Recensione Corsair H80i v2 e H100i v2

L'H80i V2 e l'H100i V2 ricalcano palmo a palmo l'estetica e le configurazioni cromatiche già viste con i due cugini H110i e H115i ampiamente descritti nella precedente recensione. Anche in questo caso avremo quindi un accostamento cromatico che prevede la messa in contrapposizione del radiatore nero con il grigio delle bande estetiche laterali a cui si accostano il grigio dei particolari del coperchio del gruppo pompa messo in risalto con i tubi interamente rivestiti di calza ad alto potere coprente, sempre di colorazione nera, con OD(diametro esterno ndr.) di oltre sedici millimetri che conferisce al tutto un deciso carattere sia dal punto di vista estetico che strutturale grazie all'enorme sezione dei tubi, la quale ne condiziona in parte anche la relativa flessibilità se pur la stessa non crei particolari impicci in fase di installazione grazie alla oculata scelta della lunghezza degli stessi.

H80i v2

corsair h80i v2 system5 corsair h80i v2 system4

 corsair h80i v2 system corsair h80i v2 system2 corsair h80i v2 system3

H100i v2

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Tolte le varie similitudini prettamente estetiche, la differenza macroscopica tra i due sistemi in analisi risulta ovviamente il radiatore; l'80i V2 opta infatti per un 120mm oversize che si spinge alle generose dimensioni di 160x123x60 millimetri staccando in maniera netta il fratello H100i v2 che opta invece per un approccio decisamente più conservativo e che vede la stesura della massa radiante su una superficie nettamente più ampia grazie alla compatibilità con quattro ventole da 120mm in luogo delle due alloggiabili sull'H80i.

Quantomeno "curiosa" risulta in questo caso la scelta di Asetek(costruttore OEM di Corsair in merito ai sistemi in analisi) di utilizzare su entrambi i radiatori la medesima area di scambio termico mantenendo di conseguenza su ambedue le masse radianti un FPI di 21 elementi per pollice lineare. Ciò si traduce in un valore che in condizioni ideali di scambio termico garantirebbe le stesse prestazioni per entrambi i sistemi.
Tuttavia nell'uso comune, ben distante da quella che può essere una proiezione ideale del parametro, lo stesso risulta già complesso da gestire su un 30mm, ci riferiamo ovviamente allo spessore del radiatore, diventando quindi quasi critico per un 60mm che va a porre seriamente alla frusta le ventole che si occupano della sua ventilazione forzata, sottoposte ad un coefficiente di resistenza aerodinamico parecchio elevato che a sua volta porterà ad ingenti scarichi laterali con relativo deficit in termini di scambio termico ed efficienza acustica.

corsair h80i v2 fins radiator corsair h80i v2 fins radiator2 h100i v2 rad side size

Finalmente presenti sono inoltre per questa seconda generazione i finecorsa sui radiatori, anche Corsair si allinea quindi al mercato e propone delle sedi per ventole efficienti ma soprattutto sicure anche nel momento in cui il sistema venga affidato ad un utente alle prime armi. Chi milita nel settore da un decennio saprà sicuramente cosa vuol dire aver bucato o rischiato di bucare un radiatore con la vite che entra nel pacco alettato come un cornetto in una tazza di latte. Un più sulla pagella ai nuovi Hydro che risultano sicuramente un filo più sicuri da questo punto di vista data anche la predisposizione per l'installazione direttamente a filo lamiera dello chassis.

Sempre sui radiatori, come accennato, sono presenti anche delle bande in plastica grigia decorative con il logo del costruttore argentato in rilievo e delle etichette informative sulla sezione inferiore dello scambiatore che riportano un codice a barre identificativo, l'approvazione CE per il mercato Comunitario e la tensione di alimentazione nonchè il relativo consumo della pompa. Informazione, quest'ultima, molto utile per le schede madri entry level che potrebbero avere limiti bassi sul CPU_FAN e di conseguenza è bene verificare a libretto se la potenza richiesta, sommata a quella delle ventole, può essere effettivamente erogata dalla propria scheda madre mediante un connettore a tre poli o si debba ricorrere all'alimentazione esterna del proprio alimentatore.
In linea di massima sia l'H100i V2 che l'H80i V2 hanno un consumo massimo attorno agli 8W con ventole, pompa, Corsair Link e LED accesi pertanto se avete una corrente massima erogabile superiore agli 0,65A potete dormire sonni tranquilli ed attaccare tutto direttamente alla scheda madre.

corsair h100i v2 radiators fins 1 corsair h100i v2 radiators fins 2

Per quanto riguarda il monoblocco centrale di controllo e di scambio termico per entrambe le soluzioni abbiamo la riproposizione di una struttura in plastica a sezione rettangolare; essa ospita un led RGB interamente configurabile, sia nei colori che nella funzione o meno dello stesso, mediante software proprietario su connessione USB che si accosta ad un coperchio estetico superiore munito di due feritoie e sezione centrale con logo di Corsair interamente retroilluminata.

 


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