Recensione Phobya G-Changer 560 Rev 1.2 Black

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Nella recensione del Phobya G-Changer 480 Rev 1.2 Black abbiamo analizzato i vantaggi che un radiatore di quella taglia può garantirci. Ma a volte quelle prestazioni possono anche non bastare, o non bastare più: per chi è un amante del vero silenzio, o per chi ha 2 o addirittua 3 VGA da raffreddare oltre al processore senza voler perdere troppe performance in termini di delta, ebbene in questi casi abbiamo bisogno di qualcosa che vada ancora meglio di un "semplice" quadriventola. Parleremo oggi di una delle taglie massime a cui un radiatore può arrivare: la 560, ovvero la taglia del quadriventola per ventole da 140mm. Si continua sulla scia della serie di G-Changer di Phobya, serie che sta riscuotendo molto successo nel lab dai dati rilevati, soprattutto perchè parliamo di un radiatore venduto ad un prezzo mediamente sotto la media rispetto al pari categoria di altre aziende.

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Sul retro della confezione del radiatore troviamo le principali caratteristiche tecniche che riportiamo in basso:

Phobya G-Changer 560 Rev 1.2 Black


- Materiali: lamelle in rame, canaline e camere in ottone
- Finitura: nero opaco
- Struttura interna: doppia fila di canaline con tecnologia G-Channel e configurazione "u-flow" a due passaggi
- Connessioni: 4 connessioni da 1/4"G
- Montaggio ventole: anteriormente e posteriormente (per montare fino a 8 ventole da 140mm), 16 x 2 fori con filetto M3
- Struttura lamellare: 9/10 FPI (Fins Per Inch)
- Spaziatura fori per le ventole: 15mm
- Bundle: radiatore, 4 antivibratori per le ventole e viteria assortita
- Peso: approssimativamente 2700g
- Dimensioni: 620mm x 145mm x 60,2mm
- Garanzia: 3 anni
- Distacco di 10mm che intercorre tra la superficie dissipante e la struttura esterna del radiatore
- Vite per lo sfogo dell'aria sul top del radiatore
- Testato ad una pressione pari a 2 bar


Come Phobya ci sta abituando, il radiatore si presenta con una confezione in cartone dalla grafica molto ben curata: sul frontale troviamo una presentazione del prodotto in aggiunta al logo della Phobya e al titolo del radiatore, sui 2 lati  più lunghi troviamo le specifiche teniche scritte in molte lingue tra cui l'italiano mentre sui due più corti il sito della Phobya insieme al proprio logo, infine sul retro troviamo una descrizione ed una presentazione approfondita del radiatore insieme alla specifiche tecniche scritte in inglese.

 

 

 

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All'interno della confezione troviamo il radiatore vero e proprio ben protetto da una pellicola a bolle d'aria, 4 antivibratori in gomma per le ventole da 140mm, un pacchetto contente due bustine di viteria assortita e altre 4 bustine contenenti ognuna 4 viti esagonali.

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La viteria proposta è completissima: 16 viti M3 lunghe 8mm, 16 viti M3 lunghe 30mm, 16 viti M3 lunghe 35mm e altre 16 viti M3 nere con testa per esagonale da 2,5mm e lunghe circa 33mm.

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Attraverso queste viti è possibile montare praticamente qualsiasi ventola da 140mm sul radiatore in questione. Oltre a queste viti è presente anche una vite di ricambio con oring del foro destinato allo spurgo dell'aria. Ottimo quindi il bundle, che offre tutto il necessario per montare nel migliore dei modi le ventole sul proprio G-Changer (con l'aggiunta, rispetto alle versioni degli altri G-Changer qui testati, delle 16 viti esagonali nere).


Il Phobya G-Changer 560 Rev 1.2 Black si presenta all'utente come un prodotto discretamente realizzato, con una finitura in nero opaco contenente però qualche difetto. Poche lamelle risultano leggermente piegate, mentre la verniciatura della struttura esterna non è esente da difetti; inoltre, alcune canaline nella parte alta, vicino al top, non sono perfettamente dritte. Per quanto riguarda la struttura interna, questo radiatore presenta una doppia fila di canaline (2-rows) nella classica configurazione u-flow a 2 passaggi. Poichè sulla superficie dissipante sono presenti 14 canaline, il numero totale delle canaline interne del radiatore è quindi pari a 28. Le canaline utilizzano inoltre la tecnologia G-Channel: ogni singola canalina è suddivisa internamente da una serpentina, aumentando di conseguenza la superficie di contatto con il liquido al fine di migliorare lo scambio termico complessivo. Per quanto riguarda i materiali utilizzati invece, le lamelle sono realizzate in rame mentre le canaline e le camere con le connessioni sono realizzate in ottone.

