Veniamo ora al sodo della questione, cominciando l'analisi del Sapphire EDGE HD2 dall'esterno, per poi passare all'ispezione del cuore del pc e terminare i test con alcuni benchmark per valutare le performance del prodotto.
|
|
|
Premettendo che personalmente non ho mai avuto a che fare in precedenza con un mini pc, il primo impatto è stato particolare e positivo; in così poco spazio e con un peso contenuto l'EDGE HD2 è un computer completo; la cura del design, aspetto molto importante per questo genere di sistemi, è stata ottima da parte di Sapphire: non è il solito cubo da salotto, ma presenta una forma particolare, sottolineata, una volta montato, dalla posizione che assume sullo stand verticale. Si può dire grossolananamente che sia un rettagolo con spigoli arrotondati con dimensioni pari a 193mm x 147mm e spessore di 23mm.
La superficie è nera, opaca, liscia al tatto e lievemente gommata, che lo rende molto elegante e dal design minimal; il rivestimento ha un piccolo punto debole, si sporca abbastanza facilmente ma soprattutto è facile lasciare segni indelebili; se con poco si riesce a pulirlo bene, una volta rigata la superficie il segno è permamente. Consigliamo quindi di fare molta attenzione quando viene maneggiato e soprattutto quando è appoggiato su una superficie.
A rompere l'uniformità della parte anteriore solo una scritta "Sapphire", nella parte inferiore dello chassis, in grigio chiaro; un solo tasto e una icona nella parte superiore, il primo per accendere il pc, la seconda è il classico led di stato del disco.
 |
|
Piccola pecca a nostro avviso la si trova sulla parte posteriore: trascurando la scritta, uguale a quella sulla parte anteriore, che non disturba, sull'esemplare in nostro possesso vi sono ben tre adesivi, di dimesioni relativamente grandi; uno riporta i diversi codici identificativi del prodotto, necessari per qualsiasi reclamo, uno è legato al sistema operativo Windows preinstallato, il terzo è semplicemente un adesivo quadrato olografico riportante il logo della casa madre. Certamente i primi due non possono mancare, sono strettamente necessari, ma forse sarebbe stato meglio trovare una soluzione alternativa, che li rendesse più discreti e meno visibili. Sarebbe forse bastata una posizione differente o perlomeno l'averli stampati più piccoli.
Passando al profilo troviamo nella parte alta e in quella bassa le griglie di areazione, che permetto il ricorcolo d'aria: il flusso entra dalle feritoie inferiori, viene convogliato dalla ventola nel dissipatore ed esce dalla griglia in alto. Tecnicamente scelta azzeccata, dato che come noto l'aria calda tende a salire.
Le connessioni sono situate sul profilo posteriore del dispositvo, una sotto la precedente. Partendo dal basso troviamo: due jack da 3,5mm per input e output audio, un connettore power jack da 5.5mm X 2.5mm, una porta di rete RJ45, due porte USB 2.0, una connessione HDMI e una D-SUB (VGA). Due ulteriori connessioni USB 2.0 sono presenti sul profilo anteriore, nascoste dietro uno sportellino in gomma. Piccolo neo: le due porte sono molto vicine e può capitare che due drive USB non possano essere utillizzati contemporaneamente.
 |
 |
Sul fondo troviamo infine un foro filettato metallico, dorato, che viene utilizzato per fissare il piedistallo allo chassis che lo sorregge in posizione verticale; la vite utilizzata è a taglio, ma vista la presenza di un piccolo pomello zigrinato, non è necessario l'uso di attrezzi.
In totale, la struttura risulta ben solida e trasmette una sensazione di robustezza e sicurezza, senza alcun tipo di cigolio o rumore strano, anche quando sottoposta a stress; come vedremo nella prossima pagina è il risultato di una particolare struttura interna. L'assenza di viti per sigillare il mini pc, che potrebbero rovinare le linee del prodotto, è un fattore certamente positivo per l'occhio, ma porta con sè qualche problemino in fase di apertura e chisura del mini pc.
