Estratto dalla confezione il Mugen 3 si presenta in maniera molto spartana; cosi come per il bundle e la ventola, le protezioni vengono fornite unicamente da due strati di cartone posti sulla base e sul lato esposto del prodotto fin giungere alla testa dove si ancora alle heatpipes grazie a delle apposite fessure praticate nella carta; soluzione indubbiamente semplice e forse non molto estetica ma di sicuro funzionale e in grado di assicurare quel minimo di protezione richiesta per il trasporto del dissipatore.
Il Mugen 3 è un dissipatore a torre dalle dimensioni sicuramente importanti se pur non di certo uno dei dissipatori più grossi attualmente presenti sul mercato; esso è formato da sei heatpipes U design(due punti di condensazione ed uno di evaporazione) da sei millimetri di diametro a capillarizzazione sinterizzata che vanno ad alimentare una superficie dissipante in alluminio caratterizzata da quattro semitorri dissipanti, formate ciascuna da 48 alette in alluminio.
La base e la testa del dissipatore vengono costruite secondo gli standard canonici del marchio e ne sono, se vogliamo, la firma della casa; la parte superiore delle heatpipe riporta infatti gli ormai famosi finali a forma esagonale che offrono unicamente una funzione estetica e protettiva per la parte saldobrasata dei tubi di calore mentre, la parte inferiore del Mugen, vede la presenza del dissipatore di buffer monoblocco in alluminio presente praticamente fin dalla nascita dei prodotti Scythe.
Tale dissipatore svolge la funzione di dissipatore ausiliario a bassi carichi e nelle fasi caratterizzate da basse emissioni termiche lasciando ovviamente, a punto di condensa utile raggiunto, il lavoro pesante al Mugen vero e proprio; ciò permette di ottenere una soluzione termica capace di districarsi a tutti i wattaggi e non solo in quelle caratterizzate da medio alti carichi, assicurando temperature basse sia che si stia semplicemnete navigando su internet o ci si stia applicando in programmi di rendering pesante.
Decisamente di primo livello risulta essere inoltre la lavorazione al nickel e la conseguente lucidatura a specchio della parte a diretto a contatto con l'ihs del nostro processore; nella nichelatura della base la case nipponica fa decisamente un ottimo lavoro tanto che si può quasi usare il prodotto per specchiarsi.