Il Be quiet Dark rock ProC1 si presenta come un dissipatore bitorre utilizzante due superfici dissipanti parallele alimentate ciascuna da sette heatpipes da sei millimetri di diametro ed adottanti la tecnologia "U design", che ne permette il lavoro con un unico punto di evaporazione e due di condensazione distribuiti, questi ultimi, uno per ogni torre dissipante per un totale di quattordici punti di condensazione e sette di evaporazione.
Estratto dalla confezione possiamo subito notare le due ventole da 120mm che vengono premontate sul corpo dissipante da parte della casa tramite due clip in acciaio che vanno ad ancorarsi al frame delle ventole e ad apposite fessure ricavate nella superficie dissipante, sicuramente da notare risulta in questo caso l'uso di una maniglia ricavata tramite il filo stesso delle clip chene permette una agevole rimozione e collocazione delle stesse durante le comuni fasi di manutenzione; soluzione sicuramente non nuova ma che di certo aiuta nello smontaggio.
Rimosse le ventole possiamo meglio osservare lo "scheletro" del prodotto; come si può notare dalle foto di cui sopra, grande attenzione è stata dedicata all'estetica che vede tutto il dissipatore rivestito di una nickelatura di colorazione nera al fine di preservare i metalli dalla loro naturale ossidazione, permettendo inoltre un impatto estetico sicuramente degno di nota; in un momento in cui tutto tende all'economia Be Quiet rema sicuramente contro corrente ponendo qualità ed estetica in primo piano.
Particolarmente interessante risulta notare in queste foto la presenza di una placca applicata alla testa del dissipatore che unisce le due torri in un unico blocco, si tratta di una soluzione inedita introdotta dalla casa tedesca al solo fine estetico il quale; coniugando una lavorazione in alluminio spazzolato nero con i cappucci in plastica nera delle heatpipes, ottiene un effetto decisamente appagante facendo vedere una volta installato unicamente una placca in alluminio spazzolato all'esterno del case.
Per ciò che concerne la superficie dissipante essa risulta essere costituita da un totale di 88 alette (44 per ogni torre) e viene ancorata alle heatpipes tramite una comune punzonatura del pacco alettato, non presentando particolari segni di saldatura in lega al fine di aumentare lo scambio termico tra alette e tubi di calore.
Essa viene inoltre creata con due profili differenti, presentando nei punti di attacco delle ventole una struttura a V ed un profilo lamellare formato da strutture trangolari con un estensione di pochi millimetri; ciò viene fatto con l'unico scopo di diminuire in maniera esponenziale il coefficiente di attrito aerodinamico, cercando di portare in superficie dissipante il maggior quantitativo d'aria disponibile e scaricando ai lati sono una quota parte dell'intera portata generata.
I vantaggi che tale miglioria comporta sono facilemente comprendibili, un maggior quantitativo d'aria a diretto contatto con le alette in alluminio porta infatti ad un maggiore scambio termico che di conseguenza abbassa il punto di condensazione e le temperature alla sorgente(processore).
Spostando la nostra attenzione sulla parte inferiore del dissipatore, possiamo andare ad analizzare la base del prodotto; questa funge da contatto primario per le heatpipes e da sistema di ritenzione delle clip grazie ad un coperchio in alluminio monoblocco saldato alla parte inferiore in rame elettrolitico.
Ancora un volta l'estetica la fa da padrone e nonostante manchi il dissipatore di buffer, il monoblocco in alluminio viene spazzolato e successivamente rivestito anche lui con nickel nero presentando alle sue estremità le filettature per le viti M3 delle staffe di ritenzione.
Sotto di lui troviamo unicamente la base vera e propria che non presenta una lucidatura a specchio ma vede la presenza di una rettifica a CNC, sicuramente meno estetica ma che da un punto di vista prestazionale non inficia in alcuna maniera sulle performance del Dark Rock PRO.