Recensione Airen Black Four/Six

I due fan controller una volta estratti dalla loro sede di cartone, si presentano come dei prodotti estremamente semplici e puliti; con Airen in questo caso abbiamo un po un ritorno alle origini con la presenza di prodotti che fanno della loro semplicità il loro punto di forza.
Entrambi i pannelli in nostro possesso sono infatti caratterizzati da un design lineare che prevede unicamente l'utilizzo di una lamina di alluminio, opacizzata frontalmente, sulla quale vengono sormontati i potenziometri di controllo ed i led di status; l'unico azzardo che la casa si concede è l'impressione del logo sulla parte sinistra per quanto riguarda il Black Six e nella parte superiore per quanto riguarda il Black Four+.

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Sia la versione da sei canali che quella da quattro arrivano all'utente con i cavi di alimentazione già montati nelle rispettive posizioni; essi pur non ottenendo una sleevatura dei singoli cavetti vengono forniti su una piattina a tre poli e vengono inguainati alle estremità uno ad uno con con una qualità costruttiva più che buona; qualità che si rispecchia anche sui molex di alimentazione principale a 4 Pin arrecante la certificazione di conformità TUV.
Nota curiosa è il fatto che nonostante i rheobus siano totalmente analogici i cavi di alimentazione portano con se anche il terzo cavo tachimetrico(giallo) con l'unico scopo di pilotare il led di status che si accenderà unicamente qual'ora sulla linea venga applicato del carico.

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A differenza di quanto visto sui controller a singolo canale della casa, questa volte Airen cambia rotta e utilizza uno standard di qualità per la realizzazione dei pcb sensibilmente più alto rispetto a quanto visto; per entrambi i prodotti infatti le saldature sono di eccellente fattura e il tutto è ben posizionato e ordinato, da notare sono anche le generose dimensioni utilizzate nei distanziali che hanno la duplice funzione di stabilizzare ed isolare la scheda di controllo.


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Disarmante risulta inoltre essere la semplicità con cui la casa ha progettato il circuito per entrambe le versioni, tutto quello che è stato utilizzato è un potenziometro lineare, una resistenza,un transistor di potenza ed un led dal colore rosso.


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Dalle foto di cui sopra possiamo notare di come Airen abbia pensato di non dissipare i transistor di potenza pur dichiarando in uscita una potenza massima di ben 30Watts, tale scelta come potremo verificare nel corso dell'articolo si dimostrerà per alcuni versi una soluzione decisamente infelice.
Discorso a se stante, per quanto riguarda il PCB, lo dobbiamo fare per il Black four + che oltre ai potenziometri per il controllo delle ventole offre anche due porte usb a standard 2.0, una porta eSata e un molex 4 pin esterno; tali porte non godono sulla scheda di particolari filtri e/o di amplificatori; tutto quello che Airen si è limitata a fare è stato quello di prendere i contatti e di portarli all'esterno senza offrire nessun tipo di miglioria; l'obbiettivo principale in questo caso era quello di facilitare la vita all'utente mediante delle espansioni che possono venire utili nel corso della giornata.
Particolarmente gradiata dal nostro punto di vista è infatti la presenza del molex a quattro pin decisamente utile qual'ora si voglia testare lo stato di salute del proprio alimentatore e se si voglia semplicemente sapere se un dispositivo in nostro possesso sia ancora funzionante, il tutto senza dover smontare il pc alla ricerca di una ramo della psu libero.


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