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Ben studiata la zona relative alle camere che presentano 4 connessioni da 1/4"G, due per ogni camera. In un'integrazione interna fa sempre comodo avere, oltre alle due classiche connessioni perpendicolari alle camere altre due connessioni parallele alle camere del radiatore, che consentono all'utente una maggiore manovra e personalizzazione del loop del proprio impianto.

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Le connessioni presentano inoltre 4 tappi da 1/4"G, due in plastica nera e altri due in ottone nichelato, che consentono di chiudere le eventuali connessioni che non si ha intenzione di utilizzare (i tappi in plastica nera non sono provvisti di o-ring, mentre gli altri 2 in ottone si). Molteplici sono le configurazioni che si possono utilizzare: è possibile inserire i raccordi di ingresso e di uscita sulle connessioni perpendicolari alle camere, oppure su quelle parallele alle camere del radiatore. E' anche possibile posizionare l'ingresso su una connessione perpendicolare e l'uscita su una parallela, ma solo se i due raccordi non sono posizionati sulla stessa camera del radiatore. Dai due lati più lunghi del radiatore possiamo apprezzare lo spessore pari a 6cm, lati che non presentano particolari caratteristiche se non il logo Phobya. Da segnalare, la spiaziatura di un centimetro tra la struttura che presenta i fori per montare le ventole e la superficie dissipante vera e propria (presente sia sul fronte che sul retro). E' come se ci fosse un piccolo convogliatore per le ventole offerto dal radiatore stesso, spaziatura che tra l'altro rassicura i più paurosi nell'utilizzo di viti leggermente più lunghe (cosa che comporta, in alcuni radiatori, la foratura della canalina).

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Sul retro così come sul fronte troviamo i 16 fori con filetto M3 che consentono di montare le 4 ventole da 140mm. Questo consente non solo di scegliere quale lato utilizzare per montare le ventole, ma anche di montare fino a 8 ventole da 140mm sul singolo radiatore, in configurazione meglio nota come "a panino" (push/pull).

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Sul top del radiatore troviamo invece, oltre al logo Phobya, la vite che, se svitata leggermente, consente lo spurgo dell'aria ad impianto avviato. Ravvisiamo anche qui un difetto di lavorazione, con una paratia laterale non proprio ben saldata al top dove è presente la vite.

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difetto_4__Phobya_G-Changer_560_Rev_1.2_Black

Il fan spacing relativo ai fori per le ventole è classico, pari a 15mm, mentre la struttura lamellare presenta una densità di circa 9/10 FPI.

fan_spacing_Phobya_G-Changer_560_Rev_1.2_Black

fpi_Phobya_G-Changer_560_Rev_1.2_Black

Ho quindi montato i raccordi e ho pulito a dovere il radiatore seguendo la procedura di pulizia descritta nella sezione guide del sito. Nella pulizia è stata riscontrata una colorazione fortemente bluastra dell'aceto.


Preliminarmente è stato effettuato il test della portata seguendo la relativa metodologia di test. I risultati ottenuti sono riassunti nelle tabelle sottostanti.

 

 

 

 

 

tabella_portata_test_1_Phobya_G-Changer_560_Rev_1.2_Black

tabella_portata_test_2_Phobya_G-Changer_560_Rev_1.2_Black

tabella_portata_average_test_Phobya_G-Changer_560_Rev_1.2_Black

La media dei risultati visualizzata nel grafico sovrastante ha portato alla costruzione della seguente curva caratteristica.

PSI --> LPH

grafico_portata_psi-lph_Phobya_G-Changer_560_Rev_1.2_Black

Infine è stato tracciato un grafico comparativo con alcuni radiatori precedentemente testati.

comparativa_portata_Phobya_G-Changer_560_Rev_1.2_Black

Il Phobya G-Changer 560 Rev 1.2 Black si comporta come un radiatore mediamente restrittivo, forse leggermente più della media. Come valori ci attestiamo un po' sopra la versione triventola del G-Changer. Abbiamo quindi testato la comunicazione delle due camere del radiatore, seguendo la scia del recente articolo proposto sulla perdita dei radiatori. Il Phobya G-Changer 560 Rev 1.2 Black è risultato immune al problema.

leak_test_Phobya_G-Changer_560_Rev_1.2_Black


Sono quindi stati effettuati i test prestazionali seguendo l'aggiornata metodologia di test corrispondente. I dati rilevati sono stati i seguenti.

 

 

 

 

 

Yate Loon D14SH-12

tabella_prestazioni_SH_Phobya_G-Changer_560_Rev_1.2_Black

I dati rilevati hanno portato alla costruzione della seguente curva caratteristica.

C°/W --> RPM

curva_prestazioni_cw_Phobya_G-Changer_560_Rev_1.2_Black

Delta T (300W) --> RPM

curva_prestazioni_delta_Phobya_G-Changer_560_Rev_1.2_Black

In basso potete invece leggere il carico in watt gestito dal radiatore al variare degli RPM per ottenere un delta T esatto di 2,5°, 5° o 10°.

2,5° Delta

watt_1_Phobya_G-Changer_560_Rev_1.2_Black

5° Delta

watt_2_Phobya_G-Changer_560_Rev_1.2_Black

10° Delta

watt_3_Phobya_G-Changer_560_Rev_1.2_Black

Infine abbiamo comparato le prestazioni ottenute dal Phobya G-Changer 560 Rev 1.2 Black a quelle ottenute con la versione triventola sempre della serie G-Changer.

Yate Loon D14SH-12: Delta T --> RPM @ 600RPM (300W)

barre_600_rpm_Phobya_G-Changer_560_Rev_1.2_Black

Yate Loon D14SH-12: Delta T --> RPM @ 800RPM (300W)

barre_800_rpm_Phobya_G-Changer_560_Rev_1.2_Black

Yate Loon D14SH-12: Delta T --> RPM @ 1200RPM (300W)

barre_1200_rpm_Phobya_G-Changer_560_Rev_1.2_Black

Yate Loon D14SH-12: Delta T --> RPM @ 1600RPM (300W)

barre_1600_rpm_Phobya_G-Changer_560_Rev_1.2_Black

Yate Loon D14SH-12: Delta T --> RPM @ 2000RPM (300W)

barre_2000_rpm_Phobya_G-Changer_560_Rev_1.2_Black

Valgono le stesse considerazioni fatte per il Phobya G-Changer 480 Rev 1.2 Black, solo che in questo caso riusciamo ad avere un delta ancora più basso rispetto al pari taglia per ventole da 120mm dai 2,7 ai 0,9° circa. Sostanzialmente anche in sistemi che richiedono di dissipare un elevato wattaggio (anche se siamo nel variabile, dipende sempre da caso a caso) siamo in grado di far fronte al tutto ottenendo dei delta più che accettabili, anche se ad esempio abbiamo 2-3 schede video da raffreddare. Le prestazioni sono quindi complessivamente più che ottime.


La presentazione del Phobya G-Changer 560 Rev. 1.2 Black è davvero ottima così come il bundle: viteria estremamente completa e antivibratori di serie. Peccato per la finitura in nero opaco, questa volta ricca di difetti ravvisabili a differenza dei radiatori della serie G-Changer qui recensiti; molteplici come al solito le funzionalità: vite di sfogo per l'aria, 4 connessioni sulle due camere che consentono una personalizzazione completa dell'ingresso/uscita del liquido, "convogliatore" di 1cm tra superficie dissipante e struttura esterna, possibilità di montare le ventole sul fronte e/o sul retro attraverso viti M3 e fan spacing classico di 15mm. Tutto questo viene coniugato con una portata leggermente più restrittiva della media. Anche in questo caso non avendo un radiatore di pari taglia con cui fare un confronto risulta difficile dare un giudizio. Tuttavia, limitatamente a quanto analizzato in termini di wattaggio, si può arrivare alla stessa conclusione del G-Changer 480, essendo davanti ad un radiatore che riesce tranquillamente a far fronte anche a carichi molto elevati. Le performance ottenibili anche ai medi RPM sono di assoluto rilievo se gli abbiniamo il solo processore e di ottimo rilievo se gli diamo in pasto anche una VGA di medio/alto wattaggio. Il Phobya G-Changer 560 Rev. 1.2 viene anche venduto ad un prezzo competitivo pari a 99,90€. (Si sottolinea che l'award sulle prestazioni è attribuito limitatamente al discorso fatto sopra, ovvero nei termini di wattaggio potenzialmente dissipabile dal radiatore)

 

Nome prodotto PRO CONTRO Eventuali Award
Phobya G-Changer 560
Rev. 1.2 Black

+ Ottima presentazione e bundle molto completo
+ Vite di sfogo per l'aria
+ 4 connessioni da 1/4"G
+ "Miniconvogliatore da 1cm di serie"
+ Fori M3 per le ventole presenti sul fronte
e sul retro
+ Fan spacing classico di 15mm
+ Leak assente tra le due camere
+ Ottime performance


- Finitura con imperfezioni diffuse
- Restrittività sopra la media

ct_high_performance

ct_silver_technical

Si ringrazia Aquatuning nella persona di Christian Schultze per averci fornito il sample oggetto della recensione.

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