Recensione Kingston HyperX 3K SSD 240GB

Il Kingston HyperX 3K SSD si vuole proporre sulla carta come degno fratello del primo HyperX "5K", con il vantaggio di un prezzo di vendita più aggressivo e abbordabile da una maggiore fetta di mercato. Lo scotto da pagare, come abbiamo visto, è nel minor numero di cicli P/E supportati dalle celle di memorie impiegate per questo drive.
Ma nella pratica cosa implica? Sapendo che per questo sono state impiegate celle di memoria NAND Flash da 16GB ciascuna, un ciclo P/E ("Program/Erase Cycle") corrisponde alla scrittura di circa 16GB di dati, che si riducono fino a circa 10GB considerando il Write Amplification. Scrivendo ogni giorni 10GB di dati sul disco, la durata stimata sarebbe all'incirca di circa 8 anni, contro i 13 della versione "5K". Se escludiamo gli ambienti di lavoro professionale, dove vengono scritti moltissimi dati di continuo, è raro che un utente normale sul computer di casa scriva così tanti GB di dati al giorno.

Questi conti abbozzati mettono in luce quindi che la differenza in termini di cicli P/E c'è, ma è in fin dei conti irrisoria e non deve certamente spaventare il cliente.

Parlando di prestazioni pure, l'HyperX 3K ci ha stupito in modo positivo; i valori registrati sono molto alti praticamente in tutti i benchmark, a volte risultando addirittura più performante della prima versione. Questo non deve stupire, dal momento che la struttura dei due drive è sostanzialmente la stessa, con l'impiego del medesimo controller e di NAND Flash dalle prestazioni sulla carta praticamente identiche; è il firmware a volte riesce a fare la differenza, segno che la casa Kingston ha lavorato non poco in questa direzione.

Il punto di forza del Kingston HyperX 3K lo si trova nelle velocità di lettura e scrittura di dati sequenziali e casuali comprimibili; i problemi sorgono però con pattern di dati non comprimibili, quando la tecnologia DuraWrite offerta dal controller SandForce non può esprimersi a dovere; ciò lo si nota molto bene nei benchmark CrystalDisk Mark e AS SSD, che per l'appunto si basano su dati non comprimibili.

I valori fatti registrati sono comunque buoni, posizionandosi in cima tra gli SSD equipaggiati con controller SandForce, restando però ben distanti da quanto riescono a fare, ad esempio, le unità basate su controller Marvell.

Sul fronte dell'usura, il disco si comporta tutto sommato bene, mostrando pochi segni di cedimento, se non addirittura nulli; solo in un paio di test il gap è molto marcato, ma si tratta di condizioni di utilizzo davvero molto improbabili da raggiungere nel reale utilizzo di tutti i giorni.

E come dimenticarsi infine del ricco bundle! Questo è davvero di alto livello ed include alcuni particolari interessanti, come il box esterno USB e il software Acronis True Image per la clonazione dei dischi; anche il cacciavite è un extra davvero molto gradito.

Nel complesso quindi il Kingston HyperX 3K si è rivelato un prodotto molto valido; velocità e costanza al top della linea, capienza più che sufficiente (anzi, quasi eccessiva) per un disco di sistema e firmware decisamente più maturo dell'HyperX "5K".

Il prezzo di vendita, inoltre, contribuisce a renderlo molto allettante; al lancio il costo si aggirava sui 290.00€, già a suo tempo più che giustificato per quanto offerto; oggi, con una veloce ricerca, lo si può portare a casa per circa 220.00€, in versione "Bundle Upgrade Kit", scendendo quindi sotto la fatidica soglia di 1€/GB; per fare un rapido paragone di costi, il Kingston HyperX "5K" da 240GB al lancio venne proposto per circa 450.00€!

 

Nome Prodotto PRO CONTRO EVENTUALI AWARD

kingstone

Kingston HyperX 3K SSD 240GB

+ Prestazioni al top

+ Ottimo design

+ Bundle molto ricco, quasi unico nel suo genere

+ Prezzo di vendita molto interessante

+ Confezione ben realizzata

+ Firmware più maturo

 

- Qualche indecisione con dati incomprimibili

- NAND Flash da 3000 cicli P/E

 

 

editor-sept
 

HWT award 05 TOP

 

 

Si ringrazia Kingston Technology per la fornitura dell'SSD oggetto dell'analisi odierna.
Si ringrazia altresì Nexthardware per il supporto alla struttura dell'articolo.

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