Scythe per il suo nuovo nato ricalca le linee generali utilizzate per le confezioni precedenti, sia per le versioni europee che per quelle giapponesi, patria d'origine del brand, la confezione rimane unica e ciò lo si può facilmente notare anche dalle molteplici scritte giapponesi presenti in larga parte sul dorso della confezione.
Per chi tuttavia non conoscesse tale lingua, come il sottoscritto, la casa ci viene incontro agevolandoci il compito riportando ove possibile la traduzione in inglese delle parti testuali riportate sull'imballaggio.
Esso in questo caso, è a prevalenza azzurra su cui vengono riportate le principali caratteristiche tecniche, le compatibilità offerte con praticamente tutti i socket recenti attualmente in commercio e le tecnologie del brand implementate sul prodotto; fa inoltre sempre piacere vedere la presenza dei loghi che certificano il rispetto ambientale (rhos) e l'utilizzo di materiali riciclabili.
Sicuramente da notare è la presenza della aletta dedicata agli espositori della vendita al dettaglio, soluzione insolità ai più ma che trova più di qualche significato se si pensa che in Giappone questo genere di prodotti viene venduto in praticamente qualsiasi negozio di componentistica per personal computer sia esso per esperto o per neofiti, in questo caso e non solo il Giappone fa scuola.
Aperta la confezione ed estraendo l'apposito contenitore in cartone che racchiude la viteria dedicata al sistema di ritenzione del dissipatore, ritroviamo il bundle del Mine 2 che ancora una volta, in piena tradizione Scythe, si dimostra essere piuttosto spartano; tutto quello che avremo a nostra disposizione sarà lo stretto necessario per montare il prodotto.
Nello specifico in dotazione abbiamo un backplate dalla qualità costruttiva ai vertici di categoria, come per altro già visto con il ninja 3, clip di ritenzione in acciaio lucidato a specchio, dati di ritenzione e isolanti per evitare corto circuiti.
Unica nota negativa è la presenza, ancora una volta, della bustina usa e getta di pasta termoconduttiva che obbliga il consumatore ad acquistarne un tubetto a parte qual'ora debba ripetere il montaggio del dissipatore sulla propria cpu.
Segnaliamo inoltre che il sistema di ritenzione è il medesimo adottato sul ninja 3 da cui lo eredita, tale sistema nonostante assicuri una ottima ritenzione del dissipatore ed una adeguata pressione per il corretto funzionamento, è ritenuto da taluni scomodo poichè necessita la rimozione completa della scheda madre; ciò è dovuto al backplate che non rimane vincolato ai fori di ritenzione del socket in caso di smontaggio e obbliga, di conseguenza, a smontare l'intero pc qual'ora il case si sprovvisto di foro sul tray della motherboard per l'installazione di dissipatori.