Recensione Zalman CNPS12X

Spostando la nostra attenzione su quello che è il vero cuore pulsante dell'articolo di oggi, lo Zalman CNPS12X è sicuramente un qualcosa di non convenzionale e che rimane caratteristica delòa casa stessa; al di fuori di Zalman infatti ad oggi nessun'altra casa ha proposto soluzioni similari alla serie 9*00 limitando la produzione di dissipatori a superficie dissipante sferica unicamnete alla casa Koreana.

Il nuovo CNPS12x nello specifico, si rivela essere un dissipatore a toppia torre dissipante utilizzante sei heatpipes U design da sei millimetri di diametro a capillarizzazione composita(assiale e sinterizzata) che vengono alimentate alla base da un monoblocco in alluminio, privo di dissipatore di buffer(per via del sistema di ritenzione a ponte) ed utilizzante sul suo punto di contatto un implementazione dell'HDT in forma completa.

La parte caratteristica risulta tuttavia la superficie dissipante che a differenza di tutte le altre soluzioni risulta essere, nel complesso, una struttura sferica in grado di offrire una superficie dissipante utile di ben 9,635mm2 integrante al suo interno tre ventole da 120mm frameless proprietarie ancorate alla struttura tramite una complessa struttura di perni in plastica che mandano in tensione i due elementi estetici laterali in alluminio nichelato e sostengono in posizione perfettamente verticale le tre ventole utilizzate per la dissipazione attiva del pacco alettato.

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Piuttosto interessante risulta essere la lavorazione nel complessivo, il dissipatore vanta infatti una qualità manifatturiera eguagliata da ben poche case, con una struttura curata in ogni minimo dettaglio grazie ai tubi laterali argentati che spezzano la visione di insieme dando dinamicità al tutto; ponendosi anche in contrasto con la superficie dissipante nichelata di nero cosi come nichelato di nero risulta ogni millimetro quadrato dello Zalman CNPS12X.
Per ciò che concerne la testa, qui la casa ha optato per una soluzione piuttosto semplice senza tuttavia cadere nello scontato, oltre alla ripresentazione della rifinitura in nichel nero, ritroviamo le sei heatpipes punzonate alle alette e ,nella parte centrale, il supporto di plastica nero riportante in numeri romani il nome palindromo del dissipatore "XIIX", dove le prime tre lettere indicano il numero 12 e l'ultima la X la serie di appartenenza.
Dalla testa si può inoltre facilmente notare la finitura delle alette secondo la tecnologia VFP; essa permette di formare un superficie dissipante scalettata lungo tutto l'arco di conferenza, permettendo di variare il coefficiente di attrito aerodinamico al fine di consentire alla ventola un pescaggio a 360°, aumentando portate e di conseguenza le prestazioni nel complessivo; ciò porta inoltre ad una features forse non voluta da Zalman ma che di fatto rende praticamente impossibile tagliarsi con le alette del dissipatore, addirittura far scorrere la mano sulla circonferenza della superficie dissipante equivale quasi ad accarezzare una superficie completamente liscia; un signor lavoro da parte di Zalman che ritorna a far scuola in ambito air cooling.

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Scendendo alla base, qui gli sviluppatori hanno optato per una soluzione che prevede l'implementazione piena dall'HDT, con il CNPS12X siamo infatti di fronte alla terza generazione di tale tecnologia che non prevede più una base intervallata da heatpipes e alluminimo del monoblocco, ma prevede una matrice interamente formata dalle heatpipes stesse, che vengono saldate al dissipatore superiore attraverso il loro dorso al fine di mettere a stretto contatto con l'ihs unicamnete i tubi di calore, i quali, vanno a formare una ipotetica camera di vapore teorica sulla superficie di contatto della base; come prendere due piccioni con una fava.
Impeccabile risulta la lavorazione e la relativa implementazione con tanto di processo antiossidamento al nichel nero:


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Unica nota da segnalare risulta unicamente l'assenza delle saldature in lega se pur le alette vengano punzonate alle heatpipes in maniera assolutamente solida dando rigidità al tutto e garantendo di conseguenza un ottimale interfaccia termica tra le heatpipes stesse e le alette dissipanti.


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