Sotto la stessa trova collocazione il gruppo pompa a basso profilo con girante parallela al piano, la porta microUSB posta sul lato destro del top e il relativo coldplate a sezione circolare in rame elettrolitico con composto termoconduttivo già preapplicato di serie. Presenti su entrambi i sistemi come per l'H115i sono inoltre le ben dodici viti con testa philips che ancorano tutta la sezione centrale al telaio portante in plastica superiore.
Nota a parte come sempre risulta anche il sistema di ritenzione che per questi AIO risulta ormai standardizzato da anni, anche con questa rev 2 abbiamo di conseguenza il backplate in plastica visto nelle pagine precedenti, distanziali in acciaio e dadi in acciaio che vanno a mettere in trazione la staffa in acciaio tenuta in sede da una ghiera in plastica direttamente ricavata all'interno del gruppo pompa centrale e che permette di incastrare per via meccanica la staffa direttamente al suo interno in maniera tanto semplice quanto efficacie.
*Nota: le fasi seguenti sono state realizzate post stress termici e vengono fornite a fine puramente illustrativo dall'analisi dell'H110i consultabile a questo url.
...sotto il coldplate si cela una matrice di scambio termico ad alta densità lamellare alimentata da un jetplate posto direttamente sotto l'uscita della pompa collocata pochi millimetri sopra. A lato di questo trova posizione un comune sensore a film che fornisce al software "LINK" in tempo reale la temperatura della basetta in rame su cui appoggia direttamente.
Il coldplate, come intuibile, risulta essere formato interamente da rame ad alta conducibilità termica, esso vanta uno spessore di 3mm ed all'interno offre una lavorazione a micro alettatura mediante "skiving" della basetta. Questa viene infine ulteriormente scavata centralmente per creare una insenatura su cui andrà ad operare il jetplate che di conseguenza fornirà acqua pressurizzata al centro del waterblock per poi scaricare il fluido a destra e sinistra delle rispettive metà.
Impressionante risulta la precisione della lavorazione della alettatura nonchè la sua densità per singolo millimetro tanto che ad occhi nudo inizia quasi complicato vedere dove finisce la singola aletta e inizia la successiva! Tanto di cappello a Corsair, i tempi dei gloriosi waterblock monocanalina tutti made in Italy sono ormai, ahi noi, distanti anni luce.