Il FSP Aurum Xilenser 500W arrivato nei nostri locali è in versione modulare; solo il connettore per la scheda madre è fisso, mentre tutti gli altri cablaggi sono modulari, con le relative connessioni raggruppate nel pannello posto appena sotto il cavo principale da 24pin.
Nella seguente tabella sono riportati tutti i cavi e connettori a disposizione, con le relative lunghezze.
Cavi e connessioni | |
Principale 24pin | 1x 550mm fisso |
ATX12V/EPS12V 4+4pin | 1x 650mm modulare |
PCI-E 2x 6+2pin |
2x 550mm-100mm modulare |
Cavo 3x SATA | 1x 550mm-155mm-155mm modulare |
Cavo 2x Molex + 1x SATA | 2x 550mm-155mm-155mm modulare |
Adattatore Molex-FDD | 1x 150mm |
Nel complesso la dotazione di cavi e connettori è sufficiente; si hanno a disposizione infatti 5 connessioni SATA e 4 PCI-Express da 6+2pin per configurazioni multi-gpu; sono quattro invece i classici Molex da 4pin, una quantità forse non eccezionale considerato che possono tornare sempre utili per alimentare, ad esempio, ventole o periferiche extra.
La lunghezza dei cavi è buona, sufficiente anche per i case un pò più grandi; il cavo per la scheda madre è lungo 550mm, mentre quello ATX12V/EPS12V da 4+4pin circa 650mm.
I due cavi PCI-Express sono lunghi circa 650mm, con il primo connettore a 550mm e il secondo distante 100mm dal primo, distanza un pò troppo limitata. Non è così invece per gli altri cavi, per i quali i vari connettori sono distanzati di circa 155mm, un buon valore che rispetta le raccomandazioni delle specifiche ATX.
Nulla da ridire sulla qualità di tutti connettori, che sono privi di sbavature e si incastrano alla perfezione tra di loro; unico piccolo neo sta forse nella leggera difficoltà che si incontra nell'estrarre i cavi modulari dal pannello.
Notiamo infine che tutti i cavi sono 18AWG (ad eccezione dei due cavi +12V1 e +12V2 del connettore ATX da ben 16AWG), dimensione corretta per le potenze in gioco.
Arriviamo quindi allo sleeving dei cavi; FSP qui ha adotatto una soluzione un pò particolare per mezzo della quale tutti i cavi modulari non sono rotondi come di consuetudine, ma rimangono piatti; il "Low Profile Flat Cabling System", come definito dalla casa stessa, permette di ottimizzare i flussi d'aria all'interno del proprio case e di ottenere una integrazione più pulita.
Questo risultato è stato ottenuto grazie all'impiego di calze in gomma nera su tutti i cavi, ad eccezione del cavo principale da 24pin che utilizza uno sleeving tradizionale in nylon. L'idea è interessante, ma la realizzazione forse un pò meno; lo sleeving non copre interamente i cavi ma lascia sistematicamente scoperti circa 20mm di cavo (come in moltissimi altri alimentatori d'altronde) ed inoltre il termorestringente impiegato non è stato ben stretto e lo si può scalzare dalla sua posizione con facilità, come si nota dalle seguenti immagini.
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Quest'ultimo dettaglio lo si può notare molto bene anche sul cavo da 24pin, all'altezza dello chassis, dove il termorestringente è molto lasco.
C'è poi da discutere sulla rigidezza dei cavi così inguainati, perchè risultano decisamente meno flessibili rispetto ad uno sleeving tradizionale, permettendo così delle curve meno strette, a tutto svantaggio dell'integrazione nel sistema e del cable management; d'altronde o si ha la botte piena o la moglie ubriaca.