Prima di procedere alla fase di test delle varie uscite, al fine di comprendere la potenza massima erogabile da parte dell'Aquero, permettendoci di capire quindi anche quale tipo di pompa o altro dispositivo sia possibile collegare, abbiamo portato le fasi di alimentazione e il relativo loop di riferimento sotto liquido grazie alla fornitura del materiale datoci dalle case con cui collaboriamo ormai da diversi mesi.
Ciò ha previsto in prima analisi un ulteriore smontaggio del pannello stesso al fine di poter inserire in maniera corretta il waterblock dei transistor di alimentazione visto in precedenza, la procedura in questo caso prevede il completo disassemblaggio dell'aquaero al fine di poter svitare le tre viti che fungono da ritenzione del dissipatore in alluminio monoblocco fornitoci dalla casa.
Queste tre viti non potranno inoltre essere riutilizzzate per il fissaggio del waterblcok dato che risultano di lunghezza inferiore e di plastica, a discapito di quelle in acciaio usate per il dissipatore; soluzione alquanto strana e che vedremo ci darà più di qualche noia.
Nel corso infatti dei vari smonta e rimonta le viti di plastica non presentano praticamente nessun fine corsa; arrivate al loro limite la vite inizieranno a ruotare su loro stesse con una semplicità quasi disarmante a causa della punzonatura effettuata in linea di produzione che inserisce un punto debole nella struttura filettata.
Ciò porta letteralmente a perdere metà della vite nel waterblock con tutte le problematiche del caso, che risultano essere facilmente risolvibili se siamo equipaggiati con una CNC e relativo maschiatore M3 e parecchio più complesse se siamo sprovvisti di essa.
Dopo aver perso quindi la nostra ora nell'estrazione del pezzo di vite in plastica utilizzando un ago fuso nel corpo della vite stessa, abbiamo provveduto alla sostituzione delle stesse con qualcosa di decisamente più solido della soluzione della casa, a nostro modo decisamente fuori luogo ed inadatta.
Tre viti in acciaio M3 ed tre distanziali in plastica hanno fatto al caso nostro.
a waterblock montato si è passati alla messa in opera dell'intero loop, utilizzando i relativi racccordi e sensori; ciò ha previsto l'applicazione dei sensori di temperatura sul waterblock dei transistor stessi:
sulla Tecnofront Axiom e sul Black sun di casa Ybris cooling sia in uscita che in entrata dalla matrice del waterblock:
e sul raccordo di entrata e di uscita del TFC Xchanger 120:
Raccordato il materiale restante ed inseriti i relativi tubi 13/10 di casa Primochill il risultato ottenuto è il seguente:
Video dell'intero loop: