Il nuovo regolatore di potenza di casa Lamptron si ripresenta un po con il classico stile del brand; ancora una volta si punta alla semplicità nuda e cruda ripresentando un telaio interamente in acciaio verniciato, sul quale viene montato un pannello frontale in alluminio spazzolato di colorazione nera o argentata a seconda dei propri gusti.
Nel fan controller vengono inoltre integrati sul frontale in posizione laterale due finestre in mesh a fori larghi per una funzione estetica, come vedremo nel corso dell'articolo infatti il rheobus utilizzarà tali spazi per diffondere i colori intercambiabili dei die interni.
La vera e propria rivoluzione con L'FC9 l'abbiamo tuttavia con l'implementazione di potenziometri non più rotativi ma a slitta, tale cambiamento da un punto di vista tecnico non apporta nessun cambiamento cosi come non apporta grossi miglioramenti da un punto di vista dalla regolazione del voltaggio, che rimane comunque difficile e richiede diversi secondi per poter aggiustare con precisione quest'ultimo al decimo di volts o peggi al centesimo, in questo caso i miglioramenti li avremo da un punto di vista prettamente intuitivo; guardando semplicemente il pannello sarà infatti più immediato capire a che voltaggio stia operando la nostra ventola piuttosto che una pompa o un ramo di ventole messe in parallelo, potendo di conseguenza apportare i miglioramenti secondo quanto più ci aggrada in termini di performance e di emissioni acustiche.
Ulteriori due parole vanno spese sui questi potenziometri a slitta, da un'esperienza personale che si basa sull'applicazione di tali soluzioni in ambito musicale(console per DJ) essi risultano mediamente più resistenti della controparte ad albero assicurando una maggior vita al circuito e sopportando meglio gli shock da urti, se di conseguenza state cercando un fan controller da battaglia per lanparty, l'FC9 potrebbe fare al caso vostro offrendo anche una discreta scorrevolezza.
A tal proposito siamo rimasti piacevolmente colpiti dal basso attrito fornito dai quattro potenziometri montati, il maggior problema di questo tipo di soluzioni è infatti l'attrito iniziale che in modelli economici risulta essere elevato in fase di spunto obbligando l'utente ad imprimere una certa forza alla slitta che all'improvviso si muoverà facendo uno spostamento di diversi millimetri sul binario e rendendo di conseguenza praticamente impossibile, o quasi, la regolazione fine del segnale; con il Lamptron questo non succede, o meglio viene fortemente limitato, essendo l'attrito iniziale piuttosto contenuto e permettendo di conseguenza una buona regolazione grazie al potenziometri montati di buona qualità.
Da notare sono, come da aspettativa, il logo e il nome del pannello riportati sul frontale che risultano essere incisi al Laser come visto per l'FC8, segno che Lamptron a partire da quest'ultimo ha cambiato il "modus operandi" per quanto riguarda l'incisione, passando dal semplice inchiostro termico utilizzato con l'FC5 all'incisione laser decisamente più precisa, duratura e migliore da un punto di vista estetico.