Il radiatore viene fornito all'interno di una confezione in cartone ondulato a predominante bianca e per predominante intendo proprio bianca(!), assolutamente sterile risulta infatti la scatola, l'unico riferimento al suo contenuto ci viene dato da una etichetta posta sul lato corto della confezione che riporta il nome del prodotto, un codice a barre e la data di produzione; il nostro esemplare nel dettaglio risale al 26 settembre del 2013, ha quindi poche settimane di vita.
Aperta la scatola all'interno ritroviamo la stessa politica adottata per l'esterno; il PVC espanso, i libretti di istruzioni a colori, le viti zigrinate e gli adesivi lasciano spazio a il ben più comune e pratico rotolo di pluriball che avvolge per intero il radiatore e lascia sulla destra spazio per un piccolo sacchetto di dodici viti(tre ventole o sei se le fissiamo a diagonale) attaccato ad un pezzo di cartone tramite dello scotch trasparente. Davvero il minimo indispensabile, con questi Phobya non avremo nulla di più oltre al semplice prodotto, tutto è ridotto al minimo indispensabile al fine di avere un prodotto di qualità ad un prezzo possibilmente contenuto.
Da notare risulta unicamente un foglietto di carta inserito all'interno del pluriball che ci avvisa di non avvitare per più di sei millimetri le viti all'interno delle sedi delle stesse al fine di evitare danni al radiatore, non essendoci infatti i finecorsa sotto gli alloggiamenti per le ventole, una eccessiva lunghezza della vite potrebbe andare a staccare una o più alette dai tubi interni col forte rischio che si creino delle crepe che porterebbero alla fuoriuscita del liquido refrigerante.