Volendo vedere cosa cela sotto i vestiti questo FC1, in piena tradizione CTzen, abbiamo calcato la mano sul telaio esterno in plastica scollando la parte posteriore dal chassis superiore liberando cosi la scheda contenuta all'interno:
qui abbiamo ritrovato una scheda dall'ottima qualità costruttiva munita di componenti SMD e saldature "Pb free" ovvero prive di piombo in piena compatibilità con la direttiva RoHs, a ciò si accosta un interessante particolare che vede riportato il nome della scheda stessa facente capo ad "NCSpeed 3.0" che identifica un layout di terza generazione e che si basa su un microcontrollore F1571 prodotto dalla Microchip in grado di produrre segnali PWM a sedici bit compatibili con gli standard PWM attualmente impiegati in ambito IT consumer.
I test sul NA-FC1 sono stati suddivisi in due step, il primo ha visto l'introduzione di una IPPC da 3000RPM che abbiamo utilizzato per verificare il corretto funzionamento sia del dispositivo che della funzione "no stop"; la ventola in questione, già testata a suo tempo sotto alimentatore stabilizzato e quindi senza PWM in ingresso, aveva fatto segnare RPM operativi tra 1200 e 2700RPM con punto di startup localizzato attorno ai 5v DC.
Siamo quindi partiti con la verifica del reale funzionamento della funzione "no stop"; per far ciò abbiamo da prima erogato il 100% del dutycycle tramite un Aquero 5 opportunatamente programmato lasciando al minimo il trimmer dell'FC1 e la funzione No stop disattivata. Il risultato è stato ventola completamente ferme come da foto di cui sotto.
Successivamente abbiamo semplicemente premuto lo switch di attivazione della funzione "no stop" presente sul corpo dell'FC1 lasciando l'aquaero al 100% e il trimmer del duty sul fan controller a 0%. Il risultato è stata ventola partita a soli 300RPM, siamo ad 1/4 dei giri ottenuti tramite alimentazione convenzionale(!). Si noti a tal proposito il led verde acceso sul corpo centrale del NA-FC1.
Girando la frittata e ponendo quind l'Aquero a 0% ma l'FC1 al 100% con la "no stop" attiva il risultato non cambia, ventola al minimo con soli trecento giri di rotazione al minuto, idem se si mettono entrambi i dispositivi a 0% di duty cycle.
Per quanto riguarda invece la regolazione attiva dei giri motore il fan controller di Noctua agisce come sezionatore del segnale PWM in entrata, per capirci settando l'NA-FC1 al 50% con il segnale della main in arrivo, anche questo al 50%, avremo alla ventola il 25% del segnale PWM equivalente con gli RPM che seguiranno la curva di regolazione precaricata a bordo della ventola stessa.
Unica eccezione la abbiamo con la funzione anti spegnimento attiva che di fatto seziona, al limite inferiore, la velocità minima sostenibile dalla ventola controllata. Il grafico seguente ne sintetizza agilmente quanto appena descritto.
Abbiamo un po giocato con i vari settaggi e sia ventola che l'FC1 hanno sempre risposto in maniera effettiva alle varie regolazioni facendo segnare in ultima analisi un ragguardevole range operativo che spazia dai 300RPM fino agli oltre 2950 RPM raggiunti dalla iPPC a piena potenza, segno evidente che l'intero sistema sta lavorando in massima sintonia.
Siamo però voluti andare anche un filo oltre il mero funzionamento tecnico, l'FC1 porta con se infatti anche uno splitter munito di tre uscite in grado di poter pilotare contemporaneamente fino a tre ventole/pompe siano esse munite di PWM o meno; abbiamo voluto approntare quindi uno stress test tirando in campo delle nostre vecchie conoscenze nonchè dei veri e propri muli in campo di ventilazione forzata da 120 millimetri di profilo ventilante.
Parliamo ovviamente delle minebea 4715kL, 120mm ad alte pressioni statiche, basate su doppio ball bearing ed in grado di raggiungere 3000RPM all'interno di un frame da 38mm di spessore il tutto con circa 1A cad. di assorbimento per un totale di quasi 36W fatti passare attraverso l'FC1; siamo al doppio della potenza nominale richiesta da una DDC 1T Plus.
Il risultato su oltre due ore di test è stato quello in foto, ventole fisse a 3012RPM, Aquero che richiedeva ventilazione forzata ma FC1 del tutto tiepido e quindi ci sentiamo facilmente in grado di consigliare lo stesso anche per utilizzi "gravosi" come impianti a liquido muniti di pompe PWM siano esse DDC, D5 o derivate.