Affermatasi ormai da tempo nel mondo del raffreddamento a liquido per Personal Computer la Aquacomputer è un'azienda tedesca che si è fatta notare per la validità dei suoi prodotti, vantando la lavorazione di metallo e componenti in plastica di qualsiasi tipo, come anche i componenti elettronici, direttamente nell'azienda stessa.
Il catalogo dei prodotti risulta di conseguenza molto vasto e curato: torri di raffreddamento esterne con display LCD e software per il controllo, rheobus molto elaborati, pompe con porta usb e software di controllo, waterblock per cpu, chipset, mosfet, ram e hard disk, fullcover per schede video, vaschette e radiatori. In questa recensione ci andremo proprio ad occupare dell'ultima evoluzione nell'ambito dei radiatori della serie Airplex che hanno subito una costante e netta evoluzione fino ad arrivare all'Airplex Revolution 420/360.
Sul sito del produttore e sulla confezione del prodotto troviamo le caratteristiche principali di questo radiatore:
Specifiche tecniche:
- Compatibile sia con ventole da 140mm che da 120mm
- Montaggio ventole tramite viti M3
- Connettori con filettatura G1/4" "double-sided"
- Radiatore a 2 passaggi e 3 file di tubi
- Lamelle in rame
- Corpo del radiatore in acciaio e verniciato di nero
- Dimensioni: 465 x 146 x 63 mm
- Peso: circa 2,4 kg
Il radiatore è arrivato in un pacco davvero imponente molto ben imballato e si presenta in questo modo.
Sulla confezione troviamo delle informazioni sulle caratteristiche tecniche del prodotto e un foglio in tedesco lasciato dalla ditta che ci informa che all'interno non troveremo le viti per fissare le ventole.
All'interno troviamo il radiatore ed una scatolino contenente 2 tappi con filettatura 1/4" ,2 placchette per andare a coprire una parte delle lamelle del radiatore nel caso in cui si utilizzino ventole da 12 cm e le annesse 4 viti per il montaggio delle placchette.
Una volta montate le placchette il radiatore si presenta così.
Analizziamo meglio il radiatore, che presenta una struttura interna a 2 passaggi e a 3 file di tubi. I tubi sono 12 sulla superficie, per un totale di 36 tubi. Il corpo del radiatore è in acciaio ed è interamente verniciato di nero. Sicuramente particolare per la possibilità di montare ventole da 12 cm oppure da 14 cm.
Come si può vedere dalle foto abbiamo un lato dedicato per ogni tipologia di ventola, uno per le ventole da 12 cm e l'altro per quelle da 14 cm. Nel caso in cui montiamo ventole da 14 cm saremo costretti a non montare le 2 placchette sul lato opposto per non influenzare negativamente il flusso d'aria che attraversa il radiatore. Questa particolare predisposizione dei fori inoltre rende impossibile utilizzare il radiatore in una configurazione a "panino" con ventole dello stesso tipo (per configurazione a panino si intende il montare 3 ventole per ogni lato del radiatore, in questo caso 3 per ogni lato).
La spaziatura dei fori risulta essere di 15 mm per entrambi i lati.
Il montaggio delle ventole avviene tramite viti M3 e le 4 filettature per ospitare i raccordi sono 1/4". 4 e non 2: con questo radiatore si può infatti scegliere quali fori usare come ingresso ed uscita in diverse configurazioni. E' infatti possibile inserire i raccordi di ingresso e di uscita sul lato predisposto per le ventole da 12 cm, oppure su quello predisposto per le ventole da 14 cm. E' anche possibile posizionare l'ingresso da un lato e l'uscita dall'altro ma solo se i due raccordi non sono posizionati sulla stessa camera del radiatore. In basso le possibili configurazioni con ingresso e uscita ovviamente intercambiabili a piacimento.
Per quanto riguarda le lamelle queste presentano una densità di 10 FPI (Fins Per Inch), la stessa densità del Thermochill PA120.3.
E' quindi evidente, dato anche lo spessore di 6,3 cm, che ci troviamo difronte ad un radiatore studiato per rendere molto bene anche con ventole a bassi regimi e/o con poca pressione statica.
Infine è bene evidenziare un ultimo particolare: sui lati del Revolution 420/360 troviamo 2 fori per viti M3 probabilmente pensati per agganciare il radiatore a qualsiasi tipo di struttura (su un lato compare anche il logo della Aquacomputer)
Montati i tappi,montati i raccordi e pulito a dovere il radiatore si è pronti per passare ai relativi test di portata e prestazionali.
Come consuetudine è stato effettuato il test di portata seguendo la metodologia specifica per questo tipo di test.
Di seguito riportiamo i risultati ottenuti:
Tabella dati di portata
kPa / GPM
kPa / LPH
kPa / LPM
Riportiamo infine un grafico che confronta la portata dell'Airplex Revolution rispetto a quella rilevata da Skinnee in merito al Thermochill PA120.3 15mm. Poichè le metodologie di test sono differenti il confronto deve essere visto con un occhio di riguardo; probabilmente il radiatore prodotto dalla Aquacomputer strozza di più rispetto al PA120.3 15 mm perchè è un radiatore 3-rows (3 file di tubi) contro le 2-rows del Thermochill, ma i dati sottostanti in merito al PA120.3 15 mm potrebbero variare. Poichè parliamo del radiatore che sarà preso come riferimento per i vari confronti con i diversi radiatori che arriveranno al lab, appena questo radiatore sarà testato i risultati verranno aggiornati di conseguenza.
Successivamente sono stati effettuati i test prestazionali, anch'essi seguendo la metodologia appropriata facilmente consultabile. In verità non sono stati rispettati alcuni punti chiariti nella metodologia: le ventole non sono state controllate da un alimentatore da banco bensì dal Koolance TMS-200, vi è quindi un piccolo margine di errore sulla rilevazione degli rpm delle ventole utilizzate di volta in volta; inoltre non sono state rilevate le temperature medie per carenza dei cavi di connessione dei relativi termometri, ma sono stati rilevati i valori a sessione di test arrivata al termine; infine non sono state utilizzate tutte le ventole ma solo le Ultra Kaze 3000RPM a 7 diversi settaggi: 700,800,1000,1200,1500,2300 e 2800 RPM. Tutto questo perchè stiamo ancora lavorando costantemente alla correttezza dei dati dei radiatori, test che risultano particolarmente lunghi ed ostici dal punto di vista matematico. I risultati proposti sono comunque il frutto di test validi, ma appena possibile rieseguirò i test rispettando la metodologia anche nei punti sopra citati che aumenteranno la precisione ed aggiornerò i dati con i nuovi risultati. Nel frattempo si riportano in basso i risultati ottenuti:
Tabella dati prestazionali
In basso la curva caratteristica dei coefficienti C/W ottenuti in funzione degli RPM.
Ed ecco la curva confrontata a quella del Thermochill PA120.3 15mm testato da Skinnee, sia dei coefficienti C/W in funzione degli RPM che del Delta in funzione sempre degli RPM. Poichè il confronto avviene con dei dati non prodotti internamente dal lab, è possibile che i grafici sottostanti verranno aggiornati in seguito. Inoltre anche in questo caso si ricorda che poichè le metodologie di test sono differenti i risultati devono essere presi con le pinze.
Infine riportiamo i watt dissipati dal radiatore ai vari RPM per ottenere un Delta di 10°, sempre rispetto al PA120.3. Si ricorda che per ottenere i watt dissipati ad un delta differente la formula è: watt a determinati RPM diviso dieci moltiplicati per i gradi del Delta desiderato.
Come si può ben vedere dai grafici le prestazioni dell'Airplex Revolution 420/360 con ventole da 12cm sono pressocchè uguali a quelle del Thermochill PA120.3 15mm fino ai 1500RPM. Il vantaggio del PA120.3 si inizia a far sentire dai 1200 RPM in giù, ma raggiungendo una significativa differenza soltanto a 700 RPM dove il distacco tra i due radiatori è di 1,33°C. Le prestazioni di questo radiatore sono quindi notevoli.
Si può conludere. La presentazione del prodotto è più che discreta, sicuramente notevole lo scatolone gigante in cui è arrivato il radiatore. Il bundle risulta discreto, carente di viti per montare le ventole perchè probabilmente inviato ad un tester. Nel caso in cui le viti risultino assenti di serie allora è preferibile che il produttore ne fornisca almeno 12 per poter montare 3 ventole. Il radiatore vero e proprio è ben costruito e risulta molto particolare per le sue funzionalità, soprattutto per la possibilità di montare ventole sia da 12 che da 14cm e per i 4 fori sulle camere in basso del radiatore che permettono di personalizzare come meglio si vuole l'ingresso e l'uscita dell'acqua. Le prestazioni rilevate del radiatore sono ottime, praticamente al pari di quelle che vanta un colosso dei radiatori triventola fino ai 1500RPM e perdendo qualcosa nel confronto soprattutto ai bassi RPM. Anche la spaziatura delle ventole risulta allineata a quelle dei comuni radiatori mentre per il discorso riguardante il flow rate sembra un radiatore più restrittivo rispetto al PA120.3 data la sua diversa struttura interna. La differenza che li separa è comunque lieve, in un normale loop di un impianto a liquido la differenza in termini di portata risulta minima; ci accerteremo meglio della situazione non appena avremo il PA120.3 15mm in redazione. Certi di poter aggiornare i risultati quanto prima, attribuiamo il premio d'oro per le performace e sempre l'argento per il tenico.
Si ringrazia la Aquacomputer per la gentile concessione del radiatore.