Attiva sul panorama nazionale ed internazionale ormai da un paio di decadi, Silverstone è ai giorni nostri uno dei principali esponenti del panorama dell'hardware cooling con un listino tra i più vasti del settore, capace di spaziare dai "semplici" composti termoconduttivi fino ai liquidi compatti di ultima generazione passando per dissipatori, ventole e chassis per ogni fascia di mercato e tipologia di utilizzo.
Se però da un lato il continuo espandersi del catalogo ha permesso di fronteggiare l'avvento dei nuovi form factor SSF e mini-ITX, dall'altro uno dei settori che più ci ha rimesso in termini di competitività, rimanendo sostanzialmente stagnante nel corso degli ultimi due anni, è stato quello della ventilazione forzata il quale dopo l'avvento nel 2010 delle "air penetrator" era alla disperata ricerca di una nuova ventata d'aria capace di ridare ossigeno ad una linea produttiva che iniziava ad accusare il segno del tempo nei confronti della concorrenza, sempre più agguerrita e tecnologicamente avanzata grazie alla sostanziale riduzione dei costi dei motori oleo dinamici che stanno letteralmente spopolando in questi ultimi mesi del 2014 essendo gli stessi in grado di coniugare in un unica soluzione, bassi attriti, basse emissioni acustiche ed alta speranza di vita.
Ecco quindi che poco meno di un mese fa la tanto agoniata boccata d'ossigeno è arrivata in sordina all'interno dell'offerta pubblica di Silverstone ed ha portato una vera e propria rivoluzione inserendo in un unico colpo ben tre serie di ventole a nome FN, FQ e FW per un totale complessivo di oltre dieci soluzioni ventilanti aventi diametro soffiante da 80 a 140 millimetri con e senza PWM.
Nell'articolo di oggi andremo ovviamente ad analizzare tutte e tre le serie focalizzando la nostra attenzione su quattro dei modelli introdotti, tutti appartenenti alla misura regina dei 120mm sulla quale il costruttore ha concentrato i suoi principali sforzi tecnici e costruttivi.
Seguono le specifiche tecniche dichiarate:
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Ciascuna delle quattro ventole viene fornita all'interno di una confezione piuttosto semplice costruita mediante l'utilizzo di un astuccio esterno in PVC trasparente che fa sia da confezione che da sede per la ventola e la relativa dotazione fornita a suo corredo. Il tutto è ridotto all'essenziale e le uniche informazioni vengono fornite unicamente mediante l'utilizzo di due cartoncini colorati riportanti, sulla parte frontale, il logo del produttore e il modello della ventola con le principali caratteristiche da essa implementate; mentre la parte a maggiore spessore informativo risulta come sempre il retro che prevede una breve descrizione del prodotto in nove lingue differenti, le certificazioni di confromità per il commercio nel mercato Unico e per il rispetto ambientale assieme alle specifiche funzionali riportate in apertura di articolo affiancate da una mail di supporto tecnico a cui potremo rivolgere eventuali domande in lingua inglese.
La dotazione per i modelli in questione prevede la fornitura di quattro viti autofilettanti M4 in acciao, quattro antivibrazionali per lamiera di colorazione nera ed un adattatore per molex quattro pin con due cavi disposti su piattina di colorazione nera, la quale vi permetterà di alimentare unicamente a tensione nominale (+12v) la ventola direttamente da un rail dell'alimentatore.
Unicamente per i modelli da 25mm di spessore, appartenenti alla serie FQ e FW, avremo inoltre a disposizione anche otto angolari in elastomero di colorazione bianca che ci consentiranno di disaccoppiare la ventola dalla struttura su cui andremo a montarla. Essi vengono forniti su un foglio pretagliato utilizzante un biadesivo blando della 3M e dovranno essere fisicamente montati da parte dell'utente sul telaio della ventola, il caro e vecchio collage.
Partendo dalla descrizione delle soluzioni ventilanti a basso profilo con i modelli SST-FN123 e SST-FW121, possiamo notare che gli stessi risultano essere delle proposte caratterizzate da un telaio full frame che incornicia una struttura interna a nove pale di colorazione bianca messa in rotazione in senso antiorario con un ampio spazio centrale destinato all'alloggiamento del motore che risulta, per ambo i modelli, uno sleeve bearing di fascia media accreditato con 40.000 ore di funzionamento ad una temperatura ambiente di 25°C.
L'unica grossa differenza ad una prima occhiata risulta unicamente la colorazione del telaio esterno, nero per la FN123 e azzuro per la FW121.
Oltre alla differenza estetica del telaio un ulteriore dettaglio estetico di cui tenere conto risultano i cavi di alimentazione che prevedono per la 121 l'adozione di un 4pin PWM munito di piattina a quattro poli mentre per la 123, regolabile unicamente in tensione, viene fornito un molex tre pin con i relativi cavi di supporto intrecciati al fine di limitare disordine e cavi ingarbugliati all'interno del case.
Scendendo un filino più nel tecnico molto interessante risulta l'analisi struttural, entrambe le soluzioni optano infatti per un telaio di soli 15mm di altezza(1cm in meno dello standard) ed entrambe sfruttano la parte posteriore dello chassis per poter rettificare i flussi d'aria in uscita tramite un anello di rettifica affiancato da quattro sezioni trasversali, le quali attraversano l'intera superifcie ventilante con il compito di ridurre le turbolenze posteriori riducendo al tempo stesso l'ampiezza del cono d'aria consentendo di diminuire le perdite di pressione laterali deleterie per la dissipazione localizzata.

A quanto appena descritto si unisce un lavoro certosino di gestione delle linee di taglio e di spinta che preve l'utilizzo di una forma molto rastremata dei profili palari, collocando gli stessi a metà tra le prestazioni pure ed il pescaggio grazie ad una angolazione piuttosto conservativa(non che si possa osare poi molto in meno di 15 millimetri) ed alla presenza di un anello di bilanciamento presente anche sulle nuove soluzioni di casa Scythe che sembra abbiano ispirato da vicino queste low profile.
Ulteriori peculiarità tecniche, non direttamente sponsorizzate da Silverstone ma comunque implementate su queste ventole, risultano l'uso di una appendice aerodinamica sul dorso del profilo palare(visibile nella prima foto di cui sopra) e l'arrotondamento della punta dello stesso, entrambe accortezze volte alla diminuzione dei fruscii generati dalla rotazione delle pale in aria libera che senza di esse andrebbero a generare un'impronta un filo più sporca all'interno dello spettro di emissioni acustiche.
Le sorelle maggiori più in carne adottanti uno spessore di 25mm appartengono alla serie FQ e FW; due serie che adottano di base il PWM ma che si differenziano per la fetta di mercato a cui si rivolgono con la FQ122 destinata agli amanti del silenzio grazie al moderno cuscinetto P.C.F.(Powder Copper Fluid Bearing)da 150.000 di vita, mentre la FW122, riproposta con il medesimo sleeve bearing delle "slim", risulta essere rivolta a chi cerca un buon compromesso tra prestazioni complessive e decibel immessi nell'ambiente di lavoro.
Motori a parte, tuttavia, entrambe le ventole utilizzano il medesimo telaio con interassi per fori di ritenzione da 120 millimetri all'interno dei quali si sviluppa la superficie ventilante che offre un layout ad undici pale di colorazione bianco pastello per la FW e azzurre per la FQ. Piuttosto curiosa risulta inoltre la presenza sul telaio di fori per l'alloggiamento di led se pur gli stessi non siano presenti sui modelli in questione, chiaro segno che anche in Silverstone si guarda alla riduzione dei costi dove possibile sfruttando un telaio su molteplici proposte commerciali.
Anche in questo caso, oltre alle differenze meramente cromatiche che invertono i colori di pale e frame a seconda del modello scelto, abbiamo una differenziazione per ciò che concerne il cablaggio che vede l'adozione di un piattina multipolo su molex 4 pin bianco per la FW122 e una soluzione sicuramente più raffinata per la FQ122 destinata all'ambito silent, la quale viene equipaggiata con una calza in PET multifilamento nera e relativo molex quattro pin bianco.
Valore aggiunto di quest'ultima risulta inoltre la fornitura di un cavo di downvolt PWM utilizzante un resistore sulla +12v con il compito di ridurre gli RPM massimi raggiungibili dalla ventola senza andare ad influire sul duty dell'onda quadra; soluzione decisamente comoda su piattaforme che non permettono la modifica dei setpoint del duty cyle in funzione delle temperature registrate dal processore.
Il telaio, identico per ambedue i modelli come accennato poc'anzi, ripresenta la struttura di rettifica posteriore al netto dell'anello centrale per la riduzione del cono d'aria post pala; a questo si affiancano delle linee di taglio dei profili palari molto più incisive rispetto alle low profile con angolazioni nell'ordine dei 70° nei pressi del rotore centrale che vanno via via a livellarsi mano a mano che ci allontaniamo dallo stesso, incontrando nel punto più esterno anche la rettifica superficiale del dorso della pala che secondo il costruttore permetterebbe di ottenere un "inlet" dei flussi daria più pulito in termini di turbolenze portando a minori vibrazioni della struttura che, a loro volta, consentono di ottenere una riduzione delle emissioni acustiche a rpm elevati.
Nota a margine per le ventole in questione risulta infine la possibilità, a discrezione dell'utente, di installare i disaccoppiatori in gomma all'interno delle apposite sedi triangolari ricavate da Silverstone sugli angoli del telaio. Tale operazione si effettua piuttosto semplicemente e richiede giusto un minimo di attenzione nel centrare correttamente i fori al fine di allineare la base del disaccoppiatore munita di biadesivo pretagliato con la sede in plastica della ventola.
A lavoro terminato avremo otto disaccoppiatori per ciascuna faccia della ventola, due per angolo sedici in tutto, di colorazione bianca che ci permetteranno di ridurre le vibrazioni trasmesse dal motore alla lamiera su cui andremo ad installare il prodotto.
Le ventole oggetto dall'articolo odierno sono state testate secondo la metodologia di test applicata alle ventole in uso da oltre due anni all'interno dei nostri locali; per comodità riportiamo un estratto della metodologia nei suoi punti salienti anche se consigliamo vivamente la lettura integrale.
http://www.coolingtechnique.com/guide/metodologie-di-test/399-galleria-del-vento.html
Estratto metodologia di test:
L'analisi strumentale delle ventole viene effettuata collocando il prodotto all'interno di una struttura appositamente studiata e creata da parte del nostro Staff e realizzata dall'italiana Dimastech su specifiche da noi fornite; ciò consente di posizionare la ventola in posizione elevata dal piano di sostegno ad una distanza di 50 centimetri dal microfono di rilevazione con il cono d'aria opposto alle onde acustiche rilevate,permettendoci di evitare possibili interferenze dovute ai flussi che agiscono sul microfono.
Lo schema seguente sintetizza in maniera agevole quanto fin qui descritto:

Per ciò che concerne le rilevazioni della portata,di rpm,pressione e ampere saranno presi i valori a 0/1/2/3/4/5/6/7/8/8/9/10/11 e 12v(forniti da un alimentatore da banco stabilizzato), questo è reso nuovamente possibile dalla nuovo struttura realizzata tramite lamiera da 2mm in acciaio a tenuta stagna.
Essa vanta un volume d'aria di 2500cm3, circa quattro volte il volume della precedente, al cui interno è stato applicato un manto di fonoassorbente multifrequenza da 3cm di spessore capace di tagliare in maniera sensibile ogni tipo di risonanza e di emissione acustica che si potrebbe venire a creare a causa delle turbolenze interne.
A flussi "puliti" l'aria viene canalizzata sul fondo e restituita ad una anemometro a filo caldo; quest'ultimo a differenza dei comuni a ventola assiale, vanta l'implementazione dell'ultima tecnologia utilizzata nel campo che prevede l'adozione di un filo in ceramica preriscaldato costantemente monitorizzato da una termocoppia ad elevata precisione in grado di calcolare in real time, grazie al supporto del microprocessore integrato, la variazione decimo di secondo per decimo di secondo della temperatura del filo che risulterà più caldo in luogo di basse portate e più freddo qual'ora ci siano ingenti flussi.
L'adozione di questo genere di soluzione offre molteplici vantaggi tra cui indubbiamente la maggior precisione che nel nostro caso passa da 0,39 a 0,10 m/s e porta con se l'assenza della ventola di rilevazione che difatto costituisce un ulteriore fonte di rumore non altrimenti eliminabile.
Di seguito viene illustrato il funzionamento dell'anemometro in utilizzo:
Nome ventola: Silverstone SST-FW121
Analisi spettrometrica emissioni acustiche
Rosso: background
Verde: +7 volts - Blu: +9 volts - Viola: +12 volts
Non si evidenziano fenomeni di risonanza particolari
Video in alta definizione - Audio a 16Bit
Nome ventola: Silverstone SST-FN123
Analisi spettrometrica emissioni acustiche
Rosso: background
Verde: +5 volts - Blu: +7 volts - Viola: +9 volts - Verde scuro: +12 volts
Non si evidenziano fenomeni di risonanza particolari
Video in alta definizione - Audio a 16Bit
Nome ventola: Silverstone SST-FW122
Analisi spettrometrica emissioni acustiche
Rosso: background
Verde: +7 volts - Blu: +9 volts - Viola: +12 volts
Non si evidenziano fenomeni di risonanza particolari,
c'è solo il riproporsi di un leggero picco a 300Mhz caratteristico di tutta la serie su sleeve bearing
Video in alta definizione - Audio a 16Bit
Nome ventola: Silverstone SST-FQ122
Analisi spettrometrica emissioni acustiche
Rosso: background
Verde: +5 volts - Blu: +7 volts - Viola: +9 volts - Verde scuro: +12 volts
Non si evidenziano fenomeni di risonanza particolari,
notare come il motore - a differenza degli sleeve più economici di cui sopra- emetta sull'intero spettro senza picchi localizzati
Video in alta definizione - Audio a 16Bit
120 millimetri
comparativa con prodotti di terzi
Db(A)/CFM (Rumorosità)![]() |
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Pressione(mmh2o)/CFM (Prestazioni)![]() |
RPM/CFM(Pescaggio)![]() |
140 e 120 millimetri | low profile
comparativa con prodotti di terzi
Db(A)/CFM (Rumorosità)![]() |
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Pressione(mmh2o)/CFM (Prestazioni)![]() |
RPM/CFM(Pescaggio)![]() |
Le ventole che abbiamo potuto descrivere ed analizzare nelle pagine di questa recensione hanno messo in luce molteplici pregi e difetti che si sono distribuiti in base al modello che abbiamo posto sotto i riflettori, l'unico parametro che ha fatto da sfondo a tutte e quattro le proposte ventilanti è stata la qualità costruttiva, la quale sebbene non osi particolarmente in termini quantitativi nello spessore di frame e pale, ha comunque permesso di ottenere dei prodotti tutto sommato solidi con lavorazioni prive di difetti ed una colorazione eseguita in maniera eccellente senza che si presentino aloni o sbavature sulle superfici di telaio e struttura palare.
Standard è risultata per tutte e quattro le ventole la dotazione di serie che prevede unicamente la fornitura delle canoniche M4 autofilettanti, quattro antivibrazionali neri ed un adattatore 4-->3pin; un piccolo surplus lo avremo unicamente per le 25mm, dove le stesse guadagnano disaccoppiatori per gli angolari(non presenti nelle slim per non incrementare lo spessore) con la FQ122 che oltre a questi presenta di serie un ulteriore cavo di downvolt sleevato per poter controllare al meglio la ventola essendo rivolta ad un'utenza più esigente sia da un punto di vista estetico che prestazionale.
Proprio su quest'ultimo aspetto bisogna effettuare alcune considerazioni che vedono le ventole da 25mm ottenere nel grafico delle emissioni acustiche valori di circa 2-3dB(A) superiori rispetto alla concorrenza, diminuendo il gap con le avversiarie sia nel grafico del pescaggio(valori sostanzialmente identici alla "massa") sia nelle pressioni statiche dove la FQ122 riesce finalmente a dimostrare un po di carattere mettendo sotto di se tutta la nuova serie di ventole Silverstone, la nuova WingBoost 2 e la fascia media di Scythe con la glide stream da 1200RPM; ancora imprendibili risultano invece le ventole di fascia alta e persino la LEPA BOL.Quiet che continuano a sfoggiare valori su un piano di riferimento completamente differente.
Nettamente meglio vanno invece le low profile le quali, se trascuriamo le ovvie problematiche che si hanno nel pescaggio e nell'inquinamento acustico, mostrano delle pressioni statiche sorprendenti con valori decisamente interessanti che vedono la FW121 spostare addirittura l'ago del manometro su valori di 1,4mmH2O; parametri di poco inferiori ad avversarie Full fame del calibro di Eloop e Bol.Quiet bissando a partire dalle medie restrittività di carico pure le sorelle maggiori da 25mm. Il nuovo design a pale rastremate e l'anello di stabilizzazione qui si fanno davvero sentire e danno prestazioni insperate fino a qualche anno fa per delle ventole a basso ingombro che oltre a tenere testa con le pressioni statiche alle 120mm convenzionali riescono a dire la loro anche contro le 15mm da 140mm, le quali vedono la capostipite aeolus alpha chiudere a soli 0,2mmH2O sopra la proposta di casa Silvertsone nonostante quest'ultima abbia nel caricatore ben 20CFM in meno da potersi giocare; qui Silverstone ha fatto davvero un eccellente lavoro.
Infine abbiamo i prezzi, le Silverstone SST-FW122 e SST-FQ122 sono attualemnte in vendita sulmercato italiano ad un prezzo rispettivamente di 11,90 e 12,90€ mentre le slim SST-FW121e SST-FN123 hanno un valore di listino che si assesta su cifre di 10,90 e 9,90€ iva inclusa, prezzi da assoluta fascia media che mettono in risalto per il loro rapporto prezzo prestazioni la FQ122 e la FW121 che risultano delle otttime alternative nella giungla delle soluzioni ventilanti per chi ricerchi delle soluzioni tuttofare capaci di adattarsi al 90% delle situazioni che interessano da vicino il panorama dell'hardware cooling.
Nome prodotto | PRO | CONTRO | Award tecnici |
Award prestazionali |
Silverstone SST-FQ122 |
+ ottima qualità costruttiva |
- mediamente più rumorosa della concorrenza |
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Silverstone SST-FW122 |
+ ottima qualità costruttiva |
- mediamente più rumorosa della concorrenza |
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Silverstone SST-FN123 |
+ ottima qualità costruttiva |
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Silverstone SST-FW121 |
+ ottima qualità costruttiva |
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Si ringrazia Silverstone per gli esemplari oggetto dell'articolo di oggi.
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