Recensione RAI-PM5 e RAI-R20, pompa e vaschetta secondo Raijintek

 L'R20 entra a gamba tesa nel mercato delle vaschette proponendosi come una soluzione moderna, sia nei materiali che nella costruzioni. Tra le mani abbiamo infatti una struttura tubolare con parte centrale in acrilico trasparente e sezioni inferiori e superiori in alluminio anodizzato con colorazioni a scelta.

Il concetto di base risulta lo stesso di tutte le tubolari sul mercato con guarnizioni ai due estremi che assicurano la tenuta mentre le due staffe in alluminio si occupano di far da battuta agli oring e da porte di ingresso per le varie connessioni da 1/4 di pollice con passo GAS.

 raijintek r20 reservoir

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La parte inferiore ospita unicamente un raccordo filettato centrale da 1/4" da avvitare all'IN della PM5 o da raccordare come meglio si ritiene opportuno mentre il lato opposto ospita il logo di Raijintek, stampato, a cui si affiancano ben tre fori filettati, sempre da G 1/4", due dei quali vengono chiusi da tappi in plastica forniti dal costruttore mentre il terzo, posto centralmente, viene chiuso da un tappo in ottone con testa a taglio che ha l'unico scopo di permettere il rabbocco della vaschetta.

raijintek R20 reservoir top

Purtroppo non è possibile utilizzare quest'ultimo come unico ingresso per la vaschetta ma saremo costretti ad utilizzare una o entrambe le due porte poste a lato. La particolare scanalatura  per poter mandare a filo la testa del tappo rende infatti impossibile serrare correttamente raccordi da 1/4 di pollice salvo particolari modifiche agli stessi.
Si tratta di un approccio decisamente strano anche perchè sarebbe stato logico sfruttare proprio il foro centrale di default e relegare le altre due entrate alle varie personalizzazioni dell'utente, affermiamo ciò poichè l'R20 ospita un tubo centrale che attraversa da parte a parte l'intera vaschetta e che risulta l'unica uscita per il fluido in direzione pompa.

L'idea originaria di Raijintek era quella di creare una sorta di effetto a cascata sfruttando gli ingressi laterali che vanno a rilasciare l'acqua su una staffa inferiore, la quale a sua volta, permette l'ingresso del fluido in vasca per essere successivamente espulso tramite un nozzle inferiore a quattro fori.

raijintek r20 nozzle raijintek r20 nozzle2

Idea sicuramente carina, soprattutto da un punto di vista estetico che tuttavia porta con se diversi contro; il primo di questi ammesso che si voglia vedere l'effetto "cascata" risulta il naturale gorgoglio dell'acqua in caduta tollerabile per alcuni ma sicuramente fastidioso agli amanti del silenzio.

Il secondo, invece, per certi aspetti ben più problematico; risulta il ritorno in pompa dell'aria. Anche portando a filo della staffa superiore il livello dell'acqua la stessa PM5 soffre sia di cavitazione che di ritorno dell'aria a causa di un ingresso decentrato rispetto la porta di aspirazione; il risultato ne è un vortice vero e proprio all'interno del tubo che attorno ai 400lt/h inizia a mettere in crisi la vaschetta facendo rientrare in circolazione l'aria teoricamente già spurgata dall'impianto, venendo a meno quello che dovrebbe essere una delle funzioni principali del prodotto ovvero la rimozione dell'aria dal loop.

 

raijintek r20 air raijintek r20 air2

Si tratta ovviamente di una problematica relativa ma che è bene tenere a mente soprattutto se si ha intenzione di usare pompe particolarmente potenti o anche pompe dalla discreta pressione/portata all'interno di impianti scarichi in termini di carichi pressori come waterblock di nuova generazione o radiatori con camere comunicanti e via discorrendo.
Il rovescio della medaglia, ammesso che non si ripeschi aria, è la generazione di una spirale all'interno del tubo che aggiunge ulteriore fascino a questa R20.

Di seguito un video del fenomeno appena descritto mediante l'uso di una DDC 310 di produzione terza:

 


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