La struttura del nuovo Lamptron FC9 è basata come per i fratelli minori fino ad ora analizzati su una struttura a doppio PCB divisa da quattro distanziali in ottone al fine di ricavare lo spazio per la ciruiteria di controllo ed evitare possibili cortocircuiti oltre che a facilitare le operazioni di manutenzione della parte di controllo analogica piuttosto che dell'alimentazione.
La rimozione del primo PCB adibito all'erogazione della potenza richiesta è piuttosto semplice da effettuare, esso è ancorato all'intera struttura unicamente tramite quattro viti M3 di colorazione nera che fanno presa direttamente sui quattro distanziali posti posteriormente.
Piuttosto interessante risulta l'analisi circuitale del pannello, come possiamo facilmente vedere la fase di alimentazione viene pesantemente sovradimensionata con induttori circolari utilizzanti avvolgimenti con cavi in rame di oltre 1mm di diametro al fine di imporre pesanti limiti in casi di sbalzi di tensione o di eccessivi carichi in termini di ampere richiesti al prodotto, una soluzione che se da un lato fa aumentare in maniera considerevole il costo di produzione( un singolo induttore di questo tipo ha un costo che può oscillare tra i 2 e i 3€ al dettaglio), dall'altro permette di lavorare con ampi margini di sicurezza anteponendo quest'ultima anche al puro guadagno.
Da notare risultano anche i transistor di potenza che godono, a scopo preventivo, di un dissipatore in alluminio al fine di dissipare l'ingente mole di calore che avremo nel momento in cui andiamo a sfruttare in maniera intensiva il prodotto attorno al suo massimo carico dichiarato; tale dissipatore viene messo in ritenzione tramite l'ausilio di una semplice vite dotata di relative rondelle e bullone.
Manca tra il transistor di potenza e il corpo in alluminio del dissipatore qualsiasi sorta di composto termico di interfaccia, prassi comune in ellettronica dove difficilmente si applica della pasta termoconduttiva in questi ambiti ma che può essere comunque applicata dall'utente al fine di migliorare le prestazioni in termini di dissipazione e quindi di stabilità di voltaggio nel momento in cui si vada a mettere sotto torchio l'FC9.