Passiamo ora alla prima fase dell'analisi dell'EDGE HD3, cominciando dall'esterno per poi passare a valutare cosa si nasconde all'interno e valutare le performance sul campo con l'utilizzo di svariati benchamrk.
Come già sottolineato, all'esterno l'EDGE HD3 è identico al suo predecessore; il mini pc ha una forma molto particolare, che si distingue dalle restanti soluzioni concorrenti, con una forma pressochè rettangolare stondata; le dimensioni totali, pari a 193mm x 147mm x 23mm, sono molto contenute, in particolar modo lo spessore, poco maggiore di una porta di rete Ethernet.
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La superficie è leggermente gommata, liscia al tatto, di colore nero, che rende la linea molto filante; il rivestimento si rivela abbastanza delicato ed è facile infatti lasciare segni e graffi indelebili o sporcarlo. Sulla superficie spiccano in basso la scritta "Sapphire" in grigio chiaro, su entrambi i lati dello chassis, e più in alto il pulsante di accensione e il led di stato dell'hard disk.
Come avevevamo già riscontrato sull'EDGE HD2, sulla parte posteriore del case è attaccato un lungo adesivo che riporta i codici SKU, P/N e SN, a fianco del quale se ne trova un secondo più piccolo, olografico, con il logo di Sapphire; non è presente invece l'adesivo legato al sistema operativo Microsoft Windows.
Passando al profilo troviamo, nella parte superiore e in quella inferiore, le griglie di areazione, che permetto il ricircolo d'aria: il flusso entra dalle feritoie inferiori, viene convogliato dalla ventola nel dissipatore ed esce dalla griglia superiore. Tecnicamente scelta azzeccata, dato che come noto l'aria calda tende a salire.
Le connessioni sono situate sul profilo posteriore del dispositvo; partendo dal basso troviamo: due jack da 3,5mm per input e output audio, un connettore power jack da 5.5mm X 2.5mm, una porta di rete RJ45, due porte USB 2.0, una connessione HDMI e una VGA.
Ed ecco la prima importante novità rispetto all'EDGE HD2: sul profilo anteriore, nascoste dietro uno sportellino in gomma, troviamo due connessione di tipo USB 3.0; come già avevamo notato però, vista la loro distanza, può succedere di non poter collegare due periferiche contemporaneamente.
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Sul fondo, a lato della griglia, troviamo infine il foro filettato al quale si fissa con una vite il piedistallo in dotazione; la vite utilizzata è a taglio, ma si può stringere anche senza l'uso di attrezzi vista la presenza di un piccolo pomello zigrinato.
La struttura dello Sapphire EDGE HD3 è rimasta quindi completamente invariata rispetto al predecessore; ciò che avevamo affermato in quella occasione resta valido: la struttura risulta molto solida e robusta, priva di qualsiasi strano gioco e cigolio e l'accostamento delle due parti di cui è composto il guscio esterno è perfetto.
L'assenza di viti a vista infine giova positivamente al look finale del mini pc, non compromettendo la sobrietà e la pulizia delle linee del case.
