In questa ultima serie di test andremo a comparare le prestazioni del Kingston HyperX 3K ottenute nelle migliori condizioni possibili a quelle fatte registrare in condizioni di massima usura; il primo stato lo si ottiene effettuando i benchmark subito dopo un Secure Erase, operazione che riprogramma completamente le NAND Flash. Per simulare invece uno stato di estrema usura abbiamo invece sottoposto il disco ad un uso intensivo, con copia e cancellazione di numerosi file e varie sessioni di benchmark, solo dopo aver disabilitato il comando TRIM e senza mai effettuare un Secure Erase.
Per disabilitare il comando TRIM da sistema operativo è sufficiente eseguire il seguente comando dal "Prompt dei comandi":
fsutil behavior set disabledeletenotify 0
Per un confronto immediato tra le due situazioni, abbiamo affiancato gli screenshot, a destra quello ottenuto con drive vergine, a sinistra con ottenuto in condizioni di massima usura.
HD Tune mette subito in evidenza il tipico comportamento di tutti i drive con controller SandForce: il calo in lettura sequenziale risulta in percentuale molto contenuto, con un andamento del grafico solamente un pò meno costante; ne risentono maggiormente i tempi di accesso, che salgono fino a 0.164ms.
In scrittura invece la differenza di performance è più netta, sia come numeri puri che come regolarità, mostrando inoltre un grafico decisamente più altalenante e poco convincente.
Anche il secondo benchmark, CrystalDisk Mark, evidenzia i medesimi problemi, sottolineando in maniera ancora più evidente come la capacità in scrittura di questo drive cali nettamente con il progressivo aumento dell'usura. Il divario è alto soprattutto con dimensione dei blocchi elevata, dove si passa ad esempio dai 328MB/s ai 212.7MB/s in scrittura sequenziale, con una differenza di oltre 100MB/s.
L'unico benchmark che va in controtendenza è ATTO Disk, che fa registrare nelle due condizioni numeri e andamenti delle performance praticamente identici, di primissimo livello anche in condizioni di stress elevato.