Reeven Vanxie, Chrono Guard e Kelveros, dai 34 ai 160mm in tre dissipatori

Giungiamo quindi all'attuale cavallo di battaglia di Reeven per i dissipatori a torre, il Kelveros.
Esso si presenta al pubblico con una struttura dissipante piuttosto massiccia ed elaborata che viene ricavata su delle dimensioni di 160H x 130W x 79D mm e alimentata da quattro heatpipes, che curiosamente vengono alternate una ad una con due heatpipes da 6 millimetri di diametro ed altrettante da otto millimetri di diametro a capillarizzazione sinterizzata ed U design; ciò permette secondo la casa di ottimizzare lo scambio da un punto di vista termico, sfruttando il relativamente basso punto utile di condensazione delle heatpipes da 6mm che saranno seguite successivamente dalle due da 8mm migliorando di conseguenza il comportamento termico del prodotto in grado di rispondere a qualsiasi carico termico gli venga richiesto di dissipare.

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Due parole bisogna ulterioremente spendere per la struttura dissipante del Kelveros, essa adotta infatti un disegno piuttosto curioso elaborato tramite simulatori di fluidi che , su carta, permetterebbe di abbassare in maniera sensibile il coefficiente di attrito aerodinamico.
Cosi come visto sullo Yasya, il kelveros adotta una matrice dissipante cuneiforme, presentando sulla sua faccia frontale ben sette punte adibite alla fenditura dell'aria in arrivo dalla ventole; tale punte se ad un primo impatto visivo possano sembrare essere distribuite unicamente in maniera estetica, analizzando con più cura il dissipatore possiamo notare che vengono concentrate nel numero di cinque al centro e nel numero di due alle estremità; ciò trova una riscontro nel momento in cui si vadano ad analizzare le pressioni statiche in uscita dalla 120mm fornita in bundle, che vede la pressione aumentare via via che ci spostiamo verso le estremità della pala non necessitando quindi di essere aiutata per penetrare più in profondità all'interno delle alette del Kelveros, cosa invece necessaria al centro a causa delle inferiori portate e pressioni statiche.

Profili cuneiformi sono presenti anche nella parte posteriore del dissipatore, questi ultimi sono tuttavia da ritenersi puramente estetici poichè, oltre a non fornire alcun supporto valido in termini di dissipazione, non consentono nemmeno l'alloggiamento di una seconda ventola da 120mm che verrebbe ostacolata dalla forma e dall'asssenza degli appositi canali sulle alette per la ritenzione di ulteriori clip in acciaio.

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La testa  del dissipatore riprende quanto visto per il fratello minore Chrono Guard, anche con il Kelveros Reeven opta infatti per una placca estetica in alluminio anodizzato da 2mm posizionata sopra le heatpipes punzonate poco sotto di essa, l'effetto risultante è sicuramente gradevole e conferisce al prodotto un caratteristica che lo contraddistingue dalla massa senza cadere nel pacchiano.
Per quanto riguarda la base abbiamo invece la ripresentazione di una struttura planare adottante la tecnologia HDT e priva del dissipatore monoblocco in alluminio, a ciò la casa affianca nuovamente un planarità ed una lavorazione della superficie di contatto fatta in maniera ottimale, presentando una base perfettamente planare e priva di grossi solchi dovuiti all'implementazione dell'HDT che si vanno inevitabilmente a formare tra le heatpipe e la struttura di ritenzione in alluminio di quest'ultime.

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