La serie Atlantis a marchio Raijintek aveva già dato un assaggio di se con i waterblocks che abbiamo potuto analizzare nel corso del mese passato, waterblocks che sono stati in grado di coniugare all'interno di un unica proposta quello che di meglio il mercato ha attualmente da offrire condendo il tutto con un prezzo di acquisto mediamente inferiore rispetto alla diretta concorrenza.
Assieme a tali proposte dissipanti la casa ha però affiancato anche la pompa RAI-PM5 e la vaschetta R20 con il preciso intento di fornire all'utente un pacchetto hardware completo che potesse abbracciare nella sua interezza l'intera composizione di un impianto di raffreddamento a liquido cercando di offrire, di fatto, una soluzione che potesse andare a scalfire lo zoccolo duro del liquid cooling aftermarket grazie ad un rapporto prezzo/prestazioni difficilmente avvicinabile dall'attuale fascia alta.
Siamo stati quindi messi di fronte ad aspettative piuttosto alte e per di più da un brand nuovo nel settore; tolti tuttavia i difetti di gioventù su cui ci soffermeremo più avanti possiamo sicuramente dire ancora una volta che Raijintek ci ha lasciato quel piacevole pizzico di novità che in un mercato quasi del tutto stagnante non può far altro che piacere e soprattutto incuriosire.
Partendo dalla vaschetta e quindi dalla RAI-R20, il costruttore qui non osa più di molto e ci pone di fronte all'ennesima vaschetta cilindrica munita di struttura portante in acrilico trasparente, supporti superiori e inferiori in alluminio anodizzato e tubo centrale che funge da outlet per la pompa che deve essere raccordata direttamente sul fondo.
Obbligatoria è quindi la necessità di utilizzare supporti per vaschette cilindriche, non forniti di serie, o accoppiare la stessa con la pompa in analisi su queste pagine. Lascia abbastanza dubbiosi unicamente la scelta non convenzionale di configurare il top della R20 con due raccordi filettati da 1/4" che in linea teorica dovrebbero andare ad alimentare il foro centrale creando un effetto cascata all'interno del tubo; scelta sicuramente appagante dal punto di vista estetico ma abbastanza deleteria sul piano della fruibilità della stessa.
Oltre infatti al gorgoglio dell'acqua creato dalla gravità, a portate elevate la vaschetta non avendo un anti-vortice permette alla pompa di pescare l'aria posta in cima alla stessa aumentando sensibilmente rumorosità e rischiando di far fare inutili sforzi alla pompa a causa di cavitazione e continue bolle d'aria che rientrano in circolo.
Si tratta, insomma, di un prodotto costruito sicuramente con buoni materiali che portano una struttura solida, bella estetica ma qualche difetto di progettazione soprattutto se la volete accoppiare ad impianti potenti o poco restrittivi e di conseguenza pensate bene a chi e a cosa volete accoppiarla.
Passando alla pompa PM5 essa si è dimostrata invece un vero e proprio jolly: se le dimensioni contenute, il peso sensibilmente inferiore ad una D5 e il relativo prezzo di acquisto nonchè la struttura in plastica non erano un biglietto da visita molto promettente sembrando più un "vorrei ma non posso", i fatti e i dati su carta hanno dimostrato che la PM5 risulta in realtà una piccola bestiola capace di spingere e muovere parecchia acqua.
La portata massima di circa 432lt/h, ben 7,2lt/minuto, e una pressione che sfiora i 140mbar uniti ad un consumo sotto i 20Watt a piena potenza, fanno della proposta di Raijintek una degna avversaria delle pompe più performanti attualmente reperibili presso i canali principali di vendita al dettaglio con la "piccola" differenza che queste ultime vengono vendute anche a cifre che possono avvicinarsi al doppio di quanto non chieda il costruttore Taiwanese, se poi si aggiungono, peso e dimensioni alla ricetta l'ago pende in maniera decisa verso questa nuova RAI-PM5.
Ci sono tuttavia anche dei contro soprattutto sul piano delle emissioni acustiche con la pompa che a +12v si fa sentire distintamente a causa anche di uno spettro acustico piuttosto sporco ma se il vostro obiettivo è quello di avere una pompa prestazionale contenendo il budget, la PM5 in esame è sicuramente una di quelle scelte quasi obbligate soprattutto se si pensa che di serie abbiamo anche un potenziometro cablato direttamente sulla +12v che ci permetterà di regolare a nostro piacimento prestazioni e relativo inquinamento acustico.
Per ciò che riguarda quindi i prezzi più volte richiamati, la Raijintek Atlantis RAI-R20 e la RAI-PM5 sono attualmente reperibili sul mercato Nazionale ad un costo rispettivamente di 44,90 e 69,90€ Iva inclusa; cifre che se per la vaschetta necessitano di qualche riflessione in più su dove andremo a collocare la stessa, per la pompa confermano l'interesse per una soluzione compatta, ben riuscita, modulabile senza PWM o fan controller e adattabile in varie posizioni grazie alla staffa in acciaio che ci consente di ruotarla di 360° a step di 90 gradi cadauno.
Nome prodotto | PRO | CONTRO | Award tecnici |
Award prestazionali |
Raijintek Atlantis PM5 |
+ discreti materiali esterni |
- rumorosa sopra il 50% |
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Raijintek Atlantis R20 |
+ ottima qualità costruttiva |
- anticiclone assente |
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Si ringrazia RAIJINTEK per i prodotti in analisi su queste pagine.
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