutto il necessario per una corretta installazione fornendo pasta termoconduttiva in siringa multiuso, staffe di ritenzione in acciaio, clip di ritenzione per due ventole(seppur ne venga fornita solo una) e persino disaccoppiatori in elastomero sia per la prima che per la seconda ventola, insomma dotazione da bitorre top di gamma e non di certo da fascia media.
I puristi potranno forse storcere il naso per il backplate in plastica ma si tratta sostanzialmente di un problema più astratto che reale, i dissipatori pesano infatti meno di 500grammi e la staffa posteriore nonostante non sia di metallo svolge in maniera più che egregia il proprio lavoro grazie anche al ponte di ritenzione centrale e le viti di carico con molle a pressione prestabilita.
Passando all'aspetto estetico Enermax sa come sempre il fatto suo, sia la versione RF che BK in esame hanno il loro fascino utilizzando, per la prima, il forte contrasto del rame delle heatpipes facendo della bellezza del metallo nudo i suoi punti di forza, mentre per la versione con rivestimento ceramico nero si gioca con i led della Apollish che letteralemnte illuminano la stanza in cui andrete ad installare il disispatore, davvero ben poco da ridire da questo punto di vista.
Passandoa piè pari all'aspetto prestazionale bisogna spendere due parole sulle ventole che risultano estremamente variabili in base alla versione scelta, con l'RF ci verrà infatti fornita una ventola da 140mm a semi-frame votata principalmente al contenimento delle emissioni acustiche che fa segnare parametri piuttosto interessanti dovre fra i 20 e i 55CFM risulta persino più silenziosa di una Noctua A14 e leggermente più rumorosa delle Ty-141 di Thermalright, il rovescio della medaglia sono le pressioni statiche piuttosto basse nelle medie restrittività e accettabili nelle alte, parliamo comunque sempre di 0.1mmH2O di differenza dalla Noctua e 0,3 da Phanteks e Thermalright; poca cosa soprattutto se il vostro obiettivo è il contenimento del rumore sul quale, come abbiamo visto, si è lavorato bene assicurando 60CFM a 20dB(A).
Dal lato "oscuro" con il T40-Fit-BK la questione cambia in maniera significativa, la TB Apollish punta infatti meno sulle emissioni acustiche ma di più sulle prestazioni, oltre che all'estetica ovviamente, essa è risultata in grado di generare oltre 80CFM a poco più di 21dB(A) posizionandosi su parametri praticamente analoghi a ventole top di gamma avversarie per ciò che concerne le emissioni acustiche e in seconda posizione a diretto conflitto con la NF-F12 per ciò che riguarda le pressioni statiche grazie al boost di 300RPM che le permette di staccare tutte le ventole dalle portate similari ma dai giri motore limitati a 1500. Un risultato nel complesso più che soddisfacente che potrà fare la felicità dei modder che potranno prendere finalmente due piccioni con una fava, estetica e prestazioni.
Va da se che per ciò che riguarda lo scambio termico, essendo i disispatori identici, la vera discriminante in questo caso la fanno le proposte ventilanti, se infatti con la ventola reference da 50CFM gli ETS-T40 Fit fanno segnare temperature inferiori di qualche °C alla diretta concorrenza come il mars gaming MCPU2 o le proposte intermedie di casa Raijintek; è con le ventole stock che la cosa si fa interessante con entrambe le soluzioni che abbassano i valori registrati di ben 5°C già ai 150W con il BK che, grazie all'Apollish, chiude a 300W a soli 2°C dal TC14S di casa Phanteks e dall'Eclipse IV di casa X2, entrambi bitorre con un numero di hetapipes superiore.
Un risultato decisamente interessante se si considera che stiamo parlando di dissipatori a basso ingombro volumetrico ed ad alta compatibilità con Ram ad alto e basso profilo.
Chiudiamo con le solite cifre, Il costruttore chiede IVA inclusa 40,90€ per l'ETS-T40F-RF e 44,90€ per l'ETS-T40F-BK, costi da piena fascia media che tuttavia consentono di acquistare soluzioni dissipanti caratteristiche, dall'ottima qualità costruttiva, dall'eccellente estetica e dalle prestazioni con singola ventola in grado di avvicinare persino la fascia alta di terzi, lasciando all'utente persino la possibilità di installare una seconda ventola per fare davvero sul serio in termini di scambio termico. Un modo decisamente interessante per investire 40€ in questo autunno 2015.
Nome prodotto | PRO | CONTRO | Award tecnici |
Award prestazionali |
Enermax ETS-T40F-RF |
+ Materiali di primordine |
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Enermax ETS-T40F-BK |
+ Materiali di primordine |
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Si ringrazia Enermax per gli esemplari oggetto dell'articolo di oggi.
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