Per arrivare al cuore pulsante dello Scythe kaze Master Pro ci dobbiamo armare di un cacciavite con punta a stella al fine di rimuore le viti che ci impediscono di arrivare all'interno, fatto questo davanti a nostri occhi ritroveremo lo stampato con tutta la circuiteria nel suo splendore.
Connessioni così come saldature, sono fatte a regola d'arte e sia ad una prima analisi che ad una seconda più approfondita non abbiamo rilevato nulla di anomalo,le saldature sono tutte ben adese ai contatti e lo stagno non presenta punti di ossidazione dovuti ad un riscaldamento non ottimale.
Tutte le varie sezioni sono ben disposte sui due pcb,dove possibile inoltre sono stati introdotti dei molex rendendo l'unità modulabile e molto più semplice da gestire qual'ora siano richiesti specifici interventi di manutenzione e/o di riparazione.
I cavi utilizzati nelle connessioni a molex godono di una dimensione generosa e le estremità,qualora non termino con la crimpatura di un terminale, vengono saldate e successivamente inguainate una per una al fine di offrire un'assoluta durabilità nel tempo scongiurando eventuali possibili contatti che andrebbero ad inficiare sulla sicurezza del pannello;cosi come per i contatti Scythe è stata "larga" anche sulla lunghezza dei cavi evitando di strozzarli troppo e facendogli fare ampie curve, cosa che se siete appassionati di elettricità sapete bene essere più che buona.
I transistor utilizzati godono di un piccolo dissipatore monoblocco in alluminio,niente di eclatante ma che definiamo più che adeguato per la potenza nominale di 12 watts da dover dissipare; al centro si intravede una fresatura circolare dovuta all'innesto della vite per fissare i dissipatori al transistor stesso.
Ultima nota riguardante l'elettronica è una scritta stampa nell'angolo sinistro del pcb che ci indica che la versione in nostro possesso è la numero 2.0, con tutta probabilità tale versione sarà dedicata all'intero mercato europeo e di conseguenza anche al nostro Paese.