Per guidare in mezzo alla mischia l'ETS-T50 AXE, Enermax ha optato per una ventola full frame caratterizzata da una superficie ventilante pari a 120x120x25 millimetri; più nello specifico ci troviamo di fronte ad una variante munita di PWM delle nuove Enermax DF Vegas, ventole dalla recente implementazione a catalogo e che oltre al collaudato Twister Bearing portano con se la tecnologia DFR - Dust Free Rotation- , con la quale grazie ad una inversione di marcia per i primi dieci secondi di ogni avvio, su carta, risulta in grado di rimuovere i depositi di polvere accumulati sulle pale, migliorando di conseguenza le prestazioni e la speranza di vita nel lungo periodo.
Il modello a nostra disposizione fa capo al seriale ED122512H-PAL-C ed utilizza una struttura esterna in ABS nero con finitura lucida, all'interno dello stesso si sviluppa una struttura ventilante in plastica di colorazione fumè formata da sette pale accompagnate da un adesivo estetico centrale sul coperchio del motore e da una serie di sezioni riflettenti argentate poste sul dorso delle varie pale per poter dare maggior risalto ai led posti lungo l'intero diametro della cornice interna. Posteriormente abbiamo la riproposizione di un adesivo con il logo del costruttore, il seriale della ventola appena citato ed i loghi di conformità oltre ai parametri di funzionamento quali la tensione e la corrente nominale.
Diverse sono le soluzioni tecniche ed estetiche che il costruttore ci mette a disposizione tanto che la ventola di cui sopra risulta un vero e proprio concentrato di tecnologia frutto di anni di sviluppo da parte di Enermax.
Partendo dall'aspetto macroscopico quello che sicuramente risalta maggiormente fra tutti risulta il profilo interno letteralmente costellato di LED SMD.
Come da tradizione infatti questa Vegas utilizza dodici terne di led(rosso, blu e verde) , trentasei in totale, per creare molteplici giochi di luci all'interno della superficie ventilante per di più con un fascio luminoso decisamente degno di nota tanto che si è su valori di luminosità decisamente superiori rispetto a qualsiasi soluzione convenzionali, il tutto senza intaccare minimamente ne l'estetica ne la superficie ventilante, grazie ad un utilizzo minuzioso degli spazi messi a disposizione tramite l'adozione di un profilo flessibile all'interno del quale scorrono le piste di alimentazione dei vari diodi luminosi.
Il controllo dei LED nonchè la loro alimentazione porta di contro un piccolo rovescio della medaglia, l'incavo di ritenzione dei cavi posteriore è infatti con tutta probabilità il più affollato che abbiamo visto in quasi otto anni di attività di CoolingTechnique. Ben otto sono i cavi che solcano il retro della ventola tra cui i quattro standard per l'alimentazione e il controllo della stessa (+12v | GND | Tachimetrico | PWM), due per l'alimentazione dei led (il rosso e il nero a sezione ridotta nella foto sottostante) e altri due cavi su piattina bipolo per lo switch di controllo dei led.
Quest'ultimo risulta esterno alla ventola e di colorazione nera con un piccolo profilo argentato per fini puramente estetici; le dimensioni in questo caso non sono il massimo della vita ma il tastino risulta facilmente fruibile anche per i più robusti.
Termina la cavetteria la sezione di alimentazione che prevede una calza in PET multifilamento di colorazione nera al cui estremo trova collocamento un molex di connessione a quattro pin sempre nero che risulta downgradabile a tre pin se pur in questo caso con il controllo in tensione si perde parte della luminosità dei LED. Media risulta inoltre la copertura dello sleeving che lascia intravedere i vari cavi di controllo.
Passando al piano tecnico, come precedentemente accennato la DF Vegas in questione utilizza un motore Twister Bearing basato su un cuscinetto proprietario privo di lubrificanti liquidi e a bilanciamento magnetico capace di raggiungere le 160.000 ore medie di funzionamento prima di incontrare una rottura per usura, a ciò si affianca una struttura palare con elementi soffianti utilizzanti linee di attacco all'aria muniti di una inclinazione di 60° in modo da ottimizzare la generazione delle pressioni statiche necessarie per poter operare al meglio su superfici ad elevato FPI come nel caso in analisi.
Assenti risultano ogni sorta di appendici aerodinamiche sia in entrata che in uscita dei flussi mentre sul dorso di ciascuna pala trova posizionamento una striscia riflettente che ha unicamente il compito di incrementare la luminosità riflessa dei vari LED.
Sempre per quanto riguarda le pale, novità assoluta è la tecnologia brevettata DFR™ che permette alla ventola di scrollassi di dosso la polvere della precedente sessione, ciò è reso possibile mediante l'inversione di polarità del motore il quale opera alla massima velocità e per dieci secondi in senso orario per poi riprendere la normale marcia nel verso opposto.
L'obiettivo dopo mesi di funzionamento è quello di raggiungere quanto riportato dalla foto di cui sotto:
Inedite sono anche le quattro possibilità di illuminazione che permettono di spaziare tra cinque modalità differenti di giochi di luce ognuna delle quali è riproducibile in blu, rosso, verde o con tutti e tre i colori accesi portando un aggravio in termini di consumi energetici di 0,25A(3W) oltre al consumo nominale della ventola.
Il video e le foto seguenti mostrano le varie tonalità e le modalità cromatiche a disposizione dell'utente:
Evidente risulta dalle foto la differente intensità luminosa, nonostante i led risultino in termini di potenza del tutto equivalenti, a causa della sensibilità dell'occhio alle varie frequenze luminose la più intensa risulta quella utilizzante i led verdi, segue il blu e infine il rosso. Ovviamente su tutte capeggia la variante con tutte le dodici terne di led accese per ovvi motivi numerici, parliamo di trentasei led contro dodici nelle declinazione a singola tonalità.