Nella parte posteriore possiamo ammirare il cuore pulsante dell'elettronica di controllo dell'intero Aquaero, esso viene fornito di serie con un dissipatore premontato sui mosfet e con un adesivo che ci illustra, in maniera schematica, le connessioni a nostra disposizione ed il loro funzionamento.
Esse oltre al canonico 4 pin per l'alimentazione da un rail dell'alimentatore prevedono connessioni PWM, aquabus, relè, usb, tachimetriche e quattro connessioni standard per ventole a tre pin.
Lo schema seguente sintetizza in maniera coerente le principali informazioni utili per decifrare i luoghi cui sono collocate tali porte:
Da esso possiamo visualizzare anche la posizione dei transistor di potenza posti nella parte sinistra, a coppie di due, e l'utilizzo di un cicalino di status in posizione destra indicato con un cerchio, quest'ultimo viene largamente utilizzato dal software dell'aquero per segnalare l'utilizzo del touch screen capacitivo e per emettere segnali acustici decisamente invasivi qual'ora siano settati allarmi su specifiche temperature o parametri quali rpm di pompa/ventola o mancato assorbimento da parte di un componente; chi abita in appartamento probabilmente sarà soggetto a disabilitare tale altoparlante essendo in stato di allarme decisamente potente, per riportare un esempio nel nostro caso si faceva distintamente sentire, in stato di allarme, all'esterno di un abitazione che pone tra se e l'ambiente due muri portanti da 30cm ciascuno.
Il vero cuore di tutto il sistema risulta tuttavia il processore che si pone esattamente sotto la porta usb e viene rappresentato da un quadrato, esso è un microcontrollore a 32bit prodotto dalla Freescale Semiconductor(ex Motorola) dalle dimensioni di 14x14mm utilizzante un layout ad 80pin ed appartenente alla serie "Coldfire MCF51JM128" che gli consente di operare tra i -40°C e i +150°C.
Da un punto di vista tecnico il processore viene equipaggiato con una memoria flash di 128kbytes affiancata da una ram di 16kbytes e da una frequenza operativa di 50.33Mhz.
Riportiamo per completezza di informazione i diagrammi a blocco top level e le interfacce di comunicazione principali:
Da segnalare risulta, per il nostro caso, l'anomala fornitura di un dissipatore maggiorato non previsto di serie ne tantomeno come accessorio; esso si dimostra essere un dissipatore monoblocco in alluminio formato da nove alette da tre millimetri di spessore che viene ancorato al pcb tramite tre viti in acciaio che fanno presa dalla parte retrostante del pcb e che si estente in altezza fino a quasi la metà dello spazio utilizzato dalle staffe di ritenzione stesse.
Ciò se da un lato porta sicuramente un maggior boost prestazionale per ciò che concerne le prestazioni dissipative che si traducono di conseguenza in un più alto punto di corrente di picco erogabile, dall'altro porta ad una problematica di tipo meccanica che di fatto ci impedisce di utilizzare un comune molex a quattro pin dei più recenti alimentatoti a causa dello spazio ridotto.
La soluzione è stata, come si può facilmente dedurre dalla foto, quella di utilizzare un adattatore a molex passante da pochi centesimi di euro sprovvisto delle alette di rimozione facilitata che ci consenta quindi di posizionarsi a filo con il dissipatore alimentando correttamente il dispositivo senza alcuna modifica invasiva di sorta